La parte buona
Tutto una risata
Dopo il racconto della stipulazione dellโalleanza di YHWH con Abram/Abramo (17,1-27, con cambio del nome Abram/Abramo in Gen 17,5, quello di Sarร i in Sara in 17,15), Gen 18,1โ19,38 descrive a lungo la tragedia del giudizio divino su Sodoma e Gomorra: Abramo e i tre ospiti (18,1-15); Lโintercessione di Abramo per Sodoma (18,16-33); Lโospitalitร di Lot e la distruzione di Sodoma e Gomorra (19,1-29); La nascita dei figli di Lot (19,30-38).
Il fulcro di interesse di questi capitoli รจ la sorte di Sodoma, ed essi appaiono redatti in ยซepoche di composizione abbastanza recenti, probabilmente post-esilicheยป (F. Giuntoli).
Dopo aver stipulato lโalleanza, YHWH promette ad Abramo per lโanno successivo la nascita di un figlio da sua moglie Sara (17,16.19.21). Abramo ha novantanove anni, mentre Sara ne ha ottantanove. Del figlio, YHWH annuncia giร il nome che Abramo dovrร imporgli: โYiแนฃแธฅฤq/Isacco/Ride/Sorrideโ (17,19). Abramo aveva appena riso (wayyiแนฃแธฅฤq) al sentire lโannuncio (17,17), mentre Sara sorriderร di lรฌ a poco, nel racconto (18,12a wattiแนฃแธฅaq), non senza far seguire al gesto una frase ai limiti della volgaritร (18,12b).
Fra il riso di Abramo (17,17) e quello di Sara (18,12a), goffamente smentito 18,15a ma confermato da YHWH (18,15b), si situa il celebre racconto dellโincontro di Abramo con i tre ospiti (18,1-15; nella liturgia vengono proclamati solo18,1-10a).
Ospite di riguardo
Nel caldo torrido (แธฅลm) della parte centrale della giornata, Abramo siede allโentrata della tenda, alle Querce di Mamre (โฤlลnฤ Mamrฤโ) poco a nord di Hebron. In quel frangente gli โfu mostrato/apparveโ YHWH in persona (Gen 18,1.13), ma ad Abramo che alza gli occhi chiusi dalla siesta compaiono di fatto tre uomini che stavano i piedi davanti a lui. YHWH sempre in compagnia, mai un Dio solitario. Dio con gli uomini, mai rinchiuso in cielo. Dio nascosto nella comunione degli uomini. Uomini divini, angeli di Dio (19,15). Nel cammino del deserto anche YHWH viaggia in carovana. Viaggiare da soli sarebbe da temerari.
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Il โcodice dellโospitalitร โ scatta immediatamente nel cuore di Abramo. Alla sua etร , non ci pensa un attimo ad alzarsi e a correre incontro agli ospiti (wayyฤroแนฃ liqrฤtฤm), senza aspettare ulteriormente i loro passi affaticati. Gli uomini nel deserto muoiono. Il codice del deserto dice che รจ obbligatorio salvare chi si trova in queste situazioni. E Abramo รจ uno che โsalva viteโ. Non si volta dallโaltra parte, ma anche se mezzi chiusi dallโassopimento, โalza gli occhi/wayyลลฤโ โรชnawโ verso gli uomini perchรฉ possiede un udito finissimo, che non gli รจ venuto meno. La vita del deserto affina lโudito. Potrebbe salvarti la vita.
Un viandante nel deserto รจ un ospite al quadrato, un ospite di riguardo. La sua vita รจ sempre appesa a un filo. La disidratazione, il caldo, un colpo di sole, il serpente velenoso o uno scorpione velenoso possono finirti in un attimo. Il viandante va accolto immediatamente, va salvato. Una vita preziosa. Dio รจ in lui.
Di grazia, non passare oltre!
Il viandante va accolto. Ti offre unโoccasione di salvare una vita โdivinaโ. Per questo va adorato, e Abramo lo fa dโistinto (18,2). Salvi un uomo e resti umano. ร una grazia di Dio poter accogliere un uomo, accogliere tre uomini. Una grazia divina, una grazia umana. Accogliere quanti sono nel bisogno. Accogli lโuomo e accogli Dio, anche se non lo sai o non lo pensi (cf. Eb 13,2: ยซNon dimenticate lโospitalitร ; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeliยป). Accogli Dio e diventi piรน uomo, diventi Dio. A come sistemarli ci si penserร dopo. Non รจ un problema, ci si parlerร tra parenti e amiciโฆ
Abramo appare cerimonioso, ma รจ solo sopraffatto dalla gioia di poter servire uomini in difficoltร , stanchi del cammino della vita, delle traversie a volte molto gravi patite per strada. Contento di poter mostrare come sono ospitali gli uomini del deserto. A volte non hanno tante cose da offrire, ma hanno tanto altro da condividere. Per favore (nฤโ), gli facciano la grazia di non passare oltre โda-vicino/controโ il loro servo, senza fermarsi (โal-nฤโ taโฤbลr mฤโal โabdekฤ). Non togliermi la grazia di poter gustare la tua presenza, la ricchezza della tua umanitร โ diversa eppure uguale alla mia. La tua sofferenza mi rende umano e mi mantiene un essere dal cuore aperto.
