Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 16 Gennaio 2022

828

La Chiesa sposa di Cristo

Lโ€™evangelista Giovanni parla della Chiesa sotto vari simbolismi. Ma per lui la Chiesa รจ innanzitutto la Sposa del Messia. Giร  lโ€™Antico Testamento aveva espresso il rapporto dโ€™amore tra Dio e il suo popolo tramite la metafora nuziale: Dio รจ lโ€™Amante, il fidanzato, lo sposo, e Israele lโ€™amata, la fidanzata, la sposa. Nell’immagine matrimoniale non viene perรฒ solo significato il rapporto d’amore tra Dio e il suo popolo, ma anche la sua โ€œberitโ€ – alleanza con Israele, il patto definitivo e solenne, il giuramento reciproco di fedeltร  (Os 2,15-22; 3,1; Ger 3,1-13; 31,4; Ez 16; 23; Is 54; 62,1-5; Ct). Il matrimonio diventa quindi sacramento (la parola โ€œsacramentumโ€ significa โ€œsegnoโ€) di una realtร  che lo trascende, profezia di Dio e della sua alleanza con l’uomo.

Il primo miracolo operato da Gesรน, la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana (Gv 2,1-12), rientra nel genere letterario delle โ€œazioni profeticheโ€, cioรจ di quelle gestualitร  che i profeti sono soliti compiere per esprimere un messaggio (Ger 13,1-14; 19; 24; 27-28,10; Ez 3,24-5,17; Zc 11,15).

A Cana i protagonisti non sono gli sposi: la sposa non รจ neppure nominata. A Cana si celebrano le nozze tra lo Sposo messianico e la sua Sposa, rappresentata da Maria e dai discepoli. โ€œIl ยซsegnoยป di Cana ha lo scopo di ยซmanifestare la gloria di Gesรนยป, cioรจ la novitร  del suo messaggio: il Dio che egli annuncia รจ un Dio non straniero, ma lo Sposo che chiama alle nozze dellโ€™alleanza lโ€™intera umanitร  qui rappresentata dai discepoli che sono i garanti del ยซsegnoยป di Cana di Galileaโ€ (P. Farinella). Infatti una delle immagini costanti dell’Antico Testamento per esprimere la gioia dell’avvento messianico รจ l’abbondanza di vino (Am 9,13-14; Os 14,8; Gen 49,10-12; Gl 2,24; 4,18; Is 25,6). Scrive infatti lโ€™Apocalisse apocrifa greca di Baruc: โ€œLa terra darร  i suoi frutti diecimila volte tanto e in una vite ci saranno mille tralci e un tralcio farร  mille grappoli e un grappolo farร  mille acini e un acino farร  un kor di vino (ndr: circa 450 litri).

E coloro che avevano fame saranno deliziati e, ancora vedranno meraviglie ogni giornoโ€ฆ E accadrร  in quel tempo: scenderร  nuovamente dallโ€™alto il deposito della manna e in quegli anni ne mangeranno perchรฉ loro sono quelli che sono giunti al compimento del tempo. E accadrร  dopo ciรฒ: quando il tempo della venuta dellโ€™Unto sarร  pieno ed egli tornerร  nella gloria, allora tutti quelli che si erano addormentati nella speranza di lui risorgerannoโ€ฆ Le anime dei giusti usciranno e la moltitudine delle anime sarร  vista insieme in unโ€™unica assemblea di unโ€™unica intelligenzaโ€ฆ Sapranno infatti che รจ giunto il tempo di cui รจ detto: รจ il compimento dei tempiโ€.

A Cana Gesรน procura miracolosamente da quattrocentottanta a settecentoventi litri di vino, davvero un po’ troppo per un semplice banchetto nuziale! I discepoli capiscono che รจ il Messia-Sposo del tempo finale, che convoca lโ€™assemblea escatologica degli eletti. Come dice Agostino: โ€œCristoโ€ฆ รจ lo sposo delle nozze di Cana, infatti, cui fu detto: ยซHai conservato il buon vino fino ad oraยป. Cristo, infatti, aveva conservato fino a quel momento il buon vino, cioรจ il suo Vangeloโ€. In ebraico, vino si dice โ€œyayรฌnโ€, le cui consonanti (y โ€“ y โ€“ n) corrispondono al numero 70 (10 + 10 + 50), cioรจ il numero delle nazioni della terra secondo il giudaismo: il Vangelo รจ proprio universale, tutti sono chiamati allโ€™assemblea degli eletti.

Il Cantico dei Cantici impiega otto volte la metafora del vino per esprimere lโ€™amore ardente tra lo Sposo e la Sposa (Ct 1,2.4; 2,4; 4,10; 5,1; 7,3.10; 8,2). รˆ Gesรน lo Sposo, e tale lo proclamerร  il Battista (Gv 3,29).

Cana deriva da โ€œqanahโ€, che significa โ€œacquistareโ€ ma, quando ha per soggetto Dio, anche โ€œcreareโ€ (Gen 14,22; Es 15,16; Dt 32,6; Pr 8,22; Is 43,21; Sl 78,54; 139,13). Il fatto avviene โ€œil terