
Qualeย รจ il mio posto?
Quale รจ il mio posto del mondo?
Quale รจ il posto che vorrei occupare, o che vorrei mi fosse riconosciuto?
Ed ecco che la nostra societร (da sempre non solo oggi) produce posizioni sociali, podi e classifiche, scale gerarchiche, ordini di arrivo, classi economiche, titoli, onorificenze e riconoscimentiโฆ
E cosรฌ misuriamo il nostro valore e la nostra identitร in base alla nostra collocazione dal punto di vista sociale, in base ai premi che ci vengono riconosciuti, ai titoli che abbiamo, in base al livello economico raggiuntoโฆ
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Questo vale in ogni ambiente sociale, istituzioni religiose comprese.
Abbiamo appena celebrato con il 1 novembre il Paradiso con tutti i Santi. Anche lรฌ, nel nostro immaginario umano, abbiamo tentato di imporre schemi umani di gerarchie, avendo una visione dove cโรจ chi รจ piรน santo di altri. In realtร lโinsegnamento della Scrittura ci fa intravedere una situazione di armonia cosรฌ perfetta in Dio, che ogni gerarchia รจ annullata, e tutti vivonoย ugualmente nellโamore di Dio, senza che ci sia uno piรน distante o piรน vicino, privilegiato o declassato.
Ma la situazione in terra non รจ cosรฌ, e anche Gesรน lo sa bene. Per questo insegna ai suoi discepoli a non replicare nella loro piccola comunitร gli schemi umani che portano alla separazione degli uomini tra di loro. I rappresentanti religiosi del popolo (farisei e scribi) avevano un buon insegnamento che portava a Dio, ma la loro vita (lโinsegnamento della testimonianza concreta) portava da unโaltra parte. I segni di potere e privilegio che essi ostentavano contraddicevano lโinsegnamento di Dio. Gesรน vuole che tra i suoi discepoli non sia cosรฌ, e insegna loro di riprodurre il piรน possibile in terra quello che in cielo รจ normale: niente segni e titoli che dividono, giudicano e creano gerarchie. Lโobiettivo รจ che la comunitร dei cristiani sia segno di una fratellanza universale che ha in Dio lโunico Padre e in Gesรน lโunico maestro e guida.
Tutti, prima di ogni posizione sociale, religiosa, prima di ogni titolo e onorificenza, siamo fratelli!
E per farci capire che il suo non รจ un insegnamento solo a parole (come spesso accade a noi anche oggi) Gesรน stesso si รจ fatto fratello di tutti, si รจ messo a livello della terra piรน bassa (lโhumus che รจ dentro la parola โumiliazioneโ) per farci comprendere che proprio dal basso arriva la risalita verso Dio operata da Dio stesso. Gesรน vero uomo, che vive la vita e le sofferenze umane, viene esaltato, portato allโaltezza di Dio proprio dal Padre, che in questo lo ama infinitamente.
Quale รจ il mio posto? Se sono veramente cristiano e mi fido del Vangelo, allora il mio posto รจ proprio quello di Gesรน, partendo dal basso e non avendo paura di non poter scalare tutte le scale gerarchiche che la storia mi impone.
Dal basso, cioรจ facendo i conti con quello che sono realmente, con i miei pregi e limiti, con tutte le mie capacitร e fallimenti, con la mia umanitร vera non gonfiata, posso vedere il punto di vista altissimo di Dio, che รจ amore.
Solamente dal basso posso solo guardare in alto e vedere il cielo sopra e dentro di me.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.
XXXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ml 1,14 – 2,2.8-10; Sal.130; 1 Ts 2, 7-9. 13; Mt 23, 1-12
Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondoย Matteo
1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโonore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โrabbรฌโ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โrabbรฌโ, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โpadreโ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โguideโ, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร umiliato e chi si umilierร sarร esaltato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 05 – 11 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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