Commento al Vangelo del 30 Giugno 2019 – p. Roberto Mela scj

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Vocazione articolata

Il ciclo dedicato al profeta Elia abbraccia la fine di 1Re e lโ€™inizio di 2Re (1Re 17,1โ€“2Re 1,18) e comprende un inizio (17,1โ€“19,21), la guerra aramea e la continuazione del ciclo di Elia (1Re 20,1โ€“21,29), la guerra aramea e la conclusione del ciclo di Elia (1Re 22,1โ€“2Re 1,18).

Al termine della sua esperienza di YHWH allโ€™Oreb/Sinai, assorbito dentro unโ€™aura celestiale in cui sentรฌ la ยซvoce di un sottile silenzioยป (1Re 19,12), Elia riceve una vocazione articolata in tre mandati, in cui ha giocato perรฒ anche la mano del redattore finale deuteronomista del libro dei Re. Di fatto Elia compirร  solo lโ€™ultima parte del compito ricevutoโ€ฆ

In 1Re 19,15-16a, non letti nella liturgia, YHWH comanda a Elia di tornare verso nord, da cui era partito in tutta fretta per fuggire dalla regina Gezabele, e inoltrarsi nel โ€œdeserto di Damascoโ€, unโ€™espressione sintetica per descrivere il vasto territorio desertico che si estende dalla Transgiordania alla Siria interna.

Elia รจ un nuovo Mosรจ, che ha dovuto ripercorrere le esperienze della grande guida di Israele a partire dalla sua vocazione al roveto ardente (Es 3,1ss) e dal suo incontro con YHWH per ricevere le Dieci Parole (Es 19,1ss).

Ora Elia deve rifare un lungo percorso per andare dapprima a ungere Cazaรจl quale re di Damasco. รˆ un compito strano: ungere un re come sovrano dei nemici che puniranno Israele, come strumento in mano ai disegni superiori di YHWH (cf. v. 17). Di fatto, a svolgere questo compito sarร  il suo discepolo Eliseo, che sembra suggerire la salita al trono di Cazaรจl. Eliseo non riceverร  in un discorso diretto una missione da parte di YHWH. Egli dirร  a Cazaรจl solamente di aver ricevuto una rivelazione da parte del Signore (2Re 8,13).

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Per quanto riguarda il secondo mandato, a ungere Ieu quale re di Israele (841-814 a.C.) โ€“ il regno del Nord, quindi, con capitale Samaria โ€“, di fatto non sarร  nรฉ Elia nรฉ Eliseo, ma un discepolo di questโ€™ultimo su suo comando (2Re 9,1-10).

Ieu diventerร  anche lui uno strumento nelle mani di YHWH per punire Israele: usurperร  il potere, ucciderร  il re di Israele Ioram (848-841 a.C.) e quello di Giuda Acazia (841 a.C.), assassinerร  crudelmente Gezabele, massacrerร  la famiglia reale di Israele, scannerร  su unโ€™unica pietra settanta fratellastri, ucciderร  a sangue freddo i sacerdoti e i profeti di Baal, e compirร  altre azioni poco esemplari (cf. 2Re 9,14โ€“10,27)โ€ฆ Il terribile castigo preannunciato al v. 17 sarร  mitigato di fatto nel v. 18, dove si preannuncia che YHWH si riserverร  settemila uomini come un โ€œrestoโ€ fedele che non si รจ piegato sulle ginocchia per adorare falsi dรจi, lanciando loro dei baci.

Lโ€™autore deuteronomista di 1-2Re pone tutti gli eventi sotto il nome di Elia considerato come il profeta per eccellenza che anticipa il senso della storia futura, anche se due terzi dei mandati ricevuti da YHWH saranno compiuti da altri. Elia compirร  in prima persona il terzo comando: ungere come profeta al posto suo Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolร  (nel quinto distretto salomonico, cf. 1Re 4,12), da identificare forse con Khirbet Tel el-Hilu, sotto la pianura di Izreel e a nord di Tirza (Tell el-Fara), a ovest del Giordano, o con il sito di wadi el-Malih, a circa 20 km a sud di Bet Shean.

