Commento al Vangelo del 21 ottobre 2018 – don Riccardo Pincerato

Non è cambiato nulla!

Dai discepoli a noi oggi non è cambiato nulla! Il cuore dell’uomo è rimasto bene o male molto simile. Tutti cerchiamo il leader carismatico, il titolare dell’azienda, il professore di spicco, il direttore della banca, il bulletto della scuola per essere suo  amico. Farsi amico il “boss” per quanto antipatico possa essere alla lunga può portare a dei benefici. E se anche non porta a dei benefit materiali, gli altri ti guardano come l’ “amico del capo”, ti guardano con una certa gelosia o invidia, vorrebbero essere al tuo posto. 

Perché abbassarsi a tanto? Perché rinunciare alla propria libertà per legarsi a un’altra persona? Per interesse, forse? Per vana gloria? Per un torna conto? Per mettersi in mostra?

Ma è questa la dignità dell’uomo? Ma è questo essere “signori”? Ma è questa libertà? 

Saltare nel carro dei vincitori non è sempre salutare, a volte fa perdere l’orientamento e la bussola. Il potere fa venire le vertigini a chi non ha radici solide, a chi non ha umanità, ha chi non ha speranza e sogni per il futuro. Il potere alla fine ti distrugge e ti rende quasi una sorta di pagliaccio perché non sei più tu che tieni in mano le redini della tua vita e della tua intelligenza, ma ti lasci trasportare dalle ondate dell’audience o dagli umori degli amici o dagli applausi della gente. Il potere ti fa accecare e ti porta a non riconoscere i tuoi errori e ti porta a trovare nemici sempre fuori di te, senza accorgerti, invece, che il primo grande nemico che devi combattere sei te e il tuo orgoglio.

BASTA! TRA VOI NON È COSì!

Come potete vedere il potere è una sorta di vortice impazzito. Un fiume in piena che rischia di esondare e di rompere gli argini della nostra umanità. Vanno prese delle precauzioni per non cadere in questo vortice. Vanno messe delle barriere. Va cambiato il trend e la tendenza.

Come? Con coraggio e geniale creatività. Quel coraggio e quella creatività che nascono dal Vangelo e che portano a rimettere al centro una parola che forse abbiamo iniziato a dimenticare: solidarietà.

È importante lavorare insieme per costruire il bene comune e un nuovo umanesimo che non ha come unico scopo il profitto o il potere o il prestigio personale, ma piuttosto una vita degna che metta al centro il bene delle persone. È inutile fare la gara a chi urla di più o come i bambini che vengono richiamati dopo che hanno fatto una cavolata cercare di dare la colpa all’altro. Una vita degna nasce quando ciascuno si assume le proprie responsabilità e porta avanti con carità e fedeltà le proprie scelte. Per assurdo, anzi per il Vangelo, è degna la vita di colui che si fa servo.

Non è cambiato nulla da duemila anni ad oggi! Le dinamiche del cuore umano sono le stesse.

Però può cambiare tutto per coloro che mettono Cristo al centro della loro vita.

Fonte

A cura di…

don Riccardo Pincerato

Nato a Camposanpiero nel 1989. Primo di tre fratelli. Prete dal 2015. Di lui dicono essere un vortice di sogni, idee, tenacia, fermezza, dolcezza, accoglienza; un giovane che sa mettersi in gioco, un uomo che ha trovato il suo sogno e adesso lo sta realizzando! Ora al servizio della comunità parrocchiale di Piazzola sul Brenta come vicario parrocchiale. Collabora con #twittomelia dal 2015.

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XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Ottobre 2018 anche qui.

Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondo Marco

35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». 39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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