Siamo immortali dal giorno del nostro concepimento. In noi abita la presenza stessa di Dio, brandello della sua essenza, eccedenza che riempie il nostro cuore e che scatena il noi il desiderio di assoluto che così faticosamente riconosciamo e assecondiamo. Tutta la nostra vita diventa la scoperta del senso della stessa vita, l’accoglienza del vangelo e dello straordinario volto di Dio raccontato da Gesù.
La nostra esistenza è una caccia al tesoro e quando scopriamo lo splendore del Padre scopriamo la nostra anima e ne assecondiamo i sussulti. Quando sorella morte bussa alla nostra porta la nostra anima raggiunge Dio per essere accolta, se pronta, o per un periodo di preparazione. Dio accetta anche che rifiutiamo risolutamente la sua salvezza e, nella nostra libertà , dolorosamente accetta anche la nostra scelta distruttrice. La preghiera di intercessione che facciamo per i nostri defunti fa loro sentire vicino il nostro affetto e li incoraggia sulla via della purificazione.
Alla pienezza dei tempi le nostre anime torneranno a ricongiungersi ai nostri corpi trasfigurati. Con questa speranza, oggi, visitiamo i cimiteri (cioè i dormitori) dove i corpi dei defunti attendono la resurrezione finale e preghiamo per le loro anime.
Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog
Gv 6, 37-40
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà , verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà , ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.