Eliseo

Dopo un lungo e faticoso viaggio (quasi 600 km), di cui non si dice alcun particolare, Elia arriva nel villaggio di Eliseo (โ€œโ€™ฤ”lรฎลกaโ€˜/Dio [รจ] salvezzaโ€). Questi appare come un agricoltore benestante. Ara il terreno con dodici coppie di buoi, mentre egli guida con la mano la dodicesima. Senza nulla dire, autorevolmente, lasciando che il gesto sia a parlare da solo, Elia si avvicina a Eliseo e gli getta sopra il proprio mantello (โ€™addartรด), distintivo del profeta (cf. Zc 13,4). ยซAnticamente si pensava che le vesti o qualunque oggetto appartenente ad una persona rappresentassero questa persona e celassero qualche cosa della sua forza. Elia con questo gesto rivolgeva una chiamata profetica a Eliseo. Cf. 2Re 2,13-14; 4,29-31; Lc 8,44; At 19,11ยป (TOB, nota b a 1Re 19,19).

Elia compie ยซun gesto simbolico che indica un passaggio di poteri legati alla sacralitร  del mantello (cf. 2Re 2, 8.13-14, ove ha proprietร  miracolose), ma anche appropriazione per conto di Dio, come in questo caso, per una missioneยป (M. Nobile). Con un rito diverso, anche Mosรจ aveva compiuto un passaggio di poteri nei confronti di Giosuรจ (cf. Nm 27,18-23; Dt 34,9; cf. anche Sir 46,1).

Lโ€™idea di qualitร  miracolose connesse al mantello era diffusa nel Vicino Oriente antico e se ne ritrova una prova archeologica nei rituali assiri, nel regno di Mari e in un graffito in greco di una tomba fenicia. Mc 5,25-34 testimonia al meglio questa concezione nellโ€™episodio della guarigione della donna emorroissa. Il mantello di Elia ereditato da Eliseo non ha perรฒ poteri magici, perchรฉ, quando egli aprirร  il Giordano, sarร  giร  entrato in possesso dei due terzi dello spirito di Elia (cf. 2Re 2,19.14).

Che cosa (grande) ti ho fatto!

Eliseo abbandona immediatamente i buoi, la sua condizione di pacifico agricoltore benestante e, non solo segue Elia, ma gli โ€œcorse dietro/wayyฤroแนฃ โ€™aแธฅฤƒrรชโ€). Obbedienza โ€œmilitareโ€, risposta pronta al solo gesto imperioso e, forse, dovuta anche al presentimento della decisivitร  della figura di colui che lo chiamava al suo seguito. A lui promette pronta sequela, gli giura di accettare di sconvolgere la propria vita e di volersi aprire a un futuro sconosciuto e incerto, dopo perรฒ aver salutato i genitori, il suo passato, le sue radici sicure. Elia lo concede, Gesรน non concederร  (Lc 9,61-62). Non per maleducazione, ma per decisivitร  e urgenza escatologica della chiamata evangelica a una sequela che partecipi radicalmente alla vita itinerante di Gesรน che annuncia il regno di Dio.

ยซChe cosa (grande) ti ho fatto!ยป, ricorda Elia a Eliseo. รˆ la peculiaritร  stupefacente di un gesto che esprime la โ€œconsacrazioneโ€ di Eliseo (a YHWH attraverso la sequela del suo profeta Elia).

โ€œLฤ“k ลกรปb/Vaโ€™ tornaโ€, comanda Elia a Eliseo. ยซVaโ€™ per un momento nel mondo del tuo passato, delle tue radici, ma torna subitoยป, pare dirgli. ยซInuovo ti aspetta. Vaโ€™, ma โ€œconvertiti/ลกรปbโ€™โ€, โ€œfaโ€ unโ€™inversione di marcia/ลกรปbโ€™ nel tuo percorso umano. Sarร  piรน quel che troverai di quello che stai lasciando. Non troverai te stesso, troverai YHWH che ti attira a sรฉ. Dovrai seminare parola di YHWH e poi arare il terreno dei cuori umani con gesti profetici che chiamano a conversione e ad amare solo YHWHยป.

Carne al popolo, sequela al profeta

Eliseo si congeda dalla famiglia ma anche dal suo clan, dai suoi parenti e vicini, conoscenti e amici. Si prende del tempo. Elabora una svolta decisiva della sua vita. I tempi non sono stretti. La comunitร  รจ generosamente resa partecipe della gioia per il cambio di vita che riempie di gioia Eliseo. Egli vuole partecipare a tutti la propria felicitร  di seguire piรน da vicino il suo Signore, integralmente, con la sua vita, col suo corpo e il suo animo. Parte del suo passato viene bruciata, parte della sua sicurezza va in fumo per esprimere gioia, comunione, taglio netto col passato, ripartenza con strumenti nuovi fra le mani per vivere e far vivere gli altri.

La gioia del banchetto ha termine. Bisogna alzarsi e andare. Prendere nelle mani la propria vita nuova, ma senza trattenerla. Metterla nelle mani di YHWH attraverso il suo profeta, al cui servizio mettersi come discepolo: wayeลกฤretฤ“hรป.

YHWH chiama le persone a servire solo lui, sorgente di vita, unico Dio a cui donarsi. Israele custodirร  gelosamente il monoteismo e un suo grande campione รจ propria Elia, e il suo discepolo Eliseo.

La promessa si trasmette. Lโ€™alleanza rinverdisce e scava sempre piรน a fondo.

Continuitร  trasfigurata.

Verrร  il profeta definitivo.

Rivela pienamente il volto del Padre (cf. Gv 1,18).

La sua chiamata sarร  decisiva: โ€œChe cosa (grande) ho fatto per te!โ€.

Vaโ€™ e torna!

Faccia dura, cuore grande

Il lungo viaggio, unico per i Vangeli sinottici, che Gesรน compie dalla Galilea a Gerusalemme รจ a una svolta decisiva. Siamo al centro letterario del racconto di Luca. I giorni della splendida primavera galilaica, piena di successi ma finita nel cul du sac della sua tremenda crisi (cf. Gv 6,59-66), volgono al termine. Gesรน prende una ferma decisione: โ€œfece il volto duro/to prosลpon estฤ“risenโ€ verso Gerusalemme, come il profeta Ezechiele verso il suo popolo, una genia di ribelli (cf. Ez 3,8-9). I giorni dellโ€™โ€œassunzione/analฤ“mpsisโ€ di Gesรน (cf. At 2,2.11) โ€“ a Gerusalemme, perchรฉ un profeta non puรฒ morire fuori di Gerusalemme (cf. Lc 13,33) โ€“ stanno per essere portati al loro compimento (da Dio!): en tลi sumplฤ“rousthai (Lc 9,51; cf. At 2,1).

Gesรน decide di salire dalla Galilea a Gerusalemme. Potrebbe scegliere la strada lungo la fossa del Giordano, il ghor, ma decide deliberatamente di attraversare il territorio ostile dei samaritani, i โ€œcugini bastardiโ€ degli ebrei, che hanno (avuto) il loro tempio sul monte Garizim, distrutto perรฒ nel 128 a.C. da Giovanni Ircano.

Gli โ€œangeli messaggeri/aggelousโ€ inviati da Gesรน non vengono ricevuti perchรฉ rappresentano come ambasciatori colui che li ha inviati e il suo โ€œvolto/persona/prosลponโ€ รจ rivolto a Gerusalemme, mentre la Samaria รจ per lui solo un luogo di passaggio.

Persona non gradita, Gesรน. Da incenerire seduta stante, da sciogliere nellโ€™acido, i samaritani, secondo i focosi โ€œfigli del tuonoโ€ Giacomo e Giovanni (cf. Mc 3,17).

Gesรน รจ perรฒ, come sempre, โ€œavantiโ€ rispetto ai suoi e deve voltarsi per rimproverarli aspramente. Un altro villaggio forse sarร  piรน accogliente. Non si deve necessariamente fare di tutta unโ€™erba un fascio. Sarร  infatti solo un lebbroso samaritano, โ€œpurificatoโ€, a tornare, guarito, a ringraziare con fede Gesรน che se ne andava verso Gerusalemme (cf. Lc 17,11). E sarร  salvato, non solo โ€œpurificatoโ€โ€ฆ (cf. Lc 17,11-19).

Gesรน attraversa volutamente la Samaria. Quel che non รจ assunto non รจ salvato, diranno padri della Chiesa. E Gesรน che sale a Gerusalemme vuole โ€œassumereโ€ tutti nella sua โ€œassunzioneโ€.

Faccia, dura, cuore grande. Cuore di redentore.

Volpi e aratri

Mentre se ne vanno sulla loro โ€œviaโ€ (uno dei nomi che prenderร  il movimento suscitato da Gesรน (cf. At 9,2; 19,9.23; 22,4; 24,14.22.), si presenta il caso di tre potenziali discepoli.

Due persone si offrono di seguire Gesรน. Il primo gli mostra disponibilitร  totale a seguirlo nei suoi spostamenti. Il secondo รจ disponibile alla sequela e in piรน lo riconosce come โ€œSignoreโ€ della sua vita (Cristo risorto, per lโ€™evangelista Luca che scrive il Vangelo).

