Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2018 – p. Roberto Mela scj

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La liberazione รจ vicina

Nelle prime due domeniche del nuovo anno liturgico la Chiesa volge il suo sguardo adorante alla venuta del suo Signore e Sposo, Gesรน Cristo Signore. รˆ lui la Speranza unica del pieno compimento delle attese degli uomini, della fatica del loro cammino, della loro ricerca di pace e di giustizia.

รˆ forte il desiderio di โ€œtornare a casaโ€, di vedere la liberazione degli schiavi e risplendere la veritร  delle cose e dei pensieri umani al di lร  di ogni menzogna.

Lโ€™attesa รจ stimolata dalla parola di Dio che, al tempo stesso, unge con lโ€™olio della consolazione le ferite degli uomini in cammino nella storia. Una prospettiva di vita, un barlume di speranza tengono in vita un malato, un prigioniero, un esule, un carcerato, un coniuge o un genitore. Altrimenti il cielo si fa di bronzo, e le stelle non brillano piรน dicendo a Dio e ai figli degli uomini: ยซEccociยป (Bar 3,35).

Consolazione
Ger 30โ€“33 costituisce quello che di comunemente viene chiamato โ€œIl libro della consolazioneโ€. Il c. 29 riporta la lettera inviata da Geremia agli esiliati a Babilonia nel 598 a.C., fra cui il re Ieconia (= Ioiachรฌn), membri della corte reale, nella quale li incoraggia, affermando che lโ€™esilio non sarร  di breve periodo ma che comunque vedrร  una fine. Essa avverrร  quando YHWH โ€œcambierร  la sorteโ€ del popolo, nella restaurazione che vedrร  il ritorno in patria.

Gli esuli non devono ascoltare i falsi profeti che annunciano un esilio molto breve, ma devono inserirsi attivamente nella struttura sociale ed economica del paese dellโ€™esilio, crescendo di numero e cercando la sua prosperitร , perchรฉ da quella dipende anche la loro.

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Ritorno
In Ger 30โ€“33 si annuncia la futura restaurazione con vari oracoli di salvezza, pronunciati in tempi diversi e poi raggruppati insieme. Allโ€™inizio della sua predicazione (627-622 a.C.), con ogni probabilitร , Geremia aveva pronunciato degli oracoli di salvezza rivolti a Israele, la parte settentrionale della Terra del Santo andata in esilio in Assiria nel 722 a.C. Con lโ€™aggiunta di ยซe a Giudaยป gli oracoli furono in seguito attualizzati anche per la parte del popolo della terra di Giuda condotta in schiavitรน a Babilonia nel 598 a.C.

Come ritornelli di speranza ricorrono le espressioni: โ€œcambiamento di sorteโ€ (29,14; 30,3.18; 31,23; 32,44; 33,7.11.26); esso รจ posto nel futuro di Dio: โ€œverranno giorni, verrร  un tempo, in futuro/yฤmรฎm bฤโ€™รฎmโ€ (30,3; 31,27.31.38; 33, 14), โ€œin quel tempo/bฤโ€˜et hahรฎโ€ (31,1; 33,14), โ€œin quei giorni/bayyฤmรฎm hฤhฤ“m (33,15.16). I testi sono striati di โ€œgioia/ล›wล›โ€ (31,13; 32,41; 33,9.11) e di verbi โ€œedificantiโ€ che connotano la vocazione di Geremia: โ€œcostruire/bฤnฤhโ€ (1,10; 30,18; 31,4.28.38; 32,31.35; 33,7) e โ€œpiantare/nฤแนญaโ€˜โ€ (1,10; 31,5.28; 32,41).

Dopo lโ€™introduzione (30,1-3), in Ger 30โ€“33 si annuncia dapprima il ritorno in patria e la nuova alleanza (30,1โ€“31,40). Si profetizza la liberazione dalla calamitร  (30,4-7), il nuovo servizio (30,8-9), il rimpatrio (30,10-11), la guarigione dalle piaghe (30,12-17), la restaurazione del popolo nel paese (30,18-21); il giudizio degli empi e la salvezza del โ€œrestoโ€ (30,22โ€“31,3), il ripristino delle condizioni di vita nel paese (31,4-6), il ripatrio di Israele (31,7-9), la gioia del ritorno (31,10-14), la fine dellโ€™esilio (31,15-22), la santitร  del tempio e di Gerusalemme (31,23-26), il ripopolamento del paese e la responsabilitร  nel peccato (31,27-30), la nuova alleanza (31,31-34), lโ€™attaccamento di YHWH a Israele (31,35-37) e la consacrazione di Gerusalemme (31,38-40).

Successivamente viene annunciata la restaurazione nel paese (31,1โ€“33,26): Geremia sotto custodia (32,1-5), la compera del campo (32,6-15), la preghiera del profeta (32,16-25), la prima risposta di YHWH (32,26-44: tre oracoli nei vv. 26-35.36-41.42-44), la seconda risposta di YHWH (33,1-13: quattro oracoli nei vv. 1-3.4-9.10-11.12-13), lโ€™alleanza con Davide e i sacerdoti leviti (33,14-26: quattro oracoli nei vv. 14-16.17-18.19-22.23-26).

Germoglio di giustizia
โ€œIl libro della consolazioneโ€ si avvia alla conclusione. I vv. 33,14-16 sono un doppione di Ger 25,5-6. In un futuro (indeterminato) la consolazione diventerร  concreta nellโ€™alleanza confermata e rinsaldata: le parole si materializzeranno in una figura regale.ย  YHWH annuncia che โ€œfarร  risorgere/rialzerร /compirร  la parola buona/la promessa/wahฤƒqimลtรฎ-โ€™et-haddฤbฤr haแนญแนญรดbโ€ (< qรปm) che รจ andata morendo con lโ€™esilio del popolo e del re in Babilonia. A Gerusalemme รจ stato insediato dal vincitore un re-fantoccio, Sedecia, un vassallo che puรฒ continuare ad esistere solo per fornire al suo re sovrano denaro, soldati e beni di consumo.

Verso la casa di Israele โ€“ ยซe la casa di Giudaยป, si aggiunse presto โ€“ YHWH aveva proferito una โ€œparola buona/dฤbฤr แนญรดbโ€, una promessa. Una parola rivolta al futuro e che annunciava un grande bene per i giorni a venire. Tramite il profeta Natan, YHWH prometteva a Davide una โ€œcasa/casato/bayitโ€ regale: ยซUna casa/casato farร  a te YHWHโ€ฆ โ€œsusciterรฒ la tua discendenza/discendente/wahฤƒqimลtรฎ โ€™et-zarโ€˜ฤƒkฤโ€ dopo di teยป (2Sam 7,11-13).

Ora YHWH fa una promessa: in un tempo indeterminato โ€“ ma certo โ€“ (ยซin quei giorni e in quel tempoยป), egli farร  risorgere la sua promessa โ€œuccisaโ€ dal peccato e dallโ€™esilio del suo popolo (Israele + Giuda). Il discendente promesso a Davide, con il quale YHWH si sarebbe rapportato in alleanza come un padre verso un figlio e dal quale il suo โ€œamore misericordioso/แธฅasdรฎโ€ non si sarebbe mai allontanato (cf. 2Sam 7,14-15), sarร  โ€œrisuscitatoโ€ ancora piรน affidabile e secondo il cuore di YHWH.

Egli farร  germogliare per Davide un โ€œgermoglio di giustizia/แนฃemaแธฅ แนฃedฤqฤhโ€. Non solo un erede legittimo, ma un discendente che farร  germogliare di vita nuova, fresca, lโ€™alleanza che lega Israele a YHWH. Egli sarร  โ€œgiustiziaโ€ nella sua stessa persona. Riporterร  a un โ€œrapporto positivo di alleanza con YHWHโ€ (= โ€œgiustiziaโ€) il popolo che se ne รจ allontanato, mentre YHWH era sempre rimasto โ€œgiustoโ€, cioรจ fedele al suo patto.

La giustizia di YHWH non รจ di tipo giuridico-forense distributiva, cioรจ lโ€™equitร  del governante o giudice che dร  a ciascuno ciรฒ che gli spetta, in bene e in male (unicuique suum), assolvendo lโ€™innocente e punendo il colpevole con pena adeguata. La giustizia di YHWH รจ salvifica. Una giustizia che dร  a ciascuno ciรฒ che gli serve per essere salvato, per tornare a essere in buon rapporto di alleanza con lui.

Attraverso Geremia, YHWH promette che il โ€œGermoglio di giustiziaโ€ che lui โ€œsusciterร /farร  (ri)sorgere (< qรปm)โ€ eserciterร  verso il popolo gli aspetti elementari e fondamentali della giustizia umana che spettava al re garantire ed esercitare in prima persona: โ€œfare la giustizia e il diritto/โ€˜ฤล›ฤh miลกpฤแนญ รปแนฃedฤqฤhโ€ (cf. Ger 22,15-16). Egli metterร  in atto le clausole previste dal trattato di alleanza che regola i rapporti tra YHWH e il popolo di Israele.

Questo sarร  il livello minimale ed elementare della giustizia, presupposto ed elemento incluso nella โ€œgiustizia salvificaโ€ di YHWH che il discendente avrebbe addirittura โ€œimpersonatoโ€.

Salomone fu lodato per questo dalla regina di Saba in visita alla sua corte: ยซSia benedetto il Signore, tuo Dio, che si รจ compiaciuto di te cosรฌ da collocarti sul trono dโ€™Israele, perchรฉ il Signore ama Israele in eterno e ti ha stabilito re per esercitare il diritto e la giustiziaยป (1Re 10,9).

Il discendente davidico ideale annunciato avrebbe sfruttato infatti queste qualitร  per strutturare saldamente il suo regno: ยซGrande sarร  il suo potere e la pace non avrร  fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e a rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempreยป (Is 9,6)

Il re messianico proteggerร  il poveri e perseguirร  unโ€™โ€œecologia integraleโ€: ยซO Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero e abbatta lโ€™oppressoreยป (Sal 72,1-4).

Salvezza e tranquillitร  per Gerusalemme
Il malcontento aveva regnato per molti anni nei confronti degli ultimi re di Giuda (cf. 2Re 21,1-18.19-26: Manasse, 687-642; Amon, 642-640). Allโ€™inizio del libro di Geremia, YHWH promette: ยซVi darรฒ pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con sapienza e intelligenzaยป (Ger 3,15).

In un futuro indeterminato (โ€œin quei giorniโ€, Ger 33,16) โ€“ ma certo โ€“ Giuda โ€œsarร  salvato/tiwwฤลกaโ€˜ (da YHWH) (< yฤลกaโ€˜)โ€ e la sua capitale, Gerusalemme, abiterร  in sicurezza, tranquilla. รˆ la capitale del popolo di Israele, che รจ la pupilla dellโ€™occhio di YHWH: ยซEgli lo trovรฒ in una terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo circondรฒ, lo allevรฒ, lo custodรฌ come la pupilla del suo occhioยป (Dt 32,10).

Gerusalemme, โ€œYHWH nostra-giustiziaโ€
Il popolo di Israele e di Giuda si concentra e si riassume nella sua capitale, Gerusalemme. Il Germoglio di giustizia suscitato da YHWH vi risiederร  come presenza โ€œsacramentaleโ€ dellโ€™attenzione del Signore ai poveri e alla sussistenza della sua alleanza. La sua azione contagerร  la cittร  e il paese. In tal modo Gerusalemme stessa assumerร  un altro dei suoi nomi gloriosi: โ€œYHWH (รจ) la nostra giustizia/YHWH แนฃidqฤ“nรปโ€.

Chi abita in Gerusalemme, chi vi guarda con amore e chi aspetta la sua redenzione (cf. lโ€™anziana vedova Anna in Lc 2,38) avrร  la grazia e il compito di impersonare la fedeltร  di YHWH alla sua alleanza, la sua attenzione alla giustizia umana e a quella salvifica.

Gerusalemme e i suoi abitanti dovranno essere un vessillo alzato sui popoli per mostrare a tutti un modello di convivenza sinfonica di lingue e di culture diverse, che lodano lโ€™unico Dio, seppur sotto nomi diversi e con tradizioni religiose differenti.

ยซRallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che lโ€™amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate in luttoยป (Is 66,10).

ยซChiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. Per i miei fratelli e i miei amici io dirรฒ: โ€œSu te sia pace!โ€. Per la casa del Signore nostro Dio, chiederรฒ per te il beneยป (Sal 121,6-9).

Israele attende la venuta del suo Messia. I discepoli di Gesรน attendono la venuta finale di Gesรน risorto, il Figlio di Dio, il messia di Israele, la gloria del suo popolo Israele (cf. Lc 2,32). Il suo avvento ultimo dovrร  pur trovare degli anticipi corposi e credibili tra coloro che aspettano e affrettano ยซla venuta del giorno di Dioยป (2Pt 3,12).

Pace e misericordia sullโ€™Israele di Dio! (cf. Gal 6,17).

ยซLo Spirito e la sposa dicono: โ€œVieni!โ€ฆ Vieni, Signore Gesรนโ€ยป (Ap 22,17-20).

La grande apocalisse
Lโ€™anno liturgico C proclamerร  il vangelo di Luca. Nel commentarlo sfrutteremo i suggerimenti specialistici di vari esegeti (Grasso, Fausti, Rossรฉ, Bovon, Ernst, Schรผrmann [fino a Lc 11,54], O. da Spinetoli; piรน sintetico Crimella).

Invece di raccogliere il materiale in un unico lungo discorso escatologico (cf. Mt 24โ€“25; Mc 13), lโ€™evangelista Luca suddivide le parole di Gesรน riguardanti le realtร  ultime in due sezioni distanti fra loro: Lc 17,20-37 e 21,5-36. Seguiamo la strutturazione del testo proposta da S. Grasso).

La prima sezione (Lc 17,20-37) รจ talvolta definita dagli studiosi come โ€œla piccola apocalisseโ€, e il suo tema riguarda la venuta del Figlio dellโ€™uomo.

Dopo aver risposto in forma negativa alla domanda dei farisei sul โ€œquandoโ€ del regno di Dio (17,20-21), nei vv. 22-37 Gesรน si rivolge ai discepoli (v. 22) e parla loro dei ยซgiorni del Figlio dellโ€™uomoยป. Dopo lโ€™annuncio iniziale (vv. 22-25), Gesรน propone due esempi illuminanti circa i giorni del Figlio dellโ€™uomo (vv. 26-30) e conclude le sue parole con degli insegnamenti circa il comportamento da tenere in occasione di ยซquel giornoยป servendosi di due immagini parallele (vv. 31-35). Allโ€™ulteriore domanda (dei discepoli, v. 36), non piรน di carattere temporale come quella dei farisei (โ€œquandoโ€?, v. 20), ma locale (โ€œdove?โ€), Gesรน risponde con una sentenza sapienziale.

La seconda sezione (Lc 21,5-36) delle parole โ€œescatologicheโ€ viene chiamata โ€œla grande apocalisseโ€ e costituisce un lungo discorso escatologico dal tenore apocalittico, rivolto non ai discepoli ma a un vasto uditorio, e in modo pubblico e non riservato.

ยซI destinatari della sua parola non sono precisati, ma si tratta sempre del laos, del popolo in ascolto, e non dei discepoli previlegiati come in Mc. La prospettiva si apre sulla storia della Chiesa, nella quale le profezie di Gesรน sul destino di Gerusalemme, sulle persecuzioni dei credenti, si stanno compiendo, garanzia che avverrร  anche la liberazione attesa al momento della gloriosa Parusia del Risortoยป (Rossรฉ). Sotto questo aspetto, e in altri particolari, Luca rielabora il racconto di Marco, che costituisce la fonte da cui peraltro dipende nella sostanza.

I discorsi apocalittici sono numerosi nel giudaismo e ยซintendono svelare come il mondo attuale verrร  meno per fare posto al mondo nuovo di Dio. Il presupposto รจ che il tempo passato, come il tempo futuro, appartengono a Dio: il termine ultimo รจ lโ€™annientamento del male e della sofferenza nel mondo futuro. A differenza delle apocalissi giudaiche, Gesรน si rifiuta di predire il calendario di questa dolorosa mutazione; insiste piuttosto sulla vigilanza e sulla perseveranza dei credentiยป (Crimella).

Storia ed escatologia
A differenza degli altri due sinottici, il Vangelo di Luca presenta Gesรน mentre si trova allโ€™interno della zona templare (lo hieron, non il naos) e non sul monte degli Ulivi. Gesรน porta a compimento il suo insegnamento allโ€™interno del centro religioso dโ€™Israele. A coloro che gli fanno osservare la splendida bellezza del tempio (21,5), Gesรน ribatte preannunciando la sua distruzione (21,6). Gli interlocutori lo incalzano chiedendo lumi su due aspetti del suo preannuncio profetico: โ€œquando/poteโ€ avverranno โ€œqueste cose/tautaโ€ e quale (sarร ) โ€œil segno/sฤ“meionโ€ che indurrร  il compiersi di โ€œqueste cose/tautaโ€ (21,7).

La risposta di Gesรน abbraccia tutto il discorso (vv. 8-36).

Allโ€™inizio esso ha un carattere generale (vv. 8-9): sono elencati dei segni che costituiscono un falso allarme e vengono presentati coloro che li annunciano. Segue un dittico, incentrato, nella prima parte, sul tema delle persecuzioni nei confronti della comunitร  (21,10-19) e, nella seconda, sulla distruzione di Gerusalemme (21,20-24). Si arriva quindi allโ€™apice del discorso con lโ€™annuncio della venuta del Figlio dellโ€™uomo (21,25-28), per avviarsi alla sua conclusione costituita da unโ€™esortazione finale (21,29-36) e da un sommario che conclude lโ€™attivitร  di Gesรน a Gerusalemme (21,37-38).

Caratteristica di Luca รจ la volontร  di distinguere gli eventi storici dai segni della fine del mondo. Gli eventi storici non costituiscono ancora la fine (cf. Lc 21,9). Secondo Matteo essi sono ยซlโ€™inizio dei doloriยป (Mt 24,7). Dagli eventi storici che hanno giร  visto la realizzazione delle profezie di Gesรน (le persecuzioni e la distruzione di Gerusalemme con le calamitร  a essa legate, vv. 6.12-13.16-17.20-24) ยซLuca elimina il tono e la comprensione apocalittica; dโ€™altra parte, richiama lโ€™attenzione sulle profezie che devono ancora compiersi al momento della Parusia (vv. 10-11.25-28). Ciรฒ non toglie che lโ€™autore insista sulla vigilanza permanente, perchรฉ la fine puรฒ avvenire in qualsiasi momentoยป (Rossรฉ).

La venuta del Figlio dellโ€™uomo
Sulla figura del Figlio dellโ€™uomo ci siamo soffermati a lungo commentando le letture della XXXIV Domenica per annum B. Luca accompagna la descrizione della venuta gloriosa del Figlio dellโ€™uomo con la menzione degli sconvolgimenti cosmici che preludono alla fine. Luca sottolinea che essi sono ben distinti dagli eventi storici, omettendo le parole di Marco che invece li collegano strettamente (cf. Mc 13,34) ยซin quei giorni, dopo quella tribolazioneยป).

Gesรน va ben oltre la richiesta iniziale degli astanti circa il โ€œquandoโ€ e โ€œil segnoโ€ (v. 7). ยซAnzitutto i โ€œsegniโ€ riguardano i corpi celesti (sole, luna e stelle), evocando la letteratura apocalittica (cf. Is 13,10; 34,4; Ez 32,7-8; Gl 2,10.30-31; Ag 2,6.21), che interpreta simili fenomeni come un ritorno al caos precedente la creazione. Il risvolto terrestre รจ lo sconvolgimento della terra e del mare, mentre la conseguenza antropologica รจ la paura mortale. Sorprendentemente, perรฒ, Gesรน invita a leggere questi eventi non come una cattiva, ma bensรฌ come una buona notizia: su tutto domina il piano salvifico di Dio che si realizza con la venuta del Figlio dellโ€™uomo: questo รจ lโ€™evento chiave che realizza la pienezza del regno. Quanto era stato preannunciato dalla profetessa Anna nel tempio (cf. 2,38) sembra trovare in questo annuncio la sua definitiva realizzazioneยป (Crimella).

Ansia e angoscia
Lโ€™evangelista Luca รจ attento a sottolineare lโ€™aspetto psicologico di ciรฒ che gli uomini avvertiranno di fronte agli eventi escatologici. Essi sono impressionanti, perchรฉ la descrizione visiva e uditiva esterna degli sconvolgimenti cosmici intende esprimere quello che noi oggi intendiamo come la trasformazione totale che lโ€™universo, la storia e la vicenda umana incontreranno al momento della venuta gloriosa del Figlio dellโ€™uomo.

La tarda Seconda lettera di Pietro si esprime cosรฌ: ยซIl giorno del Signore verrร  come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarร  distruttaโ€ฆ quale deve essere la vostra vita nella santitร  della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustiziaยป (2Pt 3,10-13).

Passerร  โ€œlo schemaโ€ di questo mondo (1Cor 7,31 schฤ“ma), ricorda Paolo. ยซLa nostra cittadinanza infatti โ€“ scrive ai filippesi โ€“ รจ nei cieli e di lร  aspettiamo come salvatore il Signore Gesรน Cristo, il quale trasfigurerร  (metaschฤ“matisei) il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtรน del potere che egli ha di sottomettere a sรฉ tutte le coseยป.

Le nazioni, anche le piรน lontane, sperimenteranno โ€œangustia/stretta/sgomento/synochฤ“โ€ accompagnata da โ€œangoscia/incertezza/aporiaโ€ dovuta al fragore del mare e dei flutti. Le scene dello tsunami che travolge persone e cose, in un terrore collettivo che sconvolge tutti, anche se messi in preallarme dai sistemi di sicurezza, fanno ben comprendere questa frase.

Le persone, singole, poi, โ€œsverranno/spireranno/apopsychลโ€, morendo dal freddo causato dal โ€œterrore/phobosโ€ e dallโ€™โ€œattesa timorosa/prosdokiaโ€ delle cose che โ€œ(dovranno) venire sopra la terra abitata/eperchomenลn tฤ“i oikoumenฤ“iโ€ in conseguenza dello โ€œsballottamento/sconvolgimento/scuotimento/saleuลโ€ delle potenze dei cieli (cf. Gl 2,10; 3,3-4; Ag 2,6.21; Is 34,4; Sal 65,8; 46,4).

Sรน la testa, liberi!
In quel momento di angoscia generale per lo sconvolgimento di tutte le forze โ€“ marine, terrestri e celesti โ€“, che si rivoltano contro gli uomini che abitano la faccia della terra, gli uomini vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire โ€œaccompagnato/insieme a/enโ€ da una nube. Viene dal mondo di Dio (โ€œnubeโ€, cf. la nube provvidenziale dellโ€™esodo; cf. At 1,9 la nuvola che ยซprende in caricoยป [Marguerat] Gesรน (via) dagli uomini, portandolo verso โ€œil cieloโ€).

Il v. 28, โ€œbene proprio/Sondergutโ€ di Luca, รจ un vero e proprio โ€œinno alla gioiaโ€.

Quando inizieranno ad accadere gli avvenimenti preannunciati โ€“ intima Gesรน (risorto/Figlio dellโ€™uomo) โ€“, โ€œraddrizzatevi/anakypseteโ€ come โ€œfu raddrizzata/anลrthลthฤ“โ€ (da Dio) la donna che soffriva da diciotto anni di una gravissima scoliosi che le impediva del tutto di โ€œstare diritta/anakypsaiโ€ e che fu guarita da Gesรน (cf. Lc 13,11-13, miracolo riportato solo da Lc e unica altra ricorrenza di anakyptล).

Raddrizzata la postura โ€œraggrumata e rattrappita/ฤ“n sygkyptousaโ€ (Lc 13,11) verso il basso, con un angolo visuale minimo, ristretto dallโ€™angoscia alle bassezze della terra, โ€œalzate le vostre teste/eparate tas kephalas hymลnโ€. Alzatele da persone libere, non piรน schiave delle proprie paure, ma chiamate a godere delle cose โ€œcelestiโ€, a essere โ€œimmagine e somiglianza di Dioโ€ (Gen 1,26), coltivatori e custodi di tutti i suoi beni (cf. Gen 2,15).

รˆ quello il momento in cui โ€œsi avvicina e vi tocca/eggizeiโ€ la vostra โ€œliberazione/apolytrลsisโ€ (unica ricorrenza nei Vangeli). Giungerร  a pienezza il piano salvifico di Dio, la liberazione dalla schiavitรน dโ€™Egitto e da quella di Babilonia, il riscatto dallโ€™oppressione asfissiante del male compiuto contro lโ€™amore (Dn 4,32; cf. apolyomai: At 22,16; 1Cor 6,11; apolytrลsis: Rm 3,24; 8,23; 1Cor 1,30; Ef 1,7.14; 4,30; Col 1,14; Eb 9,15; 11,35).

Svegli e in preghiera
Il giorno del Figlio dellโ€™uomo e la sua liberazione vanno attesi e affrettati (cf. 2Pt 3,12) con โ€œcuore/kardiaโ€ leggero e non appesantito da vizi che rendono incerto il passo e obnubilano la mente, impedendogli di saper discernere i tempi e i momenti, a valutare con sapienza il pensiero e le azioni degli uomini e delle potenze organizzate contro il Cristo e il suo vangelo di libertร .

Rimanere svegli nel cuore e nella mente richiede lโ€™unione intima con il cuore e la volontร  del Padre, rivelata in Gesรน e infusa nel cuore dallo Spirito Santo. Essa va accolta e coltivata nella preghiera, nutrita della parola di Dio. Essa smaschera i falsi profeti di libertร , i mercanti di morte travestiti da propinatori di paradisi artificiali.

La preghiera rende resistenti alle prove quotidiane che la vita secondo il vangelo suscita per ripicca negli oppositori e mette in grado di superare la prova finale della perseveranza.

La preghiera รจ la vita del Padre accolta nel cuore con amore.

Sarร  essa a โ€œfar sfuggire/ekphygeinโ€ dalla prova decisiva (cf. Lc 11,4), facendo trovare lโ€™uscita di sicurezza, la โ€œvia di uscita/ekbasisโ€ (1Cor 10,13).

La preghiera farร  โ€œstare in piedi/stathฤ“naiโ€ i discepoli del Signore risorto.

Vittoriosi, pasquali, redenti, gioiosi.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

I DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO C

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
ย 
ยซVi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciรฒ che dovrร  accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterร  sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 02 – 08 Dicembre 2018
  • Tempo di Avventoย I,
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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