Commento al Vangelo del 11 marzo 2018 – Don Gian Franco Brusa

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Gesรน, luce che annienta le tenebre

Il cammino quaresimale procede a grandi passi. Il Vangelo di questa domenica narra lโ€™incontro di Gesรน con Nicodemo, uomo molto colto, appartenente alla setta dei farisei e membro del Sinedrio. Non aveva ancora capito bene chi fosse Gesรน e perchรฉ fosse venuto nel mondo. Ne aveva sentito parlare, sapeva che si definiva Figlio di Dio e voleva delle prove da Lui. Decide di incontrarlo di notte, per non farsi vedere dagli altri farisei e per rivolgergli delle domande su Dio, sulla morte, sullโ€™aldilร . Gesรน gli risponde e nello stesso tempo si rivela: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eternaยป (Gv 3,16).

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Con questa frase vuol far comprendere a Nicodemo, e a noi, che Dio รจ soprattutto amore e ciรฒ che ha fatto รจ, solo ed esclusivamente, per amore. E anche di fronte alla nostra infedeltร , Egli continua ad amarci. Gesรน ricorda inoltre a Nicodemo un episodio della storia del popolo di Israele, narrata nella Bibbia, cioรจ quando gli ebrei erano stati colpiti dai morsi letali dei rettili. Il loro capo, Mosรจ, su invito di Dio, fece innalzare un serpente di bronzo e chi lo guardava veniva subito guarito. รˆ facile comprendere che chi guarderร  con lโ€™occhio della fede Cristo, cioรจ chi crede, avrร  la vita eterna. Con una grande differenza: nel popolo ebreo chi guardava il serpente di bronzo recuperava soltanto la salute fisica; chi, invece, crederร  in Cristo avrร  la vita eterna, la vita divina, quella definitiva, e sarร  salvo dal peccato.

Per far comprendere meglio cosa significhi credere, Gesรน usa la simbologia della luce e delle tenebre, indicando nella luce lโ€™amore di Dio per lโ€™uomo e nelle tenebre le opere malvagie dellโ€™uomo. Naturalmente Cristo รจ la luce, che si rivela nelle parole e nelle opere. รˆ luce perchรฉ manifestazione piena di Dio che dร  la vita.

Dunque, non bisogna fermarsi allโ€™Antico Testamento, come pensava Nicodemo, ma รจ necessario accogliere la persona di Gesรน: Lui, con la sua luce, ci guida fuori dal buio. Purtroppo, molti la rifiutano e preferiscono vivere nelle tenebre. Amano compiere il male e chi lo fa odia la luce, non intende accostarsi ad essa. Al contrario, chi si dedica alle opere buone si avvicina continuamente alla luce, rispondendo alla volontร  di Dio ed entrando in comunione di vita con Lui.

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Occorre quindi ascoltare e mettere in pratica la Parola, che รจ Gesรน Cristo, accoglierla, credere in essa, custodirla nel cuore, osservarla e testimoniarla. Vivere nella luce o nelle tenebre รจ una decisione da prendere qui e ora, nelle azioni buone di tutti i giorni, quelle che il Signore ci invita a compiere nelle nostra vita. Come per Nicodemo, comincia a farsi giorno per tutti quando si crede, si ama, si producono frutti duraturi. In queste ultime settimane di Quaresima impegniamoci con maggior entusiasmo a incontrare il Signore, cerchiamo di stare alla sua presenza, interrogandolo, come Nicodemo, e ancor di piรน ascoltandolo, per comprendere se viviamo nella luce dellโ€™amore o nelle tenebre del male e dellโ€™egoismo.

Buona domenica.

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
dellaย IV Domenica del Tempo di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 11 Marzo 2018 anche qui.

Gv 3, 14-21
Dal Vangelo secondo Giovanni

14E come Mosรฉ innalzรฒ il serpente nel deserto, cosรฌ bisogna che sia innalzato il Figlio dellโ€™uomo, 15perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eterna. 16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโ€™unigenito Figlio di Dio. 19E il giudizio รจ questo: la luce รจ venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato piรน le tenebre che la luce, perchรฉ le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perchรฉ le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la veritร  viene verso la luce, perchรฉ appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresimaย IV
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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