Al primo discepolo potenziale Gesรน prospetta una vita itinerante, senza sicurezze, incerta di trovare alla sera un capezzale dove posare il capo al riparo delle intemperie. Vita piรน grama delle stesse volpi del deserto, ancor piรน aleatoria di quella degli uccelliโ€ฆ

Il secondo subordina la sua sequela allโ€™osservanza del comandamento di onorare i genitori, congedandosi educatamente da loro. In fondo, il focoso profeta Elia lโ€™aveva permesso al suo futuro erede Eliseo (cf. 1Re 19,20). Gesรน รจ piรน radicale. Non vuole certo infrangere una delle Dieci Parole di YHWH. Ma โ€œonorare/rendere pesante/lekabbฤ“dโ€ i propri genitori non deve significare incertezza di passi, ondeggiamenti, riserve mentali, ricerca di consenso e di appoggio, deresponsabilizzazione. I genitori sono la radice, il passato che lancia verso il futuro, un arco che scocca la freccia lontano.

Chi lavora seriamente nei campi guarda sempre avanti quando ara il terreno, per fare un lavoro fatto bene, a regola dโ€™arte. Quel giorno ha preso una decisione, fin dal mattino (probabilmente dalla sera precedenteโ€ฆ): oggi aro! E, quando si ara, si guarda sempre avanti, per tenere la riga dritta, per vedere chiaramente il lavoro che resta da fare prima di sera. Non si guarda indietro โ€“ ogni momento, magari โ€“ sul lavoro giร  fatto, per crogiolarsi, e dirsi che, in fondo, per oggi, puรฒ bastareโ€ฆ

Chi ara ha un progetto, guarda avanti. Il tempo stringe. Il lavoro รจ importante, vitale: si tratta di mettere sotto terra il seme giร  sparso in superficie (cosรฌ si faceva ai tempi di Gesรน). Non si puรฒ sperperare il seme perchรฉ lo becchino gli uccelli del cielo e gli animali che vagano liberi in cerca di ciboโ€ฆ

Animo! Sempre avanti. Barra dritta. Lanci lunghi e pedalare.

I morti ai morti

In mezzo ai due che si offrono (A vv. 57-58; Aโ€™ vv. 61-62), ci sta uno che Gesรน stesso chiama (B vv. 59-60). Forse Gesรน aveva visto il suo viso un poโ€™ abbattuto, compunto, venato di tristezza. Il padre รจ appena morto, e lui deve ancora seppellirlo. Ha sentito perรฒ che quel giorno sarebbe passato per il villaggio il Maestro di Nazaret e non vuole perdere lโ€™occasione di vederlo e ascoltarlo. Gesรน ha occhi anche per lui. Gli rivolge la parola, una parola tutta per lui. Gli comanda di seguirlo, di mettersi alla sua sequela fra i discepoli che lo seguono nella vita di profeta itinerante.

Lโ€™uomo chiede a Gesรน il permesso di seppellire prima il padre, un dovere che ha la precedenza su ogni altro obbligo religioso, considerato dalla tradizione religiosa ebraica un atto di amore obbligatorio.

Gesรน provoca. Anche ora non vuole essere maleducato, sfacciato, incurante dei sentimenti umani e dei doveri religiosi verso le persone piรน care della propria famiglia, protetti specificatamente da una delle Dieci Parole dette da YHWH sul Sinai. ยซLascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu, da parte tua, โ€œvenuto via/apelthลnโ€, annuncia il regno di Dioยป.

Non รจ una parola โ€œumanaโ€, quella di Gesรน, ma una chiamata โ€œdivinaโ€.

Due mondi diversi, in cui il secondo ha la precedenza e deve illuminare il primo. Il primo fonda il secondo, lo sorregge perchรฉ non vacilli e resti stabile per sempre. Il regno di Dio รจ la vita piena, vita e luce insieme. La vita per i vivi, la vita per chi vuol trovare la vera vita.

I vivi che vogliono vivere come vogliono gli uomini sono solo morti che camminano. Sono incapsulati in un mondo chiuso a Dio, un mondo che pretende di autofondarsi, di autosalvarsi. Ma uno non puรฒ tirarsi su prendendosi per i capelli (peggio ancora se uno non li haโ€ฆ).

Un mondo puramente umano รจ in preda alla logica del piรน forte, del piรน ricco, di chi ha la possibilitร  di farsi sentire, di diffondere il suo pensiero e di inondare di fake news la mente degli altri, avvelenando i pozzi della conoscenza, della veritร , della felicitร . Questo mondo รจ un morto che si agita per niente. รˆ un mondo che deve esser lasciato morire. Che i morti viventi si seppelliscano fra di loro, tristi compagni di merenda. Trilaterale infernale, segreto gruppo Bilderberg, G7 di zombi.

