Questi tornรฒ a casa sua giustificato…
Come spesso in Luca, che ama i forti contrasti (il ricco epulone e il povero Lazzaro โ il figlio fedele e quello prodigo,etc.), anche in questa parabola abbiamo due figure nettamente contrapposte: un fariseo e un pubblicano. Che significano questi due termini? Quali caratteristiche presentavano gli appartenenti allโuna e allโaltra categoria?
I FARISEI erano un gruppo religioso giudaico piuttosto rilevante allโepoca di Gesรน, e organizzato in confraternite. Il termine significa โseparatoโ e tali si consideravano i farisei, che a differenza degli altri giudei, osservavano integralmente e scrupolosamente i 613 precetti della Legge e, se possibile, andavano anche oltre! cosรฌ qui leggiamo al v.12: โdigiuno due volte la settimanaโ; infatti alle cinque giornate di digiuno obbligatorie per tutti gli ebrei (che ricordavano catastrofi nazionali), i Farisei avevano aggiunto il lunedรฌ e il giovedรฌ, in ricordo della salita e della discesa di Mosรจ sul Monte Sinai.
[ads2]Oltre che ben distinti dagli altri uomini, i farisei si consideravano โpuriโ, in quanto ben attenti a non aver contatti che potessero contaminarli: ad esempio nel caso di un inavvertito e casuale contatto, al mercato o in piazza, con pubblici peccatori (immondi per definizione), dovevano purificarsi accuratamente con bagni rituali.
I PUBBLICANI erano gli esattori delle tasse, dipendenti dallโamministrazione romana. Si trattava di privati che da Roma ottenevano in appalto (o in subappalto da altri piรน ricchi pubblicani, detti โcapiโ) il diritto di riscuotere le tasse; essi dovevano consegnare al procuratore romano una somma stabilita; ma al momento della riscossione presso il popolo potevano aggiungere una quota per il loro guadagno, una percentuale che normalmente andava molto al di lร del โgiustoโ e dellโโonestoโ.
I pubblicani venivano perciรฒ considerati ladri e truffatori, anzi il loro mestiere era considerato โmaledettoโ (e il capo della corporazione era solitamente scomunicato). Venivano messi al bando dai pii e puri giudei, sia perchรฉ si arricchivano con traffici illeciti, sia perchรฉ ritenuti collaborazionisti dei Romani, gli odiati occupanti โpaganiโ che asservivano il popolo di Dio. Per tutti questi motivi per la religione ebraica il pubblicano era di per sรฉ un โpubblico peccatoreโ, che contaminava chi lo avvicinava; un โintoccabileโ, che rendeva immondo tutto quello che toccava, compresa la propria abitazione!
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Luca mette in luce molto bene il modo diverso con cui i due uomini pregavano al tempio: il fariseo stava ritto in piedi vicino allโaltare ed enumerava a Dio i suoi numerosi meriti; il pubblicano se ne stava a distanza, chino e umile, riconoscendo la sua condizione di peccatore e implorando la misericordia di Dio.
Entrambi dicevano la veritร : il primo era un vero e proprio โgiustoโ secondo la mentalitร giudaica, che definiva tale chi compiva la volontร di Dio osservando scrupolosamente i precetti della Legge; il secondo si dichiarava di fronte a Dio per quello che era nella realtร : pubblico peccatore.
Perchรฉ allora al termine del โracconto esemplareโ Gesรน dice che solo il secondo se ne andรฒ โgiustificatoโ, cioรจ perdonato?
Come sempre, la missione di Gesรน รจ quella di rivelare il vero volto di Dio, di annunciare il Regno e raddrizzare le storture introdotte dagli uomini nella religione ebraica. Eโ vero che i farisei osservavano molti dei precetti della Legge, ma spesso e volentieri trascuravano le prescrizioni piรน importanti di essa, come la giustizia, la misericordia e la fedeltร , cosa questa di cui Gesรน li rimprovera in un passo di Matteo (cap.23, v.23).
E tanto meno osservavano quello che era ritenuto il โcuoreโ della Legge, i primi due comandamenti: โAscolta, Israele. Il Signore nostro Dio รจ lโunico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.โ (Deut.6,4-5); e il secondo โAmerai il tuo prossimo come te stessoโ (Lev.19,18).
Ora il nostro fariseo non solo non ama, ma disprezza buona parte degli esseri umani perchรฉ non sono come lui; distingue gli uomini in categorie di serie A e B; e arriva addirittura a fraintendere completamente quello che deve essere il giusto rapporto con Dio. Eโ bello che egli Lo ringrazi per i Suoi doni (benedire Dio per tutto quello che ci ha dato รจ un motivo ricorrente nella preghiera ebraica), ma non si rende conto che a un certo punto la sua attenzione รจ tutta e solo concentrata su di sรฉ, al punto da fare di se stesso e dei suoi meriti il suo โdioโ. E questa non รจ forse idolatria, uno dei peccati piรน gravi denunciati dalla Legge?
Al contrario del fariseo, il pubblicano mostra di avere quellโatteggiamento che รจ richiesto a ogni vero credente: lโumiltร , il riconoscersi piccoli, limitati e peccatori, e soprattutto bisognosi dellโamore, della comprensione e del perdono di Dio.
Questo รจ il vero volto del Padre che Gesรน ci rivela e annuncia: un amore senza confini, che gioisce nel perdonare (al pubblicano e a chiunque pronuncia le parole โAbbi pietร di me, Signore!โ), ma che nulla puรฒ di fronte alla ostentata e tronfia sicumera di chi โpresume di essere giustoโ (v.9)!
Ileana Mortari – Sito Web
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XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- ย Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.16-18; Lc 18, 9-14
Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondo Luca
ย 9Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano.
12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ. 14Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 – 29 Ottobre 2016
- Tempo Ordinario XXX, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
