In Dio vivi per sempre
Il tema del Vangelo di questa domenica eฬ la vita eterna.
Protagonisti dellโepisodio sono i sadducei, aristocratici, ricchi e conservatori, uomini di potere che non credono nella risurrezione. Essi usano con Gesuฬ la storiella paradossale della donna, sette volte vedova e mai madre, come caricatura della fede nella risurrezione dei morti: di quale dei sette fratelli che lโhanno sposata saraฬ mo
glie quella donna nella vita eterna?
Gesuฬ afferma che esiste la risurrezione; cโeฬ, infatti, una realtaฬ vita
le, oltre questa esistenza, in cui vivremo relazioni che non sono la fotocopia di quelle terrene, o il semplice prolungamento della vita terrena. Il Paradiso, inteso non come luogo, ma come vita in Dio, oltre la morte, non annienta gli affetti: nel Regno ci riconosceremo e saremo tutti in lui.
Per dare forza al suo discorso Gesuฬ cita lโepisodio del roveto ardente (Esodo 3), in cui Dio si rivela come ยซDio di Abramo, di Isacco e di Giacobbeยป, morti secoli prima, per sottolineare ai sadducei che giaฬ nella Torah si parlava di Dio come Dio dei vivi. I ripetuti di… ricordano che Dio si lega con il suo amore fedele a ogni individuo, eฬ un Dio che ci ama personalmente. Chi entra in comunione dโamore con lui… vive per sempre!
ImpegniAMOci ad annunciare e testimoniare il cuore della nostra fede: la risurrezione.
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Approfondiamo una parola del Vangelo
Levirato
Eฬ una legge mosaica (cfr. Dt 25,5-10) secondo la quale un cognato (=levir) era tenuto a dare un figlio alla vedova del proprio fratello, morto senza figli, garantendogli cosiฬ una discendenza. Il primo figlio, infatti, nato dallโunione era legalmente figlio del defunto e ne prendeva il nome.
Preghiera
Signore Gesuฬ,
eฬ difficile comprendere che,
dopo la morte,
vivremo unโesistenza piena in Dio
e che nessuna delle realtaฬ vissute
sulla terra saraฬ cancellata.
Signore Gesuฬ,
aiutaci a credere che tutta
la nostra vita,
tutta la nostra storia,
caratterizzata da affetti,
gioie, sofferenze,
speranze, fatiche…
risorgeraฬ,
percheฬ il nostro Dio
eฬ Dio dei vivi
e non dei morti.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
Rivista di Novembre 2019
Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il re dellโuniverso ci risusciterร a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14
ย
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
ย
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
ย
[E il secondo,] giunto allโultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโuniverso, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร a vita nuova ed eternaยป.
ย
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
ย
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซร preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร davvero risurrezione per la vitaยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโorecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโรจ inganno. R.
ย
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโinvoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโorecchio, ascolta le mie parole, R.
ย
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.
Seconda Lettura
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 – 3,5
ย
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
ย
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร e vi custodirร dal Maligno.
ย
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโamore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38
ย
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
ย
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
ย
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโรจ risurrezione:
ย
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
ย
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Parola del Signore