Una cosa grande faccio per te: vaโ€™ e annuncia il Regno!

Gesรน chiama con forte esigenza escatologica, definitiva. Cโ€™รจ un compito che non puรฒ aspettare. Il tempo stringe. La vita deve vincere. Gli uomini non possono piรน andare avanti con logiche puramente mondane. Lโ€™entropia sarร  velocizzata, il gelo attanaglierร  i cuori, gli animi saranno rinserrarti nel sospetto, nella paura reciproca, nella difesa a oltranza del proprio โ€œspazio vitaleโ€. Tuttโ€™intorno si vedranno solo nemici. Si chiudono i porti e si alzano i muri.

Il campo degli uomini va arato. Il seme del vangelo va seppellito perchรฉ marcisca e doni frutto duraturo. Il frutto della vita di Dio, vita vera degli uomini. Vita di amore, condivisione, solidarietร  fraterna, comunione, assunzione in prima persona del cammino dei piรน fragili e degli impoveriti. Cโ€™รจ una logica divina da annunciare, una vita divina da testimoniare.

Il cielo non sarร  piรน grigio sopra Berlino. Una vita alternativa รจ possibile. Il mondo di Dio in mezzo al mondo degli uomini. Il seme del Regno arato sotto la terra degli uomini. Fermento di vita nuova, mai vista prima. Vita che viene da fuori, dono che viene dallโ€™alto. Vita che umilia la morte. Vita che seppellisce per sempre un mondo rinchiuso tristemente in se stesso.

โ€œTu, da parte tua, per quanto spetta a te, andato via da questo mondo, annuncia un altro mondo, annuncia il mondo di Dio, il regno di Dioโ€.

Tuo padre sarร  contento di te.

La terra gli sarร  lieve.

La terra di Dio.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj
Fonte del commento: Settimana News

Letture della
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Eliseo si alzรฒ e seguรฌ Elรฌa.

Dal primo libro dei Re
1 Re 19,16b.19-21

In quei giorni, il Signore disse a Elรฌa: ยซUngerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolร , come profeta al tuo postoยป.
ย 
Partito di lรฌ, Elรฌa trovรฒ Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sรฉ, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elรฌa, passandogli vicino, gli gettรฒ addosso il suo mantello.
Quello lasciรฒ i buoi e corse dietro a Elรฌa, dicendogli: ยซAndrรฒ a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirรฒยป. Elรฌa disse: ยซVaโ€™ e torna, perchรฉ sai che cosa ho fatto per teยป.
ย 
Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perchรฉ la mangiasse. Quindi si alzรฒ e seguรฌ Elรฌa, entrando al suo servizio

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 15 (16)
R. Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: ยซIl mio Signore sei tuยป.
Il Signore รจ mia parte di ereditร  e mio calice:
nelle tue mani รจ la mia vita. R.
ย 
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrรฒ vacillare. R.
ย 
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perchรฉ non abbandonerai la mia vita negli inferi,
nรฉ lascerai che il tuo fedele veda la fossa. R.
ย 
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra. R.

Seconda Lettura

Siete stati chiamati alla libertร .

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gร lati
Gal 5,1.13-18

Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertร ! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitรน.
ย 
Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertร . Che questa libertร  non divenga perรฒ un pretesto per la carne; mediante lโ€™amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: ยซAmerai il tuo prossimo come te stessoยป. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
ย 
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicchรฉ voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

Parola di Dio

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesรน prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandรฒ messaggeri davanti a sรฉ.
ย 
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli lโ€™ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perchรฉ era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciรฒ, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป. Si voltรฒ e li rimproverรฒ. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
ย 
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: ยซTi seguirรฒ dovunque tu vadaยป. E Gesรน gli rispose: ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dellโ€™uomo non ha dove posare il capoยป.
ย 
A un altro disse: ยซSeguimiยป. E costui rispose: ยซSignore, permettimi di andare prima a seppellire mio padreยป. Gli replicรฒ: ยซLascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece vaโ€™ e annuncia il regno di Dioยป.
ย 
Un altro disse: ยซTi seguirรฒ, Signore; prima perรฒ lascia che io mi congedi da quelli di casa miaยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซNessuno che mette mano allโ€™aratro e poi si volge indietro, รจ adatto per il regno di Dioยป.

Parola del Signore

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