Commento al Vangelo del 10 Marzo 2018 – don Mauro Leonardi

È il corpo a svelare la verità del cuore del pubblicano non le parole. Con le parole possiamo mentire, ma è difficile che il corpo possa farlo: quello stare a distanza, quel non riuscire ad alzare gli occhi, quel battersi il petto sono il contenuto autentico delle parole del pubblicano; una fede autentica che cerca il perdono, che cerca un Padre, che cerca casa.

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Poesia

Chi si sente buono.
Racconta quello che fa.
Chi è buono.
Racconta quello che è.

Chi si sente buono.
Sta dritto e fiero.
Chi è buono.
Neanche alza il capo. Umile.

Chi si sente buono.
Ringrazia Dio per ringraziare sé stesso.
Chi è buono.
Chiede pietà a Dio per salvare sé stesso.

Chi si sente buono.
Batte cassa per le cose buone che fa.
Chi è buono.
Si batte il petto per il male che fa.

Devo stare attenta ad aprire la bocca.
Esce la verità.
Quella intima.
Cosa uscirà dalla mia bocca?
Orgoglio o umiltà?

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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