Seguiamo la via che Dio traccia per noi
Nel vangelo di questa domenica leggiamo la storia di qualcuno che non riconosce Gesรน, il quale guida a una pesca miracolosa Pietro, tornato allโantica attivitร . Riprendere le cose vecchie, per un cristiano, rappresenta un momento di crisi, di difficoltร ; in questo caso, il momento in cui Pietro e la Chiesa devono ritrovare Gesรน, ma non lo riconoscono se non per mezzo di un evento straordinario: la pesca miracolosa, appunto, di 153 pesci, dopo aver gettato le reti a destra della barca, la parte opposta a quella abituale.
Chi รจ destro getta le reti a sinistra, perchรฉ รจ piรน comodo. Lโindicazione di Gesรน fornisce una visione diversa, invitando a seguire un sentiero โaltroโ dallโabitudinario: la via del Signore.
Gli apostoli hanno fallito nella loro avventura notturna di procurarsi del pesce: il problema รจ che noi continuiamo a incaponirci su progetti personali, andiamo avanti facendo le cose cosรฌ come le abbiamo sempre fatte, senza frutti, anche dopo aver conosciuto Cristo risorto. Dalla spiaggia, ossia la terraferma, lo sconosciuto dice unโaltra cosa, dร unโaltra lettura operativa diversa, che รจ la maniera di agire di Dio. La parte destra della barca รจ quella della fede; la destra รจ la parte della potenza di Dio.
Riguardo ai 153 pesci, fra le numerose spiegazioni di questo numero, la piรน semplice e plausibile potrebbe essere che al tempo si conoscevano 153 specie ittiche nel Mar Mediterraneo secondo gli ordini dei bestiari dellโepoca. Allora il numero puรฒ rappresentare la totalitร , la bellezza, la pienezza, la completezza, la soddisfazione che passa attraverso unโobbedienza, unโindicazione non ordinaria.
La storia ci rivela che non sono cosรฌ importanti quei pesci: erano solamente un mezzo per ritrovare il Signore: รจ solo a questo punto, infatti, che gli apostoli lo riconoscono.
ยซSimone, mi ami piรน di questi?ยป (Gv 21,15). Pietro deve rispondere tre volte ยซSรฌ, ti voglio beneยป, in riparazione del triplice rinnegamento; ma la terza volta, come presso il fuoco rinnegรฒ il Signore, si risveglia con una tristezza interiore, una santa, benedetta tristezza nella memoria della propria povertร , del proprio errore. Gesรน cerca proprio quella tristezza, illuminata finalmente da Colui che sa tutto: ยซSignore tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene, tu conosci tuttoยป (Gv 21,17).
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Finalmente arriva il momento di non mettere Dio nella piccola scatola della nostra testa, ma di essere consapevoli che noi siamo conosciuti da Lui in tutto.
ยซQuando eri piรน giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani e un altro ti vestirร e ti porterร dove tu non vuoiยป. (Gv 21,18). Questa รจ una chiave essenziale. Quando sei giovane fai quello che vuoi: รจ la condizione dellโinfantile, dellโimmaturo, della persona ribelle che fa come le pare, รจ lโuomo che deve obbedire a se stesso e si attribuisce i ruoli preferiti. Quando sarai adulto e maturo โ Gesรน sta dicendo a Pietro che quel momento รจ giunto โ finalmente avrai imparato a farti condurre, a fare la volontร del Padre; avrai imparato lโarte di farti dare da Lui il ruolo che ti spetta nella vita.
Questa รจ la maturitร , lโessere finalmente arrivati ad amare sul serio, che richiede in sรฉ, come atto, il saper entrare nelle cose per come sono. Le persone immature, dallโego infantile ritengono che la vita debba obbedire a loro: le cose devono essere e procedere come si aspettano. Lโadulto, invece, sa entrare nelle cose per come sono realmente, sa amare le persone per come sono, sa accettare che nella vita cโรจ molto meno da decidere e molto piรน da valorizzare. Cโรจ poco da scegliere e molto da accettare per vivere bene.