Un poโ di acqua, un boccone di pane
Gli si porti un poโ di acqua (benedetta!) ai nostri ospiti. ยซLavatevi i piediยป, รจ un ordine! Il fresco sale rapidamente al cuore, rinfranca lโanima. Il vostro corpo riposerร presto al sicuro. Riposatevi appoggiati sotto lโalbero! Sostiene la schiena dolorante, dร ombra al corpo arso dal calore. I tappeti e i cuscini vi sembreranno il paradisoโฆ Intanto desidero prendere un boccone di pane, cosรฌ ยซappoggerete il vostro cuoreยป (saโฤdรป libbekem) a qualcosa di solido, riacquisterete le forze, vi rinfrancherete lโanimo.
Quando si รจ in giro per il mondo, in difficoltร , sentirsi accolti vale di piรน che poter riempire la pancia. Il cuore, le forze interiori si rinfrancano. La vita non รจ cosรฌ brutta come la dipingono. Ci sono ancora persone buone al mondo. Foreste che crescono, senza far rumore.
ร per questo che โsiete passati sopra/contro il vostro servo/โฤbartem โal โabdekemโ! Il vostro arrivo รจ provvidenziale per me, sembra quasi che lo volesse Dio! Avevo bisogno di accogliere persone, mi sentivo un vecchio ormai inutile, con tanti animali e servi, ma con un figlio solo, che non riesce a seguire tutto. Mia moglie e io, due vecchiโฆ Mi stavo un poโ spegnendo, rinchiudendo in me stesso. Lโetร non aiuta. Sento quasi un freddo invernale dentro le mie ossa, proprio come il freddo della notte nel deserto. Non vedo un grande futuro davanti a me. Grazie a Dio di essere arrivati. Per favore, fermatevi!
Pane, yogurt, carne. Di corsaโฆ
In fretta (wayemaฤr) Abramo rientra nella tenda (v. 6). โIn fretta/mahฤrรฎโ โ ordina alla docile e modesta sposa nascosta nella tenda a sguardi indiscreti โ, impasta 45 chili di โfarina, fior di farina /qemaแธฅ sลletโ e fanne delle focacce. Non usare la farina di tutti i giorni, ma quella fine, setacciata, quella che usiamo per il culto (cf. Es 29,2; Lv 2,1; 5,11; 6,8; 7,12; 14,10; 23,13; 24,5; Nm 7,13; 8,8; 15,4; 28,5; 29,3). Questi uomini mi sembrano strani, molto educati, quasi trasparenti. Sembra che YHWH stesso sia presente in loro. Si lasciano servire, non dicono una parola, ma hanno occhi buoni, infuocati dalla volontร di dare, di corrispondere, di mostrare chi sono veramenteโฆ Sono esausti, hanno detto solo due parole in croce: ยซFaโ pure come hai dettoยป. Stai abbondante, Sara, sembrano affamati: che possano mangiare cento personeโฆ
Alla carne ci pensa Abramo in persona, di corsa (rฤแนฃ, v. 7, cf. v. 2). Che il servo lo prepari arrostito, โin fretta/wayemaฤrโ (v. 7, cf. v. 6). La cottura dura un attimo. In un secondo sono giร lรฌ a mangiare tutto quello che Abramo โaveva donato/wayyittฤnโ loro. La gioia di accogliere qualcuno mette le ali ai piedi. Oggi รจ tutto una corsa, ma mi sento felice, come non lo ero da tanto tempo!
Che mangino in pace, in tutta libertร , tranquilli. Che si dicano le loro cose. Che rielaborino tutto quello che hanno vissuto e patito e possano rinfrancarsi il cuore. Se poi vorranno dire qualcosa anche a me โ a noi due โ, non gli metto fretta. Cโรจ tutta la sera. Cโรจ tutto il tempo. La vita รจ lunga quando la si vive insieme. Larghi.
