Commento al Vangelo del 5 novembre 2017 – Mons. Antonio Interguglielmi

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La ricerca di una legge che possa giustificarci, di un ordine che sia migliore degli altri, fa parte dellโ€™uomo che vive centrato su sรฉ stesso, cercando anche attraverso la sua โ€œreligiositร โ€ di essere superiore agli altri, di realizzarsi in qualche modo. Anche usando la religione.ย Ancora oggi infatti esistono scribi e farisei, come al tempo di Gesรน: โ€œTutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla genteโ€, li descrive Gesรน nel brano del Vangelo di Matteo di questa domenica.

Un uomo cosรฌ, non porterร  mai nessuno alla fede, nรฉ alla Chiesa, anzi lo farร  allontanare: malgrado i tanti rituali e le (apparenti) devozioni a cui si sottopone. Perchรฉ la fede รจ ben altra cosa! Non รจ certo una serie di obblighi e interminabili rituali, se questi sono privi dello Spirito di Cristo.

Lโ€™incontro con Cristo infatti non ci mette altri pesi, ma ci libera dai nostri sensi di colpa, da tutti questi โ€œpesanti fardelliโ€ che sono segno soltanto dellโ€™uomo vecchio, di un uomo che non ha mai incontrato lโ€™Amore di Gesรน. Da questo incontro rinasciamo come creature nuove, rigenerati dal Suo Amore che non pretende nulla, ma tutto dona.

Ecco perchรฉ Gesรน alla fine del brano del Vangelo ci annuncia che โ€œchi sarร  grande, si farร  servoโ€: perchรฉ ormai la vita vera lโ€™ha trovata, la perla preziosa, il senso della sua vita lโ€™ha trovato e non ha piรน bisogno di doversi mettere al primo posto. Dellโ€™ammirazione e della stima degli altri non sa che farsene.

Come San Paolo che esclama nella lettera indirizzata ai Filippesi: โ€œTutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimitร  della conoscenza di Cristo Gesรน, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioรจ con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fedeโ€.

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Don ANTONIO INTERGUGLIELMI โ€“ Cappellano Rai โ€“ Saxa Rubra (Roma)

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.

XXXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondoย  Matteo

1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 – 11 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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