III Avvento: Giovanni, il Testimone
LโAvvento รจ il cammino del Veniente e, allo stesso tempo, il cammino del viandante. Camminiamo non da profughi e da sbandati, ma da pellegrini veloci nel passo, avvertiti del traguardo, ben forniti nellโattrezzatura. Non siamo soli nel cammino, ed รจ bello trovare amici, rifugi, compagni di viaggio. Si condividono attese e speranze, delusioni e gioie intime. A volte sul cammino si confidano cose che, altrimenti, non si direbbero a nessuno. Il cammino rende essenziali, leggeri, aperti e accoglienti.
Abbiamo bisogno di amici, e anche di testimoni di Colui che ci viene incontro. Testimoni che hanno fatto esperienza personale del Veniente, della Luce che spunta da Oriente. Ex oriente Lux. Profeti che ci parlano giร in anticipo del calore che viene dalla Luce. Testimoni che brillano come lampade, accese in anticipo alla Luce che viene nel mondo, la ยซluce vera, quella che illumina ogni uomoยป (Gv 1,9). Luce che illumina, riscalda, fiamma ossidrica che taglia le catene, pomata balsamica che intride le โfasceโ (bypass coronarici?) per i cuori spezzati.
Un evangelista โuntoโ
Spunta incoraggiante dalle ultime pagine del libro del profeta Isaia (Il Terzo Isaia, cc. 56โ66) la voce di un anonimo che si autopresenta. Il suo curriculum รจ molto interessante per i โcacciatori di testeโ, i talent scout che tanto si affannano a trovare sempre gente nuova, telegenica, ben โdotataโ e che sa bene quello che vuole nella vita.
Sul popolo di Israele, felice di essere tornato dallโesilio babilonese (538 a.C.) ma frastornato e deluso per la macerie trovate e i dissidi profondi fra i โrimastiโ e i โritornatiโ, si alza consolante la voce di un anonimo dalle idee chiare, molto interessanti, e da progetti veramente a favore del bene comune e della povera gente. ร un โuntoโ dal Signore YHWH. Un consacrato, un โmessiaโ/<vb mฤลกaแธฅ. Non un โmessiaโ guerriero, liberatore e giudice implacabile, annientatore dei nemici.
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ร un messia strano, un messia โevangelistaโ, uno che viene per โannunciare buone notizie/lebaลลฤrโ.
Le buone notizie non sono riservate ai ricchi โ che se le fabbricano da soli, senza aspettare niente da nessuno, self made men โ.
Le buone notizie sono per i poveri, gli โspezzati di cuoreโ con emorragie devastanti, gli schiavi del mercato globale, dei mercanti di esseri umani, della loro stessa miseria morale di cui avvertono la tristezza e il peso schiavizzante.
Le buone notizie sono per i prigionieri, i sequestrati, i carcerati con una pena โsenza fineโ.
Lโevangelista โuntoโ dal Signore YHWH con uno spirito/rรปaแธฅ potente di liberazione viene ad annunciare lโanno giubilare, lโanno di grazia/ลกenat rฤแนฃรดn del Signore. La liberazione รจ il suo modo di โfare vendettaโ (cf. 61,2b, non letto nella liturgia); non cโรจ da aver paura di faide e di tremende vendette piรน o meno trasversali. La sua โvendettaโ consiste nel โconsolare gli afflittiโ (61,2c).
Il curriculum del candidato รจ ben fatto e molto interessante. Ma al colloquio di lavoro ci si deve presentare bene, senza trasandatezza ma anche senza eccessiva presunzione.
Lโevangelista โuntoโ descrive lโabito che ha ricevuto in dotazione dal Signore YHWH. Nel cuore cโรจ una gioia divina, unโesultanza sovrumana che non si potrร nascondere a lungo. Le sue caratteristiche caratteriali e culturali fanno corpo unico con la sua persona.
Le qualitร intime dellโevangelista sono rappresentate simbolicamente, a livello antropologico, da un elegantissimo mantello di โsalvezza/yeลกaโโ, che nessun altro candidato puรฒ offrire, perchรฉ viene da Dio. ร la pienezza di vita, la salvezza dal non senso, lโintegratore introvabile che fa ricuperare tutte le forze perdute, trasformandole in energia pura.
Il vestito รจ quello perfetto usato per il matrimonio appena celebrato; i capelli sono tagliati in modo splendido, โdivinoโ. Piace tanto alla sua sposaโฆ
Lโevangelista โuntoโ espone con chiarezza e sinteticitร i propri progetti, le linee lavorative che gli piacerebbe elaborare qualora fosse assunto. Il suo intento operativo nel campo giuridico puรฒ essere paragonato ad un impegno ecologico.
Gli piace molto lโโecologia umanaโ, lโโecologia integraleโ, lโโecologia culturaleโ (Laudato siโ 137-162). ร stata lโargomento della sua tesi di dottorato e di due master fatti in una ditta leader a livello mondiale. Le idee elaborate in quel pensatoio di cervelli โ un ristrettissimo think thank, una Trilaterale ben nascosta alla โconcorrenzaโ umana โ, non sono ancora conosciute. Sono nuovissime.
Si tratta di far fiorire lโumanitร come un โgiardino/ganโ, facendo crescere ben robuste le piante della โgiustizia/แนฃedฤqฤhโ interumana e intergenerazionale. Una giustizia che parte da quella umana, ma che la supera in maniera strabordante perchรฉ ricupera con il perdono, include in un patto interpersonale, fonda le uniche basi sicure per la pace. Il progetto potrebbe non piacere alle ditte fabbricanti di armi; tanto peggio per loro. Che convertano la loro produzione, se vogliono, perchรฉ hanno ormai nauseato i clienti con le loro prodotti.
Certo le idee che il candidato propone costituiscono un progetto di largo respiro, di medio e lungo termine. Se ben finanziato e rifinanziato, rivoluzionerร il modo di vivere della gente. Scopriranno di essere fatti per cose piรน grandi di quelle che pensano di elaborare a livello tecnologico. Anzi, forse capiranno che non tutto quello che รจ possibile fare tecnicamente รจ anche eticamente sostenibile, perchรฉ ritorna a vantaggio dellโuomo nella sua integralitร .
Cโรจ un cielo alto sopra le teste e i cuori degli uomini. Un cielo amico dellโuomo e del creato. Il candidato si propone unโecologia umana integrale che renderร felici tutti i clienti che acquisteranno i nuovi prodotti. Li si produrrร in quantitร enormi, industriali. Verranno a costare pochissimo, praticamente niente. Come prospettiva di fondo il candidato si propone di convertire il rancore della gente (cf. Rapporto CENSIS 2017) in amicizia, serenitร , โlodeโ, ovverossia la capacitร di ritornare a essere empatici, solidali, sorridenti.
La gente รจ in pace, si aiuta, il mondo รจ un giardino. Cโรจ un cielo che ci vuole bene, lassรน.
Giovanni, il testimone della luce
Sul cammino dellโAvvento del Veniente troviamo un altro caro compagno di viaggio, Giovanni Battista. Piรน che โil Battezzatoreโ, nel Vangelo secondo Giovanni egli รจ visto piรน in profonditร come Giovanni il testimone. Nel flusso della storia, ma sul piano dellโessere, il Verbo era presente da sempre, anche prima dellโincarnazione.
A differenza della sua presenza continua, lโirruzione di Giovanni avviene in un punto preciso della storia, presentandosi come inviato da parte di Dio, con una missione che parte dallโalto per scendere sulla terra. La โgraziaโ espressa nel suo nome (โYHWH รจ/fa graziaโ) si inserisce nel Prologo di Giovanni al suo Vangelo, tutto dedicato alla parabola del Verbo che, da Dio, si รจ incarnato per spiegare il Padre e per tornare a lui (insieme ai suoi fratelli).
La sua grazia รจ quello di essere testimone. Fiaccola che arse per un momento, della cui luce il popolo ebraico volle rallegrarsi solo per poco tempo (cf. 5,35), Giovanni trae in anticipo la sua stessa luminositร dalla Luce alla quale rende testimonianza perchรฉ tutti, attraverso di lui โ il Verbo, con tutta probabilitร โ giungano alla fede (1,7).
Testimone รจ colui che vede i fatti, ne esperimenta gli effetti, รจ presente alla scena di cui si parla, espone la sua versione dei fatti nel tribunale che deve accertare la veritร . Tutto il Vangelo di Giovanni รจ un processo a Gesรน, il Verbo incarnato. Ma il Processato, lโImputato mostrato per burla alla folla denigrante (cf. Gv 19,14), in realtร รจ โ per lโironia drammatica dellโevangelista โ la Veritร in persona, colui davanti al quale bisogna decidersi come una discriminante decisiva.
La testimonianza del primo giorno
Nel primo giorno (Gv 1,19-28) della settimana inaugurale (1,19โ2,12) dellโattivitร del Messia, inizio di un mondo nuovo, una delegazione ufficiale scende da Gerusalemme a Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Le autoritร religiose di Israele (sommi sacerdoti, farisei e sadducei), spesso indicate dallโevangelista con la sigla simbolica de โi giudeiโ, compiono unโinchiesta ufficiale ispettiva circa i riti di purificazione attuati dal Battista.
Nellโidentificarsi, egli nega decisamente di essere il messia/Cristo, o uno dei grandi profeti (Eliaโฆ). Il Battista ama presentarsi piรน come una pura voce che nel deserto grida a tutti di raddrizzare la via del Signore; la voce misteriosa che apre il Secondo Isaia (Is 40,3) annuncia la Parola. Quando la Parola, il Verbo, รจ pronunciato, la voce avrร terminato il suo compito e diminuirร fino a sparire.
Il Testimone dello Sconosciuto
Il testimone resta umilmente dentro i suoi limiti. Egli aiuta a raddrizzare la Via del Signore, la Via al Signore. La strada รจ sua, gli ostacoli e le curve sono degli uomini. E vanno rimossi e raddrizzati, perchรฉ il Veniente non faccia fatica a trovare cuori accoglienti e un popolo ben disposto.
Lโevangelista Giovanni scrive il suo vangelo verso il 90 d.C., quando ancora serpeggiavano nelle comunitร le discussioni su chi fosse il piรน grande fra Gesรน e Giovanni Battista (cf. At 19,1-7: a Efeso il gruppetto di โcircaโ dodici giovanniti non conoscono lo Spirito Santo e hanno ricevuto solo โil battesimo di Giovanniโ).
Il testimone sta al suo posto, con gioia e umiltร . Fa la propria professione di fede (hลmologeล v. 20[bis]), che nel 90 d.C. costava lโespulsione dalla sinagoga (aposynagogos; i genitori del cieco nato guarito temevano questo, cf. 9,22).
Lโultima ricorrenza del verbo, in 12,42, riguarda addirittura la paura dei farisei: ยซTuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano (ouch hลmologoun), per non essere espulsi dalla sinagoga (hina mฤ aposynagogoi genลntai). Lโevangelista commenta con triste ironia: โAmavano infatti la gloria degli uomini piรน che la gloria di Dioยป.
Il Battista riconosce di operare solo un gesto di purificazione esterna con lโacqua, segno esterno della confessione dei propri peccati, della volontร interiore di cambiare vita e cuore, di โraddrizzare la Via del Signoreโ. Il Testimone indica perรฒ una presenza misteriosa. Tra il popolo รจ giร presente uno che รจ ancora sconosciuto, e che in tutta la narrazione evangelica sarร al centro di un processo: โDi dove (pothen) sei?โ gli si chiede, piรน o meno esplicitamente, in tutto il suo cammino.
Alla Festa delle Capanne la gente afferma: ยซMa costui sappiamo di dovโรจ; il Cristo invece, quando verrร , nessuno saprร di dove siaยป. Al che Gesรน, insegnando nel tempio risponde esclamando: ยซโฆ Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato รจ veritiero, e voi non lo conosceteยป (7,28).
Gesรน, lโโlโInviato Imputatoโ, conosce benissimo la sua provenienza, anchโessa purtroppo sconosciuta ai suoi interlocutori. Per questo insegna nel tempio e dice ai farisei: ยซAnche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza รจ vera, perchรฉ so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vadoยป (8,14). Ai giudei โ cifra riassuntiva del popolo ebraico, talvolta delle sue autoritร religiose, alcune volte con sfumatura negativa di forze ostili a Gesรน โ che chiamano per la seconda volta il cieco nato guarito a testimoniare su chi lo abbia sanato, egli risponde: ยซโNoi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaโ. Rispose loro quellโuomo: โProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhiโยป.
E il Vangelo secondo Giovanni si volge verso la sua conclusione drammatica con la domanda ancora irrisolta, stavolta posta sulle labbra di Pilato: ยซEntrรฒ di nuovo nel pretorio e disse a Gesรน: โDi dove sei tu?โ. Ma Gesรน non gli diede rispostaยป (Gv 19,9).
Tempo scaduto. Non servono piรน le parole. Parlerร silente la Parola. Parleranno lโamore delle piaghe, la ferita sanguinante (cf. 19,31-34): ยซChi ha visto ne dร testimonianza e la sua testimonianza รจ vera; egli sa che dice il vero, perchรฉ anche voi crediateยป.
Il testimone dello Sposo
Il Battista rende la sua ultima testimonianza alla delegazione ispettiva nel โprimo giornoโ. Cโรจ una persona โ risponde โ ยซche viene dopo di me; a lui io non sono โdegno/axiosiโ di slegare il laccio del sandaloยป (v. 27). Il Battista non esprime solo un animo di grande umiltร e bassezza sociale. Sciogliere i sandali del padrone non poteva essere infatti richiesto neppure allโultimo degli schiavi ebrei. Il Battista rende una testimonianza molto piรน profonda.
Secondo la legge del levirato (cf. Dt 25,5-11), il fratello maggiore doveva sposare la moglie lasciata vedova e senza figli dal proprio fratello defunto. Egli avrebbe in tal modo assicurato la continuitร della discendenza alla famiglia ed evitato la dispersione dei beni familiari. Se il fratello si fosse rifiutato di compiere il proprio diritto/dovere, avrebbe dovuto togliersi un sandalo e consegnarlo a un altro che aveva il diritto/dovere del levirato in seconda battuta (cf. Rt 4,10).
Secondo Dt 25,9 la scena si svolgeva perรฒ in maniera piรน drammatica: ยซAllora gli anziani della sua cittร lo chiameranno e gli parleranno. Se egli persiste e dice: โNon ho piacere di prenderlaโ, allora sua cognata gli si avvicinerร in presenza degli anziani, gli toglierร il sandalo dal piede, gli sputerร in faccia e proclamerร : โCosรฌ si fa allโuomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratelloโ. La sua sarร chiamata in Israele la famiglia dello scalzatoยป.
Il Battista riconosce con umiltร la sua incapacitร giuridica di arrogarsi il ruolo di sposo del popolo di Israele. Egli รจ solo un testimone, lo Sposo รจ un altro, uno Sconosciuto al popolo e a lui stesso (cf. Gv 1,33). Lo Sposo รจ Gesรน (cf. 2,1-12 โLe nozze di Canaโ, a conclusione della settimana inaugurale del Messia, 1,19โ2,12) e il Battista รจ solo lโโamico dello sposoโ che gioisce e diminuisce: ยซLo sposo รจ colui al quale appartiene la sposa; ma lโamico dello sposo, che รจ presente e lโascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia รจ piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuireยป.
Il Veniente Sconosciuto nellโAvvento, lโInviato Imputato, รจ lo Sposo della Chiesa e Giovanni Battista ne รจ il suo testimone ardente e luminoso.
Egli gioisce alla voce dello Sposo e con la Chiesa tutta invoca: Maranร Thร /Signore nostro, vieni!โ.
Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News
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III Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 61, 1-2. 10-11;
- Sal. Lc 1, 46-50.53-5;
- 1 Ts 5, 16-24;
- Gv 1, 6-8. 19-28
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Gv 1, 6-8. 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
19Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. 20Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. 21Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elia?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. 22Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. 23Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป. 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป. 26Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโacqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป. 28Questo avvenne in Betร nia, al di lร del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Dicembre 2017
- Tempo di Avventoย III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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