Commento al Vangelo del 1 ottobre 2017 – dom Luigi Gioia

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Il commento alle Letture di domenicaย  1 ottobre 2017 (audio e testo), XXVI domenica del Tempo Ordinario, a cura di dom Luigi Gioia.

https://youtu.be/BDobkX9DGPA

File audio prelevato dal sito web di dom Luigiย  ed il testo del commento รจ presente nel libro “Mi guida la Tua mano – Omelie sui vangeli domenicali. Anno A” disponibile nelle seguenti librerie:

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La goccia d’acqua nel deserto

Ci siamo cosรฌ abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo piรน conto della portata di questa affermazione.

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Non รจ certo la prostituzione stessa a rendere le prostitute esemplari. Si tratta di una delle forme piรน degradanti di disumanizzazione. Con essa รจ corrotto e calpestato uno dei doni piรน preziosi che il Signore ci ha fatto, vale a dire la relazione fra amore e sessualitร  in virtรน della quale l’unione dei corpi ha senso nella misura in cui รจ espressione di reciprocitร . Ma sรฉ รจ degradante vendere il proprio corpo per ricavarne un guadagno, lo รจ ancora di piรน pagare o approfittare del proprio potere per comprare l’uso del corpo di un’altra persona, trattandola cosรฌ come un oggetto. Non ci sarebbe prostituzione se non ci fossero coloro che sono disposti a pagare e a ricorrere al potere per soddisfare le proprie pulsioni. Infine, il degrado fisico e sociale comportato dalla prostituzione รจ ancora piรน deleterio. La bellezza usata come esca rapidamente si corrompe e diventa volgare. Socialmente poi la prostituzione relega ai margini della societร , inquina tutte le relazioni. Ed anche quando si sono ottenuti vantaggi economici, sociali o politici attraverso di essa, il prezzo da pagare รจ altissimo, perchรฉ il disprezzo resta presente dietro ogni forma di adulazione.

Non รจ sorprendente dunque quanto il cuore di chi ricorre alla prostituzione, sia per vendere il proprio corpo che per comprare il corpo altrui, diventi la preda del vuoto, della solitudine, del disprezzo di sรฉ.

Proprio perรฒ a causa della sua gravitร  estrema e del degrado che produce nel cuore umano sembra, paradossalmente, che la prostituzione predisponga ad accogliere il dono della conversione in modo privilegiato. Quando una goccia d’acqua cade su una terra fertile e irrigata non la si nota nemmeno; quando cade perรฒ in un deserto, arreca un tale sollievo, rappresenta una tale novitร , che un cambiamento radicale di vita diventa possibile.

Il Vangelo ce lo attesta in diversi passaggi. La conversione di Maria di Magdala รจ tra le pagine piรน struggenti del Vangelo, soprattutto quando lava i piedi di Gesรน con le proprie lacrime e li asciuga con i propri capelli. Gesรน spiega che Maria esprime piรน ardentemente la propria gratitudine perchรฉ sa che le รจ stato perdonato di piรน, sa di essere stata amata di piรน, ma soprattutto fa l’esperienza, per la prima volta, nell’atteggiamento di Gesรน nei suoi riguardi, di qualcuno che la guarda per sรฉ stessa e non per il suo corpo e quindi le restituisce dignitร  e valore anche ai suoi propri occhi.

Tutta la predicazione di Gesรน mira a condurci alla conversione perchรฉ, come lo afferma la prima lettura, se il malvagio si converte dalla malvagitร  che ha commesso e compie ciรฒ che รจ retto e giusto, egli fa vivere se stesso. La conversione, la rinuncia al peccato ci fanno vivere, ci restituiscono la nostra dignitร , ci strappano alla solitudine, al disprezzo di noi stessi, alla miseria: Colui che si converte ha riflettuto, si รจ allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrร  e non morirร .

Anche nel Vangelo di oggi, la differenza tra i due figli non risiede tanto nel fatto di aver accettato o rifiutato la richiesta del padre, quanto nell’autenticitร  della loro conversione.

Le prostitute sono quelle che hanno detto di no, ma che proprio per questo sono profondamente coscienti della loro separazione dal Signore e del loro bisogno di un pentimento profondo, di una conversione radicale per ritornare al Signore. Noi siamo invece piรน spesso come il figlio che dice subito di sรฌ, ma poi agisce con incostanza, con tiepidezza e finisce con il non compiere la volontร  del Padre.

Finora abbiamo considerato le prostitute come una categoria a parte, situandoci in una situazione diversa rispetto ad esse. Progressivamente, perรฒ, ci accorgiamo che anche noi siamo queste prostitute di cui parla Gesรน nel Vangelo. Infatti, la prostituzione nella Bibbia รจ l’espressione di un peccato ancora piรน grave del vendere il proprio corpo, ancora piรน profondamente radicato nel cuore dell’uomo, vale a dire l’idolatria. In questo senso prostitute – cioรจ idolatri – lo siamo tutti. Se non vendiamo il nostro corpo, infatti, lo sacrifichiamo agli idoli del potere, del denaro, del successo o semplicemente del nostro ego che diventa il centro intorno al quale tutto il resto deve ruotare, al quale tutto il resto deve obbedire.

L’invito alla conversione che ci lancia il Signore, passa attraverso questa presa di coscienza: Tutti – come dice Paolo- abbiamo peccato. Tutti siamo privi della gloria di Dio. Anche quando confessiamo il Signore con le labbra, rinneghiamo con il cuore il nostro assenso esteriore. Tutti abbiamo bisogno di scoprire che possiamo essere salvati solo grazie alla misericordia del Signore, solo attraverso un pentimento ed una conversione che non devono essere tiepidi, esitanti, ma devono diventare autentici. Il pentimento autentico รจ quello che sa rinnovarsi ogni giorno, รจ quello di chi ogni giorno chiede perdono, invoca la misericordia del Padre, perdona i fratelli per essere perdonato da Dio, perdona i fratelli perchรฉ รจ perdonato dal Padre.

Prestiamo allora l’orecchio a questo grido del Signore: Convertitevi! Ritornate a me! E preghiamo insieme con il salmista: Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore che รจ da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni non li ricordare: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontร , Signore. Buono e retto รจ il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 1 ottobre 2017 anche qui.

XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 21, 28-32
Dal Vangelo secondoย  Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: ยซChe ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentรฌ e vi andรฒ. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sรฌ, signore”. Ma non vi andรฒ. Chi dei due ha compiuto la volontร  del padre?ยป. Risposero: ยซIl primoยป.

E Gesรน disse loro: ยซIn veritร  io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti cosรฌ da credergliยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 01 – 07 Ottobre 2017
  • Tempo Ordinario XXVI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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