Cosa sarebbe successo se avessimo letto che Gesรน non si meravigliava dellโincredulitร dei suoi concittadini? Avremmo pensato in prima battuta che, in fondo in fondo, era ovvio che fosse cosรฌ per chi, nella sua qualitร di Figlio di Dio, giร tutto sapeva sugli uomini, ancor prima che avvenisse quello che doveva accadere. Secondo il nostro modo di pensare, scontato frequentemente, avremmo finito col mutuare, in tal modo, Gesรน con una sorta di mago, in giro per il mondo a quel tempo conosciuto… giร avvezzo alla logica del calcolo, per niente fiducioso e, per dirla tutta, anche totalmente disinteressato, rispetto alle sorti del genere umano.
Il nostro pensiero muta percorso, invece! Le cose cambiano proprio grazie allo stupore di Gesรน, che non incenerisce i suoi concittadini miopi per la delusione che gli accendono dentro; nella sua veste di Figlio di Dio, continua ad amare fino in fondo gli uomini, lasciandoli liberi di non credere, di non riconoscere quanto era sotto i loro occhi. Gesรน, uomo tra gli uomini, non resta estraneo nemmeno rispetto alla reazione di stupore che prende forma dalla condotta inaspettata di chi lo aveva visto nascere, giocare, imparare a camminare e che avrebbe dovuto avere verso di lui un comportamento meno sospettoso ma carico di fiducia e di complicitร . Prende cosรฌ su di sรฉ questo carico di umanitร , di fragilitร e di paletti; si sorprende.
Va oltre, perรฒ: nรฉ si spaventa, nรฉ si sfiducia. Dimostra, per un verso, che ha scelto proprio questa rete di relazioni fragili, segnate dalla diffidenza, dal sospetto. Per lโaltro verso, va oltre: il passo si conclude con unโazione di movimento; dice Marco infatti: ยซGesรน percorreva i villaggi, insegnandoยป. Restano cosรฌ davanti agli occhi del lettore di questo passo di Marco due matasse di reti, di relazioni umane: la prima, pesante e nodosa, cosรฌ fitta da non lasciar viva speranza alcuna di ritrovare il bandolo, perso ormai nelle spire delle corde; la seconda, ben ripiegata, pronta per lโuso, carica di promesse: ยซSebbene non potesse operare nessun prodigio, impose le mani a pochi malati e li guarรฌยป. La missione si sposta di luogo e continua, carica di vita sempre nuova e sempre eloquente sia per coloro che assistevano a quel tempo direttamente alle guarigioni, sia per noi che oggi leggiamo.
Signore, concedimi di non essere chiuso nel mio pregiudizio e nel mio calcolo e di aprirmi alla tua parola con cuore nuovo e azioni nuove. Concedimi di nutrirmi della tua pace. Che io possa portarla a coloro i quali incontrerรฒ su tutte le strade che percorrerรฒ.
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XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
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- Colore liturgico: Verde
- Ez 2, 2-5; Sal.122; 2 Cor 12, 7-10; Mc 6, 1-6
Un profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6
In quel tempo, Gesรน venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: ยซDa dove gli vengono queste cose? E che sapienza รจ quella che gli รจ stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non รจ costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaยป. E lรฌ non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarรฌ. E si meravigliava della loro incredulitร .
Gesรน percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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