Un figlioโฆ Da ridere!
Gli uomini hanno mangiato. Hanno accolto, ora ricambiano. Ricambiano la parola, finora uscita scarsa dalla loro bocca. Una parola di vita, una promessa di futuro. Un figlioโฆ fra un anno! A cento anni, a novantโanni. Perchรฉ ti meravigli Abramo? Perchรฉ hai riso (wayyiแนฃแธฅฤq) tempo fa (17,17)? Perchรฉ ridi tu, Sara (wattiแนฃแธฅaq), dentro la tenda? 18,12a).
Ridete, sorridete pure. Sorridete sereni, senza riserve mentali. Lโospitalitร non vi toglie nulla. Non ruba nulla ai vostri figli, alla vostra gente. Lโaccoglienza genera vita nuova, fresca. Fa fiorire apertura, fiducia nel futuro. Abbatte i muri, le ristrettezze mentali, lโinverno dellโabitudine, il freddo della vecchiaia solitaria. Inverte percorsi di entropia, riempie culle, produce ricchezza per tutti.
In quattro
Avete accolto vita in difficoltร . Avrete vita in abbondanza.
Avete accolto, condiviso, vi siete fatti in quattro. Dio non si farร vincere in generositร .
Ombra, acqua fresca, pasto eccellente. Gente buonissima.
Tutti โsi fanno in quattroโ.
Dio (tre) + uno (Abramo e Sara). Quattro.
Algoritmo semplice, ma vincente.
Fratelli e sorelle
Il โbuon samaritanoโ aveva portato lo sconosciuto politraumatizzato al pandocheion (<pan-dechomai), il caravanserraglio che deve accogliere tutti (cf. Lc 10,34). In un villaggio anonimo โ di fatto Betania (cf. Gv 11,1; 12,1) โ, una donna, Marta, accoglie lui (hypedexato auton), il buon Samaritano del mondo (e i Dodici che sono con lui).
Il Vangelo di Giovanni (cf. Gv 11) ci mostra una famiglia di due sorelle e un fratello amici di Gesรน come una famiglia fraterna. Manca la figura del padre, simbolo dellโautoritร , della tradizione e, talvolta, del soffocamento della vita dei figli. In quella casa il Figlio dellโuomo, che non sa dove posare il capo (cf. Lc 9,58), puรฒ finalmente trovare accoglienza, amicizia, ristoro e serenitร . Solo le due pendici del Monte degli Ulivi lo separano dalla cittร di Gerusalemme e dal tempio, da lui non troppo frequentato. Un solo viaggio porta Gesรน dalla Galilea a Gerusalemme secondo gli evangelisti sinottici. Tre saranno invece le feste di Pasqua celebrate da Gesรน a Gerusalemme secondo lโevangelista Giovanni.
Lo accolse
Marta accoglie Gesรน (hypedexato auton), mostrando una libertร che solo le donne greche potevano avere. Luca scrive per una comunitร inserita nel mondo greco-romano e adatta un poโ il racconto. Lโospitalitร รจ ben testimoniata nella Bibbia: Abramo accoglie i tre misteriosi ospiti (Gen 18,1ss); la prostituta Raab ospita le due spie ebree in missione esplorativa a Gerico (Gdc 2,25); Gesรน si autoinvita nella casa del ricco pubblicano Zaccheo, che lo accoglie con grande gioia (Lc 19,6); a Filippi la ricca commerciante di porpora Lidia costringe a rimanere in casa sua Paolo e Timoteo (At 16,15); in missione a Giaffa, lโapostolo Pietro รจ ospite per parecchi giorni di Simone, conciatore di pelli (At 9,43); a Tessalonica Paolo e compagni sono ospiti di Giasone (At 17,7); allโinizio della sua missione a Corinto, Paolo si stabilisce in casa di Aquila e Priscilla, benestanti imprenditori che fanno lo stesso mestiere di Paolo, lavoratori del cuoio; le comunitร accoglievano con attenzione i missionari che svolgevano il loro ministero ecc.
Marta e sua sorella Maria, insieme al fratello Lazzaro (โcolui che tu ami/hon phileisโ, lo ricordano a Gesรน nel momento della malattia mortale, Gv 11,3) volevano molto bene a Gesรน. E lui li ricambia con tenerezza, uno a uno: ยซGesรน amava/ฤgapa Marta e sua sorella e Lazzaroยป ricorda in modo lapidario Giovanni nel suo Vangelo (Gv 11,5). Un amore tenero, divino, profondo, che andava oltre lโamicizia.
