Poiché non abbiamo il Commento di Charles de Foucauld al capitolo 10 del Vangelo di Matteo, proponiamo un commento al vangelo parallelo in Lc 12,2-7

«Tutti i vostri capelli sono contati, dunque non temete; valete più di molti passeri…».

Come sei buono, mio Dio, a rassicurarci così, a fortificarci così! Niente può succederci senza il tuo permesso, poiché tutti i nostri capelli sono contati, e non uno cade senza la tua autorizzazione, e tutto quello che permetti può e deve servire al nostro bene spirituale: «Tutto quello che succede è per il bene di quelli che amano Dio»[1].

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Valiamo più di tanti passeri, e tu li nutri tutti, i piccoli, i giovani, i vecchi, e a maggior ragione darai il necessario a quelli che ti amano, e se mai gliene lasciassi mancare, sarebbe grazia da parte tua e particolarmente utile al loro bene spirituale: se lasciassi morire di fame un’anima che cerca solo il regno di Dio e la sua giustizia, è perché questo cammino sarebbe per essa il più sicuro e il migliore per salire al cielo. Come sei buono, o tenero Padre, ad avere questa cura dei tuoi poveri piccoli bambini e a fasciarli così nei benefici della tua Provvidenza!

O Padre buono, come mi sento nella tua mano, sotto la tua ala, e com’è dolce questo! Non temiamo niente, né uomo, né cosa, né avvenimento, né sofferenza, né penuria, né noi stessi (in un certo modo, poiché per quanto occorra sempre umiliarsi alla vista della propria profonda e completa impotenza, occorre comunque sperare, perché: «Noi possiamo tutto in colui che ci fortifica»[2])… Temiamo solo una cosa, non fare la volontà di Dio. 

Ma quando facciamo la volontà di Dio, oh!, non temiamo nulla, né l’uomo né nessun’altra cosa, poiché, qualunque cosa possa succederci, dal momento che facciamo la volontà di Dio, è cosa benedetta, è felice, è per il nostro bene ed è per la gloria di Dio. Facciamo sempre la volontà di Dio e così, qualunque cosa ci accada, sarà glorificato da noi nella misura della sua volontà, che è la sola cosa che desideriamo per noi stessi.

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[1] Cfr. Rom 8,28.

[2] Cfr. Fil 4,13.

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 10,26-33


Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo. Fonte

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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Immagine iniziale: ERMITAGE PERE CHARLES DE FOUCAULD – ASSEKREM di Salim B su flickr.com