Commento al Vangelo del 11 dicembre 2016 – mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_oLa Parola di Dio che ci viene rivolta in questa terza domenica di Avvento invita tutti coloro che abitano nel deserto di questo mondo a rallegrarsi perchรฉ ricevono una promessa: โ€œVedranno la gloria del Signore e la magnificenza del nostro Dioโ€ (Is 35,2). Il profeta apre gli occhi degli ascoltatori oltre la tristezza e la rassegnazione di questo mondo e invita tutti alla speranza e allโ€™attesa dellโ€™avvento di Dio. Scrive ancora: โ€œCoraggio! Non temete; ecco il vostro Dioย… Egli viene a salvarviโ€. Il Signore verrร .

รˆ la promessa che il profeta, con pensosa e gioiosa fermezza, rivolge anche a noi. Egli ci presenta la visione di un mondo nuovo, ove lo zoppo salta come un cervo, il muto grida di gioia e una strada si apre in mezzo alla pesantezza e alla tristezza della condizione umana, e attraverso di essa passeranno quelli che sono riscattati dal Signore. E aggiunge ancora: โ€œGioia e felicitร  li seguiranno e fuggiranno tristezza e piantoโ€. Ma tutto ciรฒ non รจ un sogno? Non รจ uno dei tanti sogni che si ripropongono di tempo in tempo? รˆ il sogno dei momenti di ottimismo? Oppure una bella speranza che il profeta ci comunica per consolare la tristezza della nostra condizione? Quando, infatti, potremo vedere al posto delle lacrime e della tristezza una eventuale gioia o felicitร ? Forse รจ proprio questo il dramma di Giovanni Battista che รจ rinchiuso in carcere per mano di Erode. La promessa di Isaia non รจ un sogno? Lโ€™avvento del Regno di Dio non รจ una realtร  lontana? Quanto ancora bisogna aspettare?

Giovanni, che non a caso in questo tempo ci accompagna robustamente verso il Natale, manda i suoi discepoli da Gesรน a chiedergli: โ€œSei tu che devi venire o dobbiamo aspettarne un altro?โ€. รˆ la domanda di questo tempo di Avvento; ma รจ anche la domanda di ogni giorno dellโ€™uomo religioso e dellโ€™uomo che ha a cuore le sorti del mondo. Anche noi, in questa domenica, chiediamo qual รจ lโ€™avvento, quando e come si realizzerร  la profezia di Isaia. Lo chiediamo alla Parola del Signore, come quei discepoli di Giovanni lo chiesero a Gesรน. Lโ€™evangelista scrive che i discepoli di Giovanni furono accolti dal profeta di Nazareth che non mancรฒ di dare loro la risposta: โ€œAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangeloโ€. Gesรน, riprendendo le parole del profeta Isaia, manda a dire a Giovanni che quella profezia si รจ compiuta; non รจ piรน solo un sogno, รจ giร  realtร .

Attraverso la sua persona che cammina in mezzo agli uomini, la profezia di Isaia ha iniziato il suo definitivo compimento. E Gesรน aggiunge: โ€œBeato chi non si scandalizza di meโ€. In lui si compie il disegno di Dio, non nella straordinarietร  del meraviglioso o nel mistero dellโ€™esoterismo magico, ma nella ordinarietร  della misericordia e nel mistero della compassione. Spetta alle generazioni cristiane, anche alla nostra, rendere visibili i segni che Gesรน stesso ha posto come inizio di un mondo rinnovato. รˆ la grave responsabilitร  che poggia sulle spalle di ogni discepolo. Potremo dire anche noi a chi ci interroga: โ€œAndate e riferite ciรฒ che udite e vedeteโ€. Ebbene, i segni di questo avvento ci sono anche oggi. Cโ€™รจ chi ha iniziato ad annunciare il Vangelo ai poveri, cโ€™รจ chi compie i miracoli della caritร , della giustizia, della misericordia di Dio, cโ€™รจ chi, dimenticando se stesso, si รจ posto al servizio dei piรน deboli e dei piรน poveri, ci sono ciechi che vedono amici affettuosi accanto a loro, ci sono coloro che sanno consolare chi รจ nel pianto e sanno essere teneri e premurosi con chi รจ malato e abbandonato.

Beato chi accoglie questi segni e si lascia toccare il cuore. Gesรน รจ venuto e ci insegna a camminare con lui, a lavorare con lui, a voler bene con lui, a commuoverci con lui su quelle folle stanche e sfinite che incontra lungo il cammino. Egli ci insegna a non disperare nellโ€™attesa e a non chiudere il nostro cuore nellโ€™angusto orizzonte di oggi, nellโ€™orgoglio o nella rassegnazione. โ€œVieni, Signore Gesรน!โ€ era la preghiera antica dei cristiani. Ed รจ anche la nostra preghiera che ci libera dal fascino triste del deserto di questo mondo.

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mons. Vincenzo Paglia

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Terza domenica di Avvento

Mt 11, 2-11
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป. Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.

Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua via”.

In veritร  io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento III, Colore rosa
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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