Commento al Vangelo del 30 agosto 2015 – padre Antonio Rungi

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Il commento di padre Antonio Rungi al Vangello della Solennitร  di Maria SS.ma Assunta in cielo, domenica 30 agosto 2015.

Il cuore lontano da Dio รจ un cuore falso e infelice

Il Vangelo di questa domenica XXII del tempo ordinario dell’anno liturgico, ci offre l’opportunitร  di riflettere sul nostro modo di amare Dio, di onorarlo, di pregarlo, in altre parole ci responsabilizza di fronte al modo di credere e di esplicare la fede anche attraverso il vero o falso culto. E’ Gesรน stesso che fa osservare il modo di rapportarsi a Dio in un modo inautentico, falso, fatto solo di apparenze, di formule e forme. La preghiera del cuore e con il cuore, che ti prende totalmente anche su un piano di decisioni che deve assumere per il tuo bene รจ molto lontano dalla pratica dei cosiddetti credenti del tempo di Gesรน e di tantissimi che s dicono cristiani e non lo sono, perchรฉ vivono solo un cristianesimo di facciata, di superfice, di visibilitร .

[ads2]In un mio recente pellegrinaggi al santuario della Mentorella, vicino Roma, nel quale arrivavo la prima volta, dopo tanti anni di vita sacerdotale, notavo questo scritta, sopra la cima della scala, che interseca la roccia e che si trova fissata in una lapide sotto al campane del santuario: “Non far da campanaro, se il tuo cuore non batte da cristiano”. Effettivamente รจ cosรฌ, non possiamo alzare la voce, gridare la nostra fede, elevare al cielo le nostre preghiere e suonare le campane per dire tutto il bene che facciamo, se quello che diciamo, facciamo e trasmettiamo non รจ fatto con un cuore davvero cristiano, credente, sensibile al bene, altrimenti siamo sulla stessa scia dei farisei del tempo di Gesรน, che il Divino Maestro condanna senza mezze misure: ยซBene ha profetato Isaรฌa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uominiยป.

Molte delle questioni che spesso si affrontano anche nelle nostre comunitร  cristiane sono solo formali, esteriori, non si va al cuore delle vere problematiche, di ciรฒ che conta ed รจ sostanziale. Basta che sta a posto la forma, la sostanza puรฒ anche essere trascurata. Invece non deve essere cosรฌ. Gesรน stesso ci indica dove sta il male e come lo manifestiamo nei nostro comportamenti quotidiani. Sta dentro di noi, nei nostri cuori corrotti e immorali, che non sentono piรน la voce della coscienza, di Dio e della conversione ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomoยป. E’ la fotografia del tempo di Gesรน รจ lo specchio del mondo d’oggi, particolarmente abituato a volere e a fare il male agli altri. Mettiamoci in sintonia con la Parola di Gesรน e convertiamo ad un stile di vita nuova, in cui cerchiamo davvero il bene e lo facciamo con tutto il cuore. Perchรฉ se il cuore รจ deteriorato nel campo della morale, le conseguenze le conosciamo quali sono: un disastro morale, che Papa Francesco chiama corruzione, mentalitร  e stile mondano di vivere, senza apertura alla trascendenza, all’eterno, allo spirito che dร  la vita. Per riscattarci, tutti, dalla condizione spesso disonorevole per noi stessi e per gli altri in cui siamo e viviamo, รจ necessario, urgente e improcrastinabile attuare quello che ci viene raccomandato di fare nella prima lettura di oggi, tratta dal Libro del Deuteronomio, in cui Mosรจ in nome di Dio parla al popolo d’Israele e lo mette di fronte alle sua fondamentali scelte di vita e che non sono altro l’osservanza dei comandamenti di Dio: “Ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinchรฉ le mettiate in pratica, perchรฉ viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciรฒ che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perchรฉ quella sarร  la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi”.

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Dobbiamo far nostro anche l’invito che, con grande semplicitร  di pensiero di Cristo, ci trasmette l’Apostolo Giacomo nel brano della sua lettera che oggi ascoltiamo. La caritร , l’amore verso gli altri, la speranza e la fede nell’eternitร  devono spingerci ad agire in questo modo per aiutare chi ha bisogno. La religione pura non รจ un insieme di preghiere e di orazioni recitate tanto per abitudine, ma รจ quella di vivere con purezza e senza macchia alcuna davanti a Dio. E purtroppo le macchie hanno imbrattato la nostra originaria innocenza battesimale, oltre al sacramento della misericordia e del perdono che dobbiamo valorizzare, c’รจ la caritร  da vivere, in quanto questa estingue molti peccati. Solo chi sa amare e sa donarsi, che non รจ chiuso in se stesso sa anche capire il bisogno dell’altro e venire incontra a lui con la generositร  e la caritร  vera e non solo di facciata o di beneficenza occasionale. Ci ricorda, a tale proposito, quello che leggeremo nel Salmo responsoriale di questa domenica, quale persona รจ davvero gradita a Dio. E’ colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la veritร  che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino”.

E nel concludere anche la nostra meditazione in questo giorno di festa e di gioia che รจ la domenica, non dimentichiamo di rivolgerci a Lui con queste parole che sono le stesse della preghiera iniziale della messa di questa giornata: “Guarda, o Padre, il popolo cristiano radunato nel giorno memoriale della Pasqua, e fa’ che la lode delle nostre labbra risuoni nella profonditร  del cuore: la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita”. Amen.

padre Antonio Rungi | via Qumran

XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Mc 7,1-8.14-15.21-23
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesรน i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioรจ non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti โ€“, quei farisei e scribi lo interrogarono: ยซPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?ยป.
Ed egli rispose loro: ยซBene ha profetato Isaรฌa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore รจ lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uominiยป.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: ยซAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’รจ nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuroยป. E diceva [ai suoi discepoli]: ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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