Domenica prossima si celebra la festa del Battesimo di Gesรน al Giordano. Forse non esiste festa nell’anno liturgico, come quella del Battesimo di Gesรน, capace di esprimere in modo cosรฌ sintetico e armonico tutte le veritร della fede cristiana. E l’anno della fede ci sollecita a ravvivare le nostre persuasioni piรน profonde, che sono il fondamento della nostra caritร e della nostra speranza.
Oggi contempliamo il cielo aperto, squarciato, e quel Dio che sorpassa ogni possibilitร di conoscenza dell’uomo fa udire la sua voce.ย
Dio che aveva giร rivelato in passato non solo di “essere”, ma soprattutto di “esserci” per il bene dell’uomo, ora ci mostra il suo amore, donando a noi il Figlio, oggetto del suo amore totale.
In mezzo alla fila di quelli che invocano la compassione di Dio, riconosciamo Gesรน da Nazaret di Galilea.ย
Uomo in mezzo agli uomini, risplende di una bellezza nuova e misteriosa. La sua origine รจ dall’eternitร : Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero.
Rivestito della nostra carne di creature, egli non รจ creato, ma generato da Dio dai secoli eterni, ed entrato nel mondo, nascendo vero uomo dalla Vergine Maria.
Il peccato non gli appartiene, ma ha unito a sรฉ una umanitร vera, che soffre tutte le conseguenze del peccato: la tentazione, la solitudine, la paura, la sofferenza, la morte.
Dio, che con la sua prima parola aveva chiamato tutte le cose dal nulla all’esistenza, pronuncia ora la sua parola definitiva e ci invita ad ascoltare e ad amare il suo Figlio.
Cosรฌ Dio, dall’alto, e l’uomo, dal basso, guardano a Cristo che รจ divenuto cuore dell’universo visibile e invisibile, unico amore di Dio e dell’uomo.
E tra il Padre e il Figlio, contempliamo lo Spirito Santo: prende la forma di una colomba che vola planando sulle acque, cercando un punto di appoggio, come giร un tempo, la colomba che Noรจ lanciava dall’arca del diluvio, sperando che potesse trovare un punto adatto sul quale posarsi.
Spirito Santo รจ l’amore perfettissimo di Dio. ร l’unitร stessa di Dio, ciรฒ che fa del Padre e del Figlio non due dรจi, ma un solo Dio.
ร tutto ciรฒ che il Padre ha in comune con il Figlio. ร l’unitร , la perfezione, รจ la divinitร , l’onnipotenza, รจ l’armonia, il prodigio, la bellezza, l’amore: amore donato e amore accolto, talmente puro e perfetto da essere Dio egli stesso.
Tutto il cosmo ne portava il riflesso, ma questa bellezza increata non trovava un punto di accesso in mezzo a noi, per rimanervi e prendere dimora, fino alla manifestazione della santa umanitร di Cristo.
Gesรน da Nazaret di Galilea รจ l’unico uomo capace di accogliere lo Spirito Santo, perchรฉ Dio egli stesso.
La carne umana del Nazareno รจ il punto di ingresso dell’Amore infinito di Dio tra gli uomini.ย
Nasce un popolo nuovo, una nuova umanitร .ย
La Chiesa รจ santa, non perchรฉ รจ fatta di santi, ma perchรฉ รจ lavata ogni giorno nelle acque della misericordia di Dio.ย
Noi non siamo il popolo dei perfetti, ma dei perdonati. Non siamo testimoni di una qualche nostra superioritร sugli altri uomini, ma della compassione di Dio.
Non siamo un esempio, perchรฉ non chiamiamo nessuno “Maestro” sulla terra, se non Gesรน solo.ย
Per questo la fede รจ obbedienza e non lo sfoggio di opinioni personali o della nostra visione del mondo.
Ci riconosciamo fratelli, non perchรฉ abbiamo le stesse idee sulle cose del mondo, o perchรฉ abbiamo la stessa cultura, la stessa lingua o la stessa visione politica, ma perchรฉ abbiamo la stessa origine nell’amore e nella tenerezza di Dio.
Figli di Dio non si nasce, perchรฉ uguale genera uguale: l’uomo peccatore e mortale, genera uomini peccatori e mortali.
Solo Cristo รจ Figlio, “Figlio unigenito del Padre”. Lui che con il Padre รจ una cosa sola, ha voluto essere una cosa sola anche con noi.ย
Cosรฌ nel battesimo siamo immersi nelle stesse acque in cui Cristo si immerse, per essere talmente uniti a lui, da essere chiamati noi stessi Figli di Dio. E lo siamo realmente.
ร un dono che inizia, tra le mille tentazioni di tradimento e di abbandono, e che si manifesterร in pienezza quando Dio ci mostrerร il suo volto.
Il peccato non appartiene alla Chiesa, non perchรฉ noi siamo senza peccato, ma perchรฉ siamo ogni giorno rigenerati dall’amore di Dio.
Lo Spirito Santo, Amore che crea, purifica e rinnova ha preso realmente dimora in mezzo agli uomini. ร l’anima della Chiesa, la sorgente di quella caritร che perdona, che annuncia, che sopporta, che spera.
Noi crediamo nella risurrezione della carne e nella vita eterna, che non sono stipendio per una qualche nostra buona opera, ma sono l’opera che Dio compie giร da ora nella nostra vita. Per sempre. (don Andrea Caniato)
Il Vangelo
Lc 3, 15-16. 21-22
Dal Vangelo secondoย LucaIn quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร in Spirito Santo e fuocoยป.
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป.C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