Marta si mostra intraprendente, attiva, una donna โsempre in piediโ, con una personalitร forte che tende forse a imporsi nel governo della casa.
Troppo affaccendata
ย Marta รจ iperattiva, tirata da tutte le parti (periespatล), completamente assorbita, indaffarata nel servizio indispensabile per ricevere cosรฌ tanti ospiti ragguardevoli. I suoi impegni sono tanti, forse troppi (pollฤn diakonian, v. 40). Gesรน le farร presente che il suo atteggiamento rivela โpreoccupazione/merimnasโ e โagitazione/thorybazฤiโ (v. 41). Non รจ una critica totale dellโevangelista. Quale probabile padrona di casa โ โlo accolse nella sua casa/eis tฤn oikฤn autฤsโ, specificano molti codici importanti; per allentare lโimbarazzo di un invito femminile rivolto a un uomo? โ lei si sentiva in dovere di compiere tante attivitร , e di esser presa da una legittima preoccupazione, che poteva nascondere perรฒ anche unโansia non conveniente (v. 40).
Marta non esita a mettersi in piedi (epistasa), in posizione sovrastante (epi) a quella in cui si trova Gesรน (probabilmente seduto, nella posizione tipica del maestro. Si lamenta con decisione con lui del fatto che la sorella lโabbia lasciata sola nel gravoso compito del servizio e gli comanda di dirle (โdille dunque/eipe oun autฤiโ) di venire a โprendere (su di sรฉ) insieme e anche al posto suo/syn-anti-lambฤtaiโ il peso del servizio necessario. Il bellissimo verbo syn-anti-lambanล ricorre solo qui in tutto il NT, eccetto Rm 8,26, dove indica il servizio dello Spirito che โprende su di sรฉ e porta con noi e allo stesso tempo al posto nostro/synantilambanetaiโ la debolezza (astheneia) della nostra preghiera.
Dopo lโevangelista Luca (v. 40), Gesรน in persona (v. 41) attira amabilmente Marta verso lโessenziale (v. 41): lei si premura giustamente del suo servizio, ma si lascia sopraffare da troppa agitazione e preoccupazione che finisce per rovinarle e farle perdere la cosa piรน importante: accogliere le persone, ascoltare lโospite per eccellenza, Gesรน, il Signore. A mangiare cโรจ sempre tempoโฆ
La parte buona
La sorella Maria, messasi in posizione raccolta, seduta/sdraiata ai piedi del โSignoreโ, Gesรน (risorto, per Luca) (parakathestheisa pros tous podas tou Kyriou) ascoltava la sua parola. Unโattivitร prolungata, ripetuta, abituale per lei che si atteggia a discepola esemplare del Signore che entra nella sua casa (cf. 2Re 4,38; 6,1 i discepoli di Elia seduti ยซdavanti a teยป; cosรฌ Lc 8,35 lโindemoniato guarito ai piedi di Gesรน; cosรฌ Saulo ai piedi di Gamaliele, in At 22,3).
A Marta che, da una parte, si lamenta, Gesรน ricorda, dallโaltra (de), che di una cosa sola cโรจ necessitร assoluta (henos de estin chreia): Maria, infatti (gar), ยซla parte buona ha scelto che non le sarร tolta/tฤn agathฤn merida exelexato ฤtis ouk aphairethฤsetai)ยป (lett.).
Il Deuteronomio invitava a โscegliereโ fra due vie, la via della vita e la via della morte, come scelta fondamentale del credente (cf. Dt 30,15-20; cf. Didachรฉ 1โ6). Maria ha scelto per sรฉ di soddisfare la necessitร assoluta (chreia): ha scelto infatti (gar; cosรฌ Rossรฉ, Fausti; Bovon: davvero; CEI 2008 tralascia) la parte buona (eccellente?). Lโaggettivo in grado positivo โbuona/agathฤnโ puรฒ assumere talvolta nel greco del NT il significato espresso col grado di superlativo assoluto โbuonissima/eccellente/kratistosโ (cf. Lc 1,3: โeccellente/kratiste Teรฒfiloโ).
La โparte/merisโ ricorda la retribuzione escatologica come quella che fu effettuata con la ripartizione della terra di Canaan al termine del cammino dellโesilio. ร quanto toccherร in sorte ai leviti, che non hanno per sรฉ la porzione di terra come i loro fratelli. ยซEd รจ โbuonaโ perchรฉ corrisponde alla volontร di Dio e riceve da lui la propria qualitร . โNon le verrร toltaโ significa che Dio, giudice escatologico, non la esigerร come ha diritto di fare dalle mani dei cattiviยป (F. Bovon). Alla fine del brano fa cosรฌ capolino lโallusione al giudizio escatologico.
