Commento al Vangelo del 16 Settembre 2018 – Monastero Matris Domini

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La nostra lettura di Marco ci porta alla seconda metร  del capitolo 8. Protagonisti sono i discepoli di Gesรน che con lui sono in viaggio verso Gerusalemme. Questo brano รจ considerato il culmine del vangelo di Marco, il crinale. Qui Gesรน viene riconosciuto da Pietro come il Cristo, il messia atteso. Ora che i discepoli hanno capito questo, Gesรน puรฒ cominciare ad annunciare loro il futuro che lo aspetta: la passione e la morte. Pietro non sa accogliere questo annuncio e dร  a Gesรน lโ€™occasione di un insegnamento su cosa significhi seguirlo.

Lectio

29Ed egli domandava loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”.

Gesรน chiede poi ai discepoli chi pensino che egli sia. Risponde Pietro come portavoce del gruppo dei discepoli e pronuncia la professione di fede in Cristo. Davanti alle diverse opinioni della gente, Gesรน in quanto Cristo, รจ una personalitร  profetica che inaugura il tempo della salvezza. Mentre nel giudaismo il Messia davidico era stato spesso definito โ€œlโ€™Unto del Signoreโ€ o โ€œil Messia di Israeleโ€ qui il Cristo si trova in forma assoluta. Molto probabilmente si riporta qui un articolo di fede cristiana. Se dietro allโ€™identificazione Gesรน-Battista si puรฒ intravedere la morte e il suo presunto destino di risurrezione, la professione di fede di Pietro si colloca vicino alla fede pasquale cristiana che si contrappone allโ€™interpretazione del destino del Battezzatore.

30E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

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Lโ€™ordine di tacere, che รจ rivolto a tutti i discepoli, non svaluta la professione di fede nel Cristo. Con questo si rimanda allโ€™evento della croce, nel quale la messianitร  di Gesรน conoscerร  la sua spiegazione vera. Tale spiegazione comincerร  con lโ€™annuncio della passione.

31E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Lโ€™annuncio รจ introdotto come insegnamento rivolto al gruppo dei discepoli. Al destino di sofferenza e di morte del Figlio dellโ€™uomo รจ dedicato spazio maggiore che alla sua vittoria. Questa perรฒ รจ collocata al termine del suo cammino. Lโ€™essere ucciso era la sorte speciale dei profeti; anche in altri contesti del Nuovo Testamento il destino di Gesรน viene paragonato a quella sorte. Cโ€™0รจ perรฒ una novitร : la risurrezione, che non ha nessun prototipo nel destino del giusto. Non va vista come atto di Dio compiuto su Gesรน , ma come atto di potenza del Figlio dellโ€™uomo che vince la morte per forza propria. Il dopo tre giorni si rifร  allโ€™esperienza dellโ€™AT: dopo tre giorni il giusto (o Israele) viene salvato.

32Faceva questo discorso apertamente.

Gesรน parla apertamente, con franchezza. Anche in altri passi di Marco si ricorda questa franchezza. Qui comincia a parlare di passione e risurrezione. I discepoli, che un giorno dovranno diffondere il vangelo, devono scorgere in Gesรน la sorgente della parola che bisogna portare agli altri.

Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: “Va’ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”.

In questo breve episodio Pietro torna in primo piano. Poco prima aveva riconosciuto Gesรน come il Cristo, adesso lโ€™idea della passione lo spinge alla protesta. Ma Gesรน che ha giร  intrapreso con decisione la strada di Gerusalemme si volta verso i discepoli e Pietro. Dice: dietro di me! Siete voi che dovete seguire me e non io voi. Il fatto che chiami Pietro Satana indica che quella di Pietro รจ una tentazione pericolosa. Il Figlio dellโ€™uomo non puรฒ piรน essere distolto dal suo cammino. Satana non solo si oppone, ma distorce la veritร  e dice la menzogna. Il pericolo piรน grave per i discepoli รจ rifiutare il Crocifisso.

34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Questi due versetti appartengono a una nuova sezione di Marco che contiene alcune affermazioni importanti di Gesรน riguardanti la sequela. Il loro accostamento allโ€™episodio di Cesarea di Filippo รจ piuttosto rudimentale. Il collegamento รจ esplicito: la sequela di Cristo richiede alcune caratteristiche irriducibili. Dopo la protesta di Pietro i discepoli sono stati posti di fronte a una decisione nuova. Chi si decide per la sequela deve rispondere a due esigenze precise. La prima รจ rinnegare se stessi, rinunciare a se stessi, porre lโ€™esistenza del discepolo al di sopra dei propri desideri e dei propri progetti. La seconda รจ la disponibilitร  ad accettare la croce. Questo rende coscienti i discepoli della serietร  della loro appartenenza a Gesรน. Il supplizio della croce (con tutti i suoi corollari) era giร  tristemente noto in Palestina e lโ€™espressione non lasciava il campo a dubbi.

35Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร .

Segue qui un detto sapienziale paradossale. La vita da ora in poi dipende dallโ€™adesione o meno a Gesรน. La vita che si salva in questo caso รจ la psyche, non la vita terrena, ma quella che oltrepassa ogni limite e che รจ dono di Dio.

Meditiamo

  • Chi รจ per te Gesรน?
  • Perchรฉ era necessaria la croce per il compimento della sua missione?
  • Stai seguendo davvero Gesรน?
  • Cosa significa per te perdere la propria vita per causa di Gesรน e del Vangelo?

Preghiamo

O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesรน รจ il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla. Per il nostro Signore Gesรน Cristoโ€ฆ

A cura delle Monache dell’Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini

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XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 Settembre 2018 anche qui.

Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
ย 
27Poi Gesรน partรฌ con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarรจa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. 28Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profetiยป. 29Ed egli domandava loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป. 30E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dellโ€™uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ยซVaโ€™ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร .

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 16 – 22 Settembre 2018
  • Tempo Ordinario XXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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