Commento al Vangelo del 18 febbraio 2018 – p. Roberto Mela scj

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I Quaresima: Tentato

ยซOgni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perchรฉ, assidui nella preghiera e nella caritร  operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio nostro Signoreยป. La parte centrale del Prefazio di Quaresima I esprime bene lโ€™atteggiamento e lo spirito con cui il popolo di Dio riceve dal suo Signore il dono di grazia del tempo quaresimale. Tempo privilegiato, fra lโ€™altro, per lโ€™ascolto piรน prolungato e intenso della parola di Dio, da gustare e da vivere con la rinnovata gioia del vangelo.

Lโ€™intento malvagio

ยซIl Signore vide che la malvagitร  degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore (kol-yฤ“แนฃer maแธฅลกebลt libbรด) non era altro che male (raq raโ€™), sempreยป (Gen 6,5). Per questo YHWH giunge alla decisione โ€“ nel racconto sapienziale e non โ€œstoricoโ€ di Gen 1โ€“11 โ€“ di inviare il diluvio che ripulisse la terra dalla malvagitร  del cuore degli uomini. Ma, alla sua conclusione, deve riconoscere amaramente il fallimento degli esiti della sua decisione, a causa della stessa ragione: ยซNon maledirรฒ piรน il suolo a causa dellโ€™uomo, perchรฉ ogni intento del cuore umano รจ incline al male fin dallโ€™adolescenza (kรฎ yฤ“แนฃer lฤ“b hฤโ€™ฤdฤm raโ€™ minneโ€™urฤyw); nรฉ colpirรฒ piรน ogni essere vivente come ho fatto. Finchรฉ durerร  la terra, seme e mรจsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesserannoยป (Gen 8,21). Il susseguirsi regolare delle stagioni, sconvolto dal diluvio, รจ di nuovo assicurato.

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Dio/โ€™ฤ”lลhรฎm decide di benedire (wayebฤrek) la โ€œnuova creazioneโ€ e di accettare il dilagare di una violenza controllata, vista come inevitabile nel disegno originario gravemente incrinato dalla superbia disobbediente dellโ€™uomo ingannato dal malvagio avversario con una catechesi negativa sugli intenti e sui comandi di Dio. Dio chiederร  conto perรฒ di ogni sangue versato.

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Lโ€™uomo, inoltre, potrร  mangiare anche carne, modificando la dieta puramente vegetariana pensata allโ€™inizio come ideale. La carne perรฒ non potrร  essere consumata unitamente al sangue, sede della vita. Dovrร  essere dissanguata ritualmente da colui che uccide lโ€™animale (cf. Gen 9,1-6).

La compresenza di un โ€œintentoโ€ malvagio e di uno buono nel cuore dellโ€™uomo occuperร  a fondo la meditazione dei rabbini ebrei, portando a esiti diversi nellโ€™equilibrio fra di loro, fino ad arrivare a un dualismo radicale e a pensare ad una prevalenza del male sul bene, con una ferita grave per la libertร  dellโ€™uomo.

Lโ€™alleanza colorata

Dopo il diluvio, Dio riprende il cammino con lโ€™umanitร  intera. Non si arrende alla sua libertร  usata male. Pensa in grande, coltiva la speranza ed รจ sicuro che il male non avrร  lโ€™ultima parola. Da parte sua โ€œfa sporgere/stare in piedi/stabilisce la sua alleanza (waฤƒnรฎโ€ฆ mฤ“qรฎm โ€˜et-berรฎtรฎโ€). รˆ una realtร  tutta sua, gratuita, unilaterale. Un patto che abbraccia, oltre a Noรจ (โ€œriposo?, cf. Gen 8,4; โ€œconsolazioneโ€?, cf. Gen 5,29) โ€“ a cui lโ€™aveva promessa in Gen 6,18 โ€“ tutti i ยซsuoi figli e tutti gli esseri viventi sopravvissuti al Diluvio, valevole per tutte le generazioni a venire (cf. v. 12)ยป (F. Giuntoli).

La vita e il bene, compresi nella benedizione, saranno il contenuto dellโ€™alleanza di YHWH/โ€™ฤ”lลhรฎm con gli uomini, gli animali e ogni realtร  del creato. Dio esiste per essere alleato dellโ€™uomo e di ogni realtร  creata. Alleanza di Dio col creato dimenticata per secoli dalla maggioranza della comunitร  cristiana (non per san Francescoโ€ฆ), divenendo motivo di bandiera e appannaggio di movimenti civili che lโ€™hanno โ€œsottrattoโ€ al tesoro originario della sacre Scritture cristiane. Papa Francesco lโ€™ha rimesso al centro del pensiero cristiano con la sua intensa Laudato siโ€™. Lettera enciclica sulla cura della casa comune (24/5/2015).

Lโ€™arco sulle nubi

Dio stabilisce unโ€™alleanza gratuita che combacia di fatto con una promessa. Nessuna creatura sarร  ormai piรน eliminata dalla terra โ€“ per quanto riguarda la sua responsabilitร โ€ฆ โ€“ nรฉ ci sarร  piรน da parte sua alcun altro diluvio devastatore.

Il segno della sua alleanza perenne con tutti gli uomini, gli esseri viventi e il creato nel suo insieme sarร  โ€œlโ€™arco nelle nubi/haqqeลกet beโ€™ฤnฤnโ€, โ€œil mio arcoโ€ฆ nelle nubi/qaลกtรฎ beโ€™ฤnฤnโ€, cioรจ lโ€™arcobaleno. Quando Dio accumulerร  le nubi sopra la terra e comparirร  lโ€™arco nelle nubi, ยซio ricorderรฒ la mia alleanza che รจ tra me e voi e tra ogni anima vivente /che abita) in ogni creaturaยป (F. Giuntoli).

Lโ€™arco da guerra (qeลกet) รจ messo riposo e ormai ciรฒ che lega il cielo e la terra, Dio e gli uomini e il creato, รจ la pace e la giustizia: ยซAmore e veritร  sโ€™incontreranno, giustizia e pace si bacerannoยป (Sal 85,11).

Mi ricorderรฒ

Lโ€™arco colorato nel cielo sveglierร  in Dio il ricordo dolce delle sue creature. Dio non si stanca degli uomini e la sua speranza in essi non ha mai fine. Lโ€™alleanza รจ frutto della sua grazia originale, anteriore e piรน grande del โ€œpeccato originaleโ€. Egli รจ il Dio della memoria viva ed efficace, che rende presente al cuore dei contraenti il patto, coloro che di fatto sono semplici destinatari della sua alleanza-promessa.

Il primo atto dellโ€™osservanza dellโ€™alleanza รจ far salire al cuore il ricordo vivo dei propri impegni. La memoria del cuore suscita la volontร  di essere fedeli al patto, perchรฉ dietro โ€œle clausoleโ€ si intravedono le persone (in questo caso anche tutti โ€œgli esseri viventi/kol-nepeลก แธฅayyฤhโ€ e il creato).

Se il peccato originale per Israele รจ โ€œdimenticare/ลกฤkaแธฅโ€, il comando principale che Dio impone a se stesso รจ quello di โ€œricordare/zฤkarโ€. La gioia che procura la bellezza di un arcobaleno che si disegna in cielo mentre la pioggia evapora e la vita del sole ritorna in pienezza spazzerร  via ogni tristezza dal cuore di Dio. Egli avrร  solo pensieri di pace per le sue creature. Sono incrinate nel cuore, ma possono ancora amare e vivere positivamente la loro libertร  in modo costruttivo.

Lโ€™alleanza, che รจ il fondamento, e la memoria, che รจ la miccia dโ€™innesco, renderanno stabile per sempre lโ€™unione tra la terra e il cielo. Unโ€™alleanza che fa riposare il cuore non facendo mai dubitare di Dio, facendo vacillare la fiducia in lui col pensiero che egli sia arrabbiato o arcigno giudice delle sue creature. Anche il creato e gli animali concorreranno a rendere bello lโ€™habitat dellโ€™uomo e lo aiuteranno a rispondere positivamente alle sollecitazioni dโ€™amore dellโ€™alleato divino.

Il deserto

Salito dal Giordano, acqua liminare della libertร  per il popolo che fugge dalla schiavitรน dellโ€™Egitto, lo Spirito scende dal cielo come la mite colomba che vola in picchiata sul nido dei suoi piccoli. Lo Spirito riempie Gesรน della sua potenza perchรฉ, nella sua umanitร , possa compiere la sua missione di Messia, consacrato dal Padre per la salvezza del suo popolo e di tutte le genti, in preda allโ€™istinto malvagio/yฤ“แนฃer raโ€™ che li schiavizza.

Lo Spirito lo โ€œgetta fuori da/ekballeiโ€ dallโ€™ambiente abituale della vita dellโ€™uomo, verso il deserto, la solitudine, il silenzio, la vita minimale. Lรฌ Gesรน avrร  modo di ascoltare la ยซvoce di sottile silenzioยป che giร  era stata sussurrata a Elia sul monte Horeb (cf. 1Re 19,12). Nella solitudine, Gesรน sarร  solo con Dio, con se stesso e con le voci che gli rimbalzano nella coscienza, in una lotta allโ€™ultimo sangue.

Nel deserto si incontra il Dio dellโ€™amore giovane (cf. Ger 2,2), ci si imbatte nel luogo degli scorpioni e dei serpenti velenosi che avvelenano la convivenza umana e il rapporto con Dio (cf. Nm 21,4-9; Dt 8,14-16). Nel deserto, perรฒ, ci si incontra anche provvidenzialmente con la verifica della propria vita personale, della saldezza e della qualitร  del proprio rapporto con Dio. Un esame cardiologico accurato farร  venire alla luce la fedeltร  o la superbia nelle proprie scelte (cf. Dt 8,1-5). Affiorerร  la dimenticanza di Dio, nemico mortale dellโ€™alleanza con lui. Sarร  allora il tempo della โ€œcorrezione filialeโ€, per tornare a camminare nella veritร  e nella vita buona.

Satana e le bestie

Il Signore non tenta nessuno al male (cf. Gc 1,13); la spinta diretta al male (ancorchรฉ travestita fraudolentemente dallโ€™apparenza dolce del bene, mascherato da angelo di luce, cf. 2Cor 11,14) viene dallโ€™Avversario/ล›ฤแนญฤn (ebr.)/satanas (gr.). Ma il terreno grigio della tentazione puรฒ essere anche quello della โ€œprovaโ€ verificatrice della saldezza delle proprie idee e convinzioni di fede, una cartina tornasole della propria unione con Dio.

Lโ€™Avversario tenta Gesรน al male per un periodo simbolico di pienezza, quaranta giorni, un tempo sufficiente per fare un discepolo, secondo i saggi del tempo di Gesรน.

Marco non dice nulla del contenuto delle tentazioni, ma aggiunge solo che Gesรน ยซstava con le bestie selvatiche e che gli angeli lo servivanoยป (1,13). Unโ€™impostazione scenografica giร  intravista in vari oracoli dellโ€™Antico Testamento: Is 11,1-9; Ez 34,23-31; Os 2,16-25; Sal 91. Ma chi รจ in comunione con Dio non teme le bestie selvatiche, ricorda Elifaz a Giobbe: ยซDella rovina e della fame riderai nรฉ temerai le bestie selvatiche; con le pietre del campo avrai un patto e le bestie selvatiche saranno in pace con teยป (Gb 5,22-23).

Anche i libri apocrifi attestano il tema: cf. versione greca della Vita di Adamo ed Eva, fine I sec. d.C. In questโ€™opera ยซsi riferisce che i progenitori erano nutriti dalle mani degli angeli. Quando ne furono cacciati โ€œessi si misero alla ricerca del cibo ma non trovarono nulla di simile a quello di cui erano nutriti in paradiso. Vi era solo il cibo degli animali e delle bestieโ€ (1,4) Nel Testamento di Neftali (I secolo a.C., rimaneggiato fino al II secolo d.C.) il parallelismo con il brano marciano รจ ancora piรน evidente: โ€œSe farete il bene, vi benediranno gli uomini e gli angeli, Dio sarร  glorificato tra le genti per mezzo vostro, il diavolo fuggirร  da voi, e le bestie selvagge vi temeranno, il Signore vi amerร  e gli angeli vi staranno viciniโ€ (4). La letteratura rabbinica legherร  strettamente il peccato di Adamo alla perdita della piena comunione con gli angeli e della convivenza pacifica con le bestie selvaticheยป (G. Perego).

In piena comunione col Padre, Gesรน convive paradisiacamente in comunione con il creato e con le bestie selvatiche, che non gli procurano alcun danno. Implicitamente Marco dice che Gesรน vinse la catechesi negativa e ingannatrice del serpente circa la volontร  buona di Dio nei confronti dellโ€™umanitร  creata. Catechesi alla quale cedette invece miseramente lโ€™umanitร  primigenia.

Convertitevi

Vinto lโ€™Avversario, Gesรน ritorna in Galilea. Come Giovanni Battista era stato โ€œconsegnato/arrestato/paradothฤ“naiโ€, cosรฌ lo sarร  Gesรน (Mc 14,41-42.44; 15,1.10.15). La Galilea, scenario della sua prima attivitร  pubblica, sarร  pure il luogo evocato nel racconto del mistero pasquale (14,28; 15,41; 16,7), dove il Risorto darร  lโ€™appuntamento decisivo ai suoi (16,7).

Gesรน annuncia la buona notizia (euaggelion) di Dio e lโ€™avvento della congiuntura decisiva in cui il tempo รจ pregno fino a scoppiare delle decisioni importanti da prendere (kairos) per accogliere la regalitร  servizievole di Dio. La sovranitร  di Dio suo Padre si sta imponendo nella storia degli uomini, per portare liberazione e salvezza. Si รจ avvicinata alla storia degli uomini fino a toccarne i lembi malati e corrosi dalla morte.

Come risposta conveniente alla provenienza della grazia di Dio, Gesรน invita con forza le persone a โ€œcambiare idee/modificare la mentalitร /metanoeiteโ€, cioรจ a โ€œcredere al vangelo/pisteuete en tลi euaggeliลiโ€, che si incarna me!

Qui sta tutta la sfida che sta davanti alla Chiesa e agli uomini nel tempo favorevole della Quaresima. Quaranta giorni da trascorrere come Gesรน, cercando la comunione con Dio, riorientando la propria mentalitร  del buon senso e delle logiche mondane a quelle sovversive del vangelo.

Sembra che anche oggi Dio sappia difendersi da solo, come sempre dโ€™altronde. Quello di cui cโ€™รจ sempre piรน bisogno oggi รจ la difesa dellโ€™uomo da se stesso. La devastazione portata dal narcisismo, dal rancore sociale, dallโ€™individualismo e dallโ€™indifferenza desertificano il cuore delle persone, impegnate strenuamente a difendere se stesse dallโ€™universo umano e fisico avvertito come un infido nemico globale.

La Quaresima giunge provvidenziale per respirare un attimo, fermarsi piรน di un secondo e ricalibrare i propri criteri di vita, le prioritร  seguite di fatto nella quotidianitร , le scelte e i comportamenti civici che traducono e sminuzzano in modo โ€œlaicoโ€ i valori proposti dalla persona di Gesรน, Figlio di Dio e uomo realizzato nel dono generoso di sรฉ.

Un tempo per addomesticare le bestie selvatiche che scorazzano per i cuori e le coscienze, devastando con le loro zampe il campo dei rapporti umani educati, caldi e accoglienti. I gas di scarico incombono anche dal nostro intimo, alimentati dagli abbaiamenti canini dei venditori di fumo e di false promesse.

Un tempo per allargare gli orizzonti, guardare oltre, respirare a pieni polmoni.

Keep human, rimani umano, resta uomo!

Prima/First lโ€™uomo, aperto a Dio, Padre di tutti i suoi figli.

Prima lโ€™Uomo.

Jesus First.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Prima Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2018 anche qui.

Mc 1, 12-15
Dal Vangelo secondo Marco
12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Febbraio 2018
  • Tempo di Quaresimaย I
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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