Eccellente รจ la tabella riassuntiva di Lc 9,51โ10,38 che R. Meynet riporta a p. 470 del suo Il vangelo secondo Luca. Analisi retorica, facendo notare le corrispondenze fra le pericopi della sezione. In 9,51-56 Gesรน rifiuta di maledire i samaritani che non lo ricevono, in 10,21-24 Gesรน benedice suo Padre e i discepoli e, infine, in 10,38-42 benedice Maria che lo riceve. In 9,57โ10,11 occorre seguire Gesรน per annunciare il regno di Dio e in 10,25-37 occorre amare il prossimo per ereditare la vita eterna. Maria ama Gesรน Maestro e Signore, sceglie e riceve la parte buona, la vita eterna.
In passato (โStoria degli effettiโ/Wirkungsgeschichte) si รจ quasi sempre interpretato il brano quale prova principe della superioritร della vita contemplativa dei religiosi rispetto alla vita attiva dei laici impegnati nel mondo. Oggi il fondamento della vita consacrata viene rinvenuto in ben altri brani evangelici e con altre motivazioni esegetiche e teologiche.
ยซGesรน non condanna il โservireโ di Marta che rappresenta un comportamento tipicamente cristiano di cui Gesรน stesso ha dato lโesempio (cf. Lc 22,27), nรฉ giustifica lโatteggiamento di Maria come lโunico valido. Gesรน non giudica direttamente il comportamento divergente delle due donne, ma questi comportamenti sono lโoccasione per un insegnamento che supera le circostanze concrete: lโascolto della parola di Gesรน, la totale disponibilitร alla venuta del Regno di Dio, รจ ciรฒ che importa; il resto non viene condannato, ma relativizzatoยป (G. Rossรฉ).
Luca ricorda tre volte in pochi versetti che Gesรน non รจ solo lโamico da accogliere con gioia, da ospitare con disponibilitร , da ristorare con lโaffetto del cibo e dellโamicizia. Gesรน รจ ยซil Signoreยป (v. 39.40.41) e lโunica cosa importante in assoluto, buona/eccellente, รจ accogliere la sua persona, amarla di cuore, ascoltare da docili discepoli la sua Parola che annuncia il Regno.
Abramo e Sara accolgono e ospitano Dio nella persona di tre uomini. La loro ospitalitร riceverร in dono la vita aumentata, un figlio, un sorriso (di Dio e degli uomini).
Marta e Maria (e Lazzaro), famiglia fraterna, accolgono, ospitano e servono Gesรน, Maestro e Signore.
Tutti e tre riceveranno vita piena, con qualche accorgimento.
Tre (Maria, Maria e Lazzaro) + Uno (Gesรน). Quattro.
Algoritmo semplice. Vincente anche stavolta.
Commento a cura di padre Roberto Mela scj
Fonte del commento: Settimana News
Letture della
XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Signore, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Dal libro della Gรจnesi
Gn 18,1-10a
In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva allโingresso della tenda nellโora piรน calda del giorno.
Egli alzรฒ gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dallโingresso della tenda e si prostrรฒ fino a terra, dicendo: ยซMio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un poโ dโacqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto lโalbero. Andrรฒ a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perchรฉ รจ ben per questo che voi siete passati dal vostro servoยป. Quelli dissero: ยซFaโ pure come hai dettoยป.
Allora Abramo andรฒ in fretta nella tenda, da Sara, e disse: ยซPresto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacceยป. Allโarmento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettรฒ a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Cosรฌ, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto lโalbero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: ยซDovโรจ Sara, tua moglie?ยป. Rispose: ยซร lร nella tendaยป. Riprese: ยซTornerรฒ da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrร un figlioยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 14 (15)
R. Chi teme il Signore, abiterร nella sua tenda.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la veritร che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua. R.
ย
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi รจ spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. R.
ย
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro lโinnocente.
Colui che agisce in questo modo
resterร saldo per sempre. R.
Seconda Lettura
Il mistero nascosto da secoli, ora รจ manifestato ai santi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossรฉsi
Col 1, 24-28
Fratelli, io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciรฒ che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che รจ la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. ร lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Marta lo ospitรฒ. Maria ha scelto la parte migliore.

Lc 10, 38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesรน entrรฒ in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitรฒ.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: ยซSignore, non tโimporta nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiutiยป. Ma il Signore le rispose: ยซMarta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola cโรจ bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarร toltaยป.
Parola del Signore
