Non stanchiamoci mai di pregare
Nel vangelo di questa domenica incontriamo un tema fondamentale della vita cristiana: la preghiera incessante. Da notare che il testo comincia parlando di preghiera e termina parlando di fede, sottolineando una circolaritร tra le due: per pregare bisogna credere, ma per credere bisogna pregare.
Come si fa a pregare senza stancarsi, senza provare noia, senza avere la voglia di tirare un poโ il fiato?
Gesรน parla di una vedova: una donna che non ha nessuno che possa occuparsi di lei, e in Israele era proprio ai margini totali nella scala sociale; infatti, molto spesso, diventavano mendicanti, non avendo piรน nessuno che le sostenesse. La vedova del vangelo va da un giudice dallโanimo cattivo: a lui non interessa fare le cose bene ma che sarร costretto a farle bene. La realtร , molto spesso, somiglia a questo giudice svogliato, pigro, cattivo, disonesto; sembra portatrice di una dose di caos, di malizia, di cose malfatte.
La vedova continua a importunare lโuomo di legge, senza fermarsi. Perchรฉ non smette? Perchรฉ per lei รจ necessario: il punto della parabola รจ tutto qui. ร necessario perchรฉ รจ una questione di vita o di morte. Chi, dunque, grida giorno e notte? Chi ha capito che รจ vitale avere un rapporto con Dio.
Purtroppo รจ molto comune non sentire tutta questa urgenza. Ma necessario significa che senza non vivo, perchรฉ appartiene alle mie urgenze vitali. La forza della vedova รจ che ha visto chi รจ lโavversario, ha capito di dover combattere la sua battaglia, รจ consapevole della rilevanza della sua vita; ha capito che lasciando andare cosรฌ le cose, senza lottare, se il giudice non le renderร giustizia lโavversario se la mangerร .
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Chi smette di pregare รจ come uno che smette di correre perchรฉ si รจ dimenticato della tigre che lo insegue. Troppe volte conviviamo con cose pericolosissime per noi. Il problema รจ che abbiamo un avversario โ in ebraico si dice satan โ che ci mette in pericolo. Quando siamo angosciati da qualcosa che ci minaccia seriamente allora, normalmente, preghiamo. La cosa strana, perรฒ, non รจ pregare quando siamo in condizioni di necessitร โ dovrebbe essere la cosa piรน naturale โ bensรฌ รจ credere qualche volta di non avere necessitร di farlo! Il problema รจ pensare di sussistere da soli, in piedi, con le nostre forze. Questo รจ il grave inganno della nostra cultura che parla allโuomo della sua autosufficienza. Lโintelligenza, i sentimenti, la dotazione di bordo elementare, diventano sufficienti se il bersaglio si rimpicciolisce: come tirare a campare e riuscire a fare delle vacanze dignitose ogni tanto. Ma se siamo chiamati allโimmagine di Dio impressa nel profondo di noi stessi, alla grandezza, alla bellezza, allโamore, alla creativitร , alla fine della nostra vita conterร se abbiamo amato veramente qualcuno, se gli abbiamo dato anche piรน di quanto dovevamo, se siamo andati oltre la giustizia: in sintesi, se siamo entrati nel campo dellโamore.
Se questa รจ la chiave di lettura di me stesso, allora abbiamo unโenorme necessitร di pregare. Somigliare a Gesรน Cristo non รจ un optional, ma una questione di vita o di morte. Non entrare nel sublime รจ un fallimento, non entrare nella bellezza รจ uno spreco della grandezza della propria vita: allora preghiamo. Abbiamo bisogno ogni mattina di pregare seriamente, di metterci davanti a Dio, perchรฉ non raggiungeremo mai la grandezza da soli. Abbiamo bisogno, ogni sera, di riconsegnargli la nostra vita; abbiamo bisogno in ogni istante di dialogare con Lui; e non ci stancheremo perchรฉ troppo bello รจ ciรฒ che gli chiedo.
Letture della
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Quando Mosรจ alzava le mani, Israele prevaleva.
Dal libro dell’รsodo
Es 17,8-13
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In quei giorni, Amalรจk venne a combattere contro Israele a Refidรฌm.
ย
Mosรจ disse a Giosuรจ: ยซScegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalรจk. Domani io starรฒ ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dioยป. Giosuรจ eseguรฌ quanto gli aveva ordinato Mosรจ per combattere contro Amalรจk, mentre Mosรจ, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
ย
Quando Mosรจ alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalรจk. Poichรฉ Mosรจ sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e lโaltro dallโaltra, sostenevano le sue mani. Cosรฌ le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
ย
Giosuรจ sconfisse Amalรจk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 120 (121)
R. Il mio aiuto viene dal Signore.
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrร lโaiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra. R.
ย
Non lascerร vacillare il tuo piede,
non si addormenterร il tuo custode.
Non si addormenterร , non prenderร sonno
il custode dโIsraele. R.
ย
Il Signore รจ il tuo custode,
il Signore รจ la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirร il sole,
nรฉ la luna di notte. R.
ย
Il Signore ti custodirร da ogni male:
egli custodirร la tua vita.
Il Signore ti custodirร quando esci e quando entri,
da ora e per sempre. R.
Seconda Lettura
Lโuomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 3,14 – 4,2
ย
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dallโinfanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesรน.
ย
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, รจ anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perchรฉ lโuomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
ย
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesรน, che verrร a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimitร e insegnamento.
Parola di Dio
Vangelo
Dio farร giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8
ย
In quel tempo, Gesรน diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessitร di pregare sempre, senza stancarsi mai:
ย
ยซIn una cittร viveva un giudice, che non temeva Dio nรฉ aveva riguardo per alcuno. In quella cittร cโera anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: โFammi giustizia contro il mio avversarioโ.
ย
Per un poโ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sรฉ: โAnche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dร tanto fastidio, le farรฒ giustizia perchรฉ non venga continuamente a importunarmiโยป.
ย
E il Signore soggiunse: ยซAscoltate ciรฒ che dice il giudice disonesto. E Dio non farร forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farร forse aspettare a lungo? Io vi dico che farร loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dellโuomo, quando verrร , troverร la fede sulla terra?ยป.
Parola del Signore
