Questa seconda domenica di Pasqua, che San Giovanni Paolo II intitolรฒ alla Divina Misericordia, ci viene incontro con lo stesso annuncio che Gesรน rivolge agli apostoli quando appare loro, chiusi in casa per timore dei Giudei, come ci narra il Vangelo di oggi di San Giovanni.
โPace a voiโ, annuncia Gesรน e mostra loro i segni della passione, perchรฉ possano credere che รจ davvero Lui: poi li invia ad annunciare questa Pace, che nasce dalla Sua Resurrezione. Non li manda da soli, ma dona loro lo Spirito Santo, perchรฉ questo annuncio abbia la stessa forza di Cristo.
La Chiesa ripete sempre, ancora oggi come duemila anni fa, questo annuncio di Cristo. Chi lo accoglie riceve una natura rinnovata, non piรน schiava della paura e del domani: riceve questa Pace, che niente e nessuno potrร mai togliere, perchรฉ entra nel profondo del cuore. Eโ lโesperienza della Misericordia del Signore, che ha inviato suo Figlio tra di noi โNon per giudicare, ma perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di Luiโ (Giovanni 3,17).
E anche coloro che dubitano, come Tommaso, possono fare questa esperienza, talvolta ancora piรน profonda. Perchรฉ Gesรน non si scandalizza nรฉ dellโincredulitร di Tommaso, nรฉ della nostra. Forse lo avranno fatto gli apostoli, come tante volte noi ci scandalizziamo anche della nostra incredulitร .
Ma Gesรน รจ Misericordia. Da lui possiamo imparare. Lui conosce la debolezza e dopo otto giorni appare di nuovo agli apostoli riuniti, perchรฉ Tommaso possa fare questa esperienza dโAmore.
Gesรน non pretende, nรฉ giudica, ma mostra i segni dellโamore vero, quelli della Sua passione, che vincono la nostra incredulitร .
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