Commento al Vangelo del 18 Agosto 2019 – don Claudio Doglio

Il commento alle Letture di domenica 18 agosto 2019, a cura di don Claudio Doglio.

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Gesù è venuto a portare il fuoco sulla terra, la sua parola è come fuoco che illumina, riscalda, ma brucia anche. La sua parola può creare divisione, all’interno di una famiglia qualcuno può accogliere la parola di Gesù e qualcuno può respingerla, finendo così in contrasto.

Non c’è bisogno dell’intervento di Gesù per mettere suocera contro nuora, ci pensa già la natura. Il detto intende annunciare che all’interno delle famiglie si possono creare delle divisioni proprio perché qualcuno accoglie Gesù e qualcun altro non lo accoglie. Gesù quindi è consapevole di avere portato un elemento di disturbo che può creare disagi.

Gesù dà fastidio e la sua parola, così bella e preziosa per noi, ha dato fastidio a molti suoi contemporanei, soprattutto ai responsabili della religione. Forse noi talvolta non lo prendiamo sul serio, perché altrimenti darebbe fastidio anche a noi. La sua parola, proprio perché profetica, è segno di contraddizione; Gesù è un provocatore che chiede una adesione fiduciosa e rompe gli schemi.

Noi siamo capaci ad ascoltare quelle parole che ci disturbano? Se qualcuno critica e contesta le nostre abitudini, ci dà fastidio e rischiamo di considerarlo un nemico della fede. Lasciamoci invece scuotere da questo fuoco, cerchiamo di accogliere la parola di Dio che ci mette in crisi.

Siamo saggi: impariamo ad ascoltare i rimproveri e le critiche che il Signore attraverso i suoi profeti ci muove. È un fuoco che brucia, ma purifica e salva.

Letture della
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Mi hai partorito uomo di contesa per tutto il paese.

Dal libro del profeta Geremìa
Ger 38,4-6.8-10

In quei giorni, i capi dissero al re: «Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male». Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi».
 
Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango.
 
Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 39 (40)

R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido. R.
 
Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi. R.
 
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore. R.
 
Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare. R.

Seconda Lettura

Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,1-4


Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
 
Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
 
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.

Parola di Dio

Vangelo

Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 49-53

 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
 
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Parola del Signore

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