LO STUPORE DEL CUORE NEL CUORE
Gv 6,52-59
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Chi mangia la mia carne rimane in me e io in lui.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna. HA la vita eterna, giร da ora, adesso, e non AVRAโ, come se fosse una specie di Tfr, una liquidazione che accumulo con i miei meriti e di cui potrรฒ godere alla fine. La vita eterna รจ giร cominciata: una vita libera e autentica, che si rialza e non si arrende, e fa cose che meritano di non morire. Una vita come quella di Gesรน, capace di amare come nessuno.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue… Gesรน non sta chiedendo ai suoi di andare a messa, non parla del sacramento dellโeucaristia ma del sacramento della sua esistenza: mangiate e bevete ogni goccia e ogni fibra di me.
Vuole che nelle nostre vene scorra il flusso caldo della sua vita, che nel cuore metta radici il suo coraggio, perchรฉ ci incamminiamo a vivere lโesistenza umana come lโha vissuta lui. Assimilare la sua vicenda umana, le sue mani di carpentiere con il profumo del legno, le sue lacrime, le sue passioni, la polvere delle strade, le carezze ai lebbrosi, i piedi intrisi di nardo, e la casa che si riempie di profumo e di amicizia. Il suo modo di abitare la terra, libero e creativo. E poi come piange, come ride, come si indigna, e non si deprime per un insuccesso e non si esalta per una vittoria, come si siede alla tavola di Zaccheo, di Levi, di Simone il fariseo, di Marta e Maria. โNon si puรฒ amare la divinitร di Cristo, se non si ama prima la sua umanitร โ (Heidewick di Anversa).
โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in luiโ. Le persone quando amano si dicono le stesse cose: vieni a dimorare, a vivere nella mia casa, la mia casa รจ la tua casa. Dio lo dice a noi: VIENI A VIVERE con me; di piรน: IN ME.
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Qui รจ il miracolo, il batticuore, lo stupore: Dio dimora in me e io in lui. Dio in me, il mio cuore lo assorbe, lui assorbe il mio cuore, e diventiamo una cosa sola.
Finita la religione delle pratiche esterne, questa รจ la religione dellโinterioritร , del corpo a corpo con Dio, fino a diventare una cosa sola con lui.
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AUTORE: p. Ermes Ronchi
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