Terza Domenica di Avvento
Il brano di Isaia della prima lettura di oggi si colloca al tempo del ritorno dallโesilio di Babilonia, quando il popolo ha ricostruito il tempio e cโรจ la consacrazione del primo profeta, il quale รจ consacrato come sacerdote – il famoso terzo Isaia che parla di sรฉ stesso dicendo โOggi io sono stato consacrato, unto, ecc.. Oggi gioisco, la mia gioia รจ pienaโ ecc.. (cfr. Is 61, 1.10-11).
Le prime parole che pronuncia come profeta sono lโannuncio dellโanno del giubileo, dove tutti si spossessano di tutto, tutti si devono perdonare tutto, tutto si rilascia, ognuno si ritira da ciรฒ che in qualche modo possiede. ร un anno di gioia, di giubileo, perchรฉ i poveri verranno di nuovo ad avere qualcosa.
Giovanni interpreta esattamente questa immagine, in una visione simbolica che siย dispiega nelle pagine del suo vangelo.ย
Il primo simbolo che appare รจ quello della giustizia, Giovanni รจ la giustizia di Dio. Con il Battista, con il battesimo per il perdono dei peccati appare Cristo come il compimento della giustizia di Dio.
- Pubblicitร -
Poi รจ lo sposo, in Giovanni Cristo appare come il nuovo Sposo, a Cana di Galilea.
Poi il sacerdote, Cristo sostituisce il Tempio giร nel secondo capitolo di Giovanni, Lui รจ il nuovo Tempio, Lui รจ lโunico sommo sacerdote.
Lโincontro con Nicodemo ci rimette nella questione essenziale: ci vorrร una vita nuova. Non serve solo questo che abbiamo adesso, bisogna rinascere dallโalto, cโรจ uno spirito che genera una vita nuova.
Il Prologo dice che in principio รจ Dio che parla, che cโรจ una conversazione, una comunicazione, e questa comunicazione รจ la vita e la vita รจ la luce degli uomini. E poi si inserisce la figura di Giovanni Battista che non รจ una semplice interruzione come vorrebbe parte dellโesegesi moderna: รจ molto chiaro che il Verbo, la Parola, ha bisogno di una voce. E Giovanni citerร Isaia, addirittura senza il verbo: โIo voceโ. E SantโAgostino si รจ sbizzarrito: โLa parola รจ ciรฒ che rimane, ma senza la voce non la si conosceโ. La parola ha bisogno della voce. Ma quando viene pronunciata la voce sparisce, la parola rimane. In eterno.
Poi la luce, e Giovanni dice: โFu mandato per testimoniare la luceโ (Gv 1,7).
Giovanni Battista doveva mettere in evidenza qualcosa, richiamare lโattenzione a qualcosa, affinchรฉ potessero vedere ciรฒ che forse non vedono ma cโรจ.
Giovanni ha visto un uomo la cui umanitร era illuminata dal di dentro. E lui ha visto che questo รจ Dio, un uomo la cui umanitร รจ mossa e portata da una vita che non รจ nostra, che non ci appartiene, รจ di Dio. Noi siamo tutti abituati a guardarci sempre illuminati dallโesterno, tutta la nostra cultura รจ illuminata dallโesterno, tutti i nostri sguardi sono educati cosรฌ. E perciรฒ Giovanni doveva rendere testimonianza, perchรฉ se no la gente non riusciva a vedere.
Giovanni sottolineerร , nei capitoli del congedo di Cristo, che ciรฒ che era prima fuori, ora รจ dentro: โIo in voi e voi in meโ. Lo Spirito che adesso รจ presso di voi sarร dentro di voi. Sarete illuminati dal di dentro (cfr. Gv 14,16-26; Ez 36, 26-27).
E nellโApocalisse, ultima immagine che ci รจ rivelata e Giovanni ci consegna, non ci sarร piรน sole, unica luce sarร lโAgnello: Natale non รจ tanto la memoria di ciรฒ che รจ avvenuto a Betlemme, quanto Epifania, manifestazione di Dio nellโumanitร . E il tempo di preparazione al Natale รจ per aiutarci a passare da uno sguardo dallโesterno, da una luce esterna ad una luce dal di dentro perchรฉ le cose di prima sono passate, lo sguardo รจ cambiato.
La domanda vera รจ perciรฒ di quale parola siamo carne e di quale luce siamo illuminati perchรฉ la luce vera รจ quella che fa diventare la nostra carne pneumatica, spirituale. E se vibriamo per una parola che รจ del Verbo questa rimarrร , anche quando solo lโAgnello splenderร .
P. Marko Ivan Rupnik – Fonte
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 17 dicembre 2017 anche qui.
III Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 61, 1-2. 10-11;
- Sal. Lc 1, 46-50.53-5;
- 1 Ts 5, 16-24;
- Gv 1, 6-8. 19-28
[better-ads type=”banner” banner=”80570″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]
Gv 1, 6-8. 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
19Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. 20Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. 21Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elia?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. 22Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. 23Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป. 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป. 26Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโacqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป. 28Questo avvenne in Betร nia, al di lร del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Dicembre 2017
- Tempo di Avventoย III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO
