Questa volta Gesรน sembra abbandonare ogni riferimento alla misericordia per affrontare senza sfumature il contrasto buono/cattivo. Non ci sono dunque vie di mezzo od opportune sfumature per stigmatizzare quella che sembrava solamente una modalitร della vita quotidiana, e assurge invece a grave colpa: lโipocrisia.
Sotto questa voce si cela la superbia di chi si considera superiore agli altri, il perbenismo strisciante di chi si sente dalla parte del giusto e si permette di condannare gli altri senza remissione, la superficialitร nel valutare in soldoni i fatti della vita quotidiana, gli stereotipi e i pregiudizi dei benpensanti riguardanti la povertร , lโimmigrazione, ecc.
Con questa angolatura volutamente portata allโestremo ci rendiamo conto che quotidianamente, e forse senza accorgercene, noi gettiamo nel tritacarne i nostri parenti, gli amici, i vicini di casa, gli uomini politici in blocco: per di piรน con una carica di astio e di rancore che permette al nostro ego di galleggiare soddisfatto al di sopra di quelle che consideriamo le nefandezze di questo mondo.
E forse continuiamo a sentirci buoni cristiani, a tutti gli effetti, perchรฉ il nostro metro di giudizio รจ da noi considerato ineccepibile e โ perchรฉ no? โ corrispondente alla volontร divina!
Questa riflessione, infine, nata dal confronto, apparentemente banale, tra una trave e una pagliuzza, dovrebbe aiutarci a scendere una buona volta dal piedistallo sul quale noi stessi ci siamo posti.
- Pubblicitร -
Signore,
aiutaci ad accorgerci di quando abbandoniamo
la visione fraterna dei nostri rapporti con gli altri,
per ergerci invece nella fangosa
e altezzosa atmosfera dei giudizi affrettati, dei pregiudizi,
della presunta nostra superioritร sul mondo intero.
In quei momenti,
faโ che la visione del tuo umile andare
per le strade della Galilea
ci serva come antidoto per richiamarci
a una visione piรน umana
e quindi piรน cristiana della realtร . Cosรฌ sia.
