Commento a Numeri 28-32 (Nm 28-32)

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In queste pagine leggiamo i sacrifici prescritti per le feste ebraiche e i voti da adempiere, seguiti dalla guerra contro Madian e la conseguente spartizione di terre e bottino. Può risultare difficile ricavare, in mezzo a tanta crudeltà disumana scambiata per volontà di Dio, un senso spirituale per l’oggi.

Resta però la memoria di Mosè che rammenta i tradimenti dei padri, che continuano a ripercuotersi nei quarant’anni di esilio di Israele e il rischio che questo periodo si prolunghi: «Perché, se voi vi ritraete dal seguirlo, il Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi avrete causato la perdita di tutto questo popolo». Dall’aridità se ne esce solo ascoltando la voce del Signore, mantenendoci fedeli al bene che abbiamo promesso a parole.

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A cura di Piotr Zygulski