Commento al Vangelo di domenica 1 Luglio 2018 – Giancarlo Bruni

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ยซVaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป

Ancora miracoli per dire che non il loro numero e neppure la loro straordinarietร  devono attirare lโ€™attenzione, ma il ยซchiยป essi vogliono rivelare e il ยซche cosaยป essi vogliono indicare. Essi manifestano la fragilitร  della condizione umana soggetta alle onde del mare, ai disturbi psichici, alle malattie fisiche e alla inesorabilitร  della morte e, al contempo, narrano la potenza di Dio posta in Gesรน a servizio della liberazione-guarigione dellโ€™uomo carente. Scopo dei miracoli รจ pertanto svelare ยซchiยป cโ€™รจ dietro ad essi, lโ€™uomo debole e Gesรน salvezza di Dio, traduzione delle viscere di misericordia di un Padre nellโ€™atto di inchinarsi con benevolenza sugli affaticati e oppressi della terra.

E ancora ยซche cosaยป cโ€™รจ dietro ad essi, un gesto creazionale teso a restituire lโ€™uomo e la natura alla loro integritร  manomessa; un dono di novitร  che sboccia lร  ove la fede gli tende la mano; un adesso in cammino verso il giorno in cui non ci sarร  piรน ne pianto ne morte (Ap 21,4-5). Miracoli dunque come eventi indici di nuova creazione, un qui e ora particolarmente evidente ove avviene il grande miracolo da ricercare e mai negato, il passaggio dal cuore di pietra, la malattia della disumanizzazione, al cuore di carne, la guarigione dellโ€™umanizzazione che si lascia raccontare anche in corpi deboli e in anime sofferenti. Eโ€™ in questa ottica che vanno lette le guarigioni della donna affetta da emorragie e della fanciulla morta.

La donna affetta da emorragie (Mc 5,25-34) รจ lโ€™immagine della creatura che ha perso tutto, salute, figli, denari, speranza nei medici, relazioni sociali e accesso alla sinagoga proprio a causa di una malattia che la poneva in uno stato di impuritร  legale (Lv 15,25). Vera icona dei senza nome, dei privati di se stessi, anonimi perduti in una folla anonima senza vie dโ€™uscita, senza risposta al loro desiderio di guarigione. Marco ama sottolineare il fatto che sotto il sole si danno situazioni estreme di disagio, e altresรฌ ama sottolineare che anche in questi casi continua il permanere di una estrema speranza, lโ€™uscirne fuori, una speranza, conclude lโ€™evangelista, non delusa quando i senza nome vengono a conoscenza del nome di Gesรน nel quale Dio salva.

Eโ€™ la speranza che muove questa donna dal corpo malato a toccare almeno il mantello di quel corpo da cui emana una forza di guarigione. Siamo al cospetto di una singolare via di salvezza, quella del contatto dei corpi, ove il toccare il corpo o il mantello di Gesรน equivale a ricevere da Gesรน lโ€™energia che sana il proprio corpo malato, energia espressione dellโ€™amore di Dio sprigionato da quel corpo. Magia? No, puntualizza Marco. Vi รจ un toccare e un toccare, quello della folla attorno a Gesรน e quello di questa donna: ยซDiceva infatti: Se riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป (Mc5,28). Il suo gesto รจ ispirato dalla fiducia in Gesรน, nasce da un personale atto di fede che libera allโ€™istante la forza taumaturgica di Gesรน (Mc 5,29), fede percepita da Gesรน (Mc 5,30-33) e portata a pena luce da Gesรน: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป (Mc 5,34).

Quella donna che nascostamente, รจ dei poveri rimanere nellโ€™ombra, ha toccato con mano la salvezza ora รจ portata a piena luce restituita a un diverso rapporto con Gesรน, dal guardarlo di spalle al faccia a faccia nel non tremore e nel dialogo: ยซLa donna gli disse tutta la veritร โ€ฆegli le disseยป (Mc 5,33-34). E ancora restituita a un diverso rapporto con se stessa, da anonima a figlia, e alla vita sociale e religiosa. Ed eccoci allโ€™altro miracolo, quello della figlioletta di un capo della sinagoga di nome Giairo (Mc 5,21-24.35-43), salvezza totale non vi รจ se non si dร  guarigione dalla morte. Attorno ad essa vi รจ sempre il desiderio di sfuggirla (Mc 5,23), agitazione e lamento (Mc 5,37) e derisione di chi la ritiene non ultima parola (Mc 5,40).

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Lโ€™evangelista vuole risvegliare lโ€™attenzione su come Dio in Gesรน una dodicenne morta (Mc 5,42): va (Mc 5,24), giunge a quella casa (Mc 5,38), vi entra (Mc 5,39.40), converte la morte in sonno: ยซLa bambina non รจ morta, ma dormeยป (Mc 5,39), prende per mano la fanciulla, il suo corpo รจ potenza di resurrezione, e pronuncia la grande attesa parola: ยซFanciulla, io ti dico: alzatiยป (Mc 5,41), verbo di resurrezione. Io sono colui che ha potere sulla morte, la loro mano senza vita รจ nella mia mano che dร  vita, la loro sorte รจ nella mia parola. Lโ€™unica cosa richiesta รจ: ยซNon temere, solo abbi fedeยป (Mc 5,36) nello stupore (Mc 5,42).3. Sรฌ, non resta che il silenzio proprio agli iniziati alla sublime conoscenza del corpo di Gesรน come luogo che manifesta e trasmette lโ€™eros di Dio che va lร  ove sono corpi malati e corpi morti per stringerli a sรฉ e per farsi stringere in un abbraccio di guarigione, e lo รจ giร  lโ€™essere riconosciuti, e di resurrezione. Un Gesรน che attraverso i suoi vuole continuare ad essere contatto che salva.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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Mc 5, 21-432
Dal Vangelo secondoย Marco

21Essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโ€™altra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi 23e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. 24Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesรน, venne tra la folla e da dietro toccรฒ il suo mantello. 28Diceva infatti: ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป. 29E subito le si fermรฒ il flusso di sangue e sentรฌ nel suo corpo che era guarita dal male.
30E subito Gesรน, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltรฒ alla folla dicendo: ยซChi ha toccato le mie vesti?ยป. 31I suoi discepoli gli dissero: ยซTu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: โ€œChi mi ha toccato?โ€ยป. 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciรฒ che le era accaduto, venne, gli si gettรฒ davanti e gli disse tutta la veritร . 34Ed egli le disse: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป.
35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. 36Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร  kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. 42E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 17 – 23 Giugno 2018
  • Tempo Ordinario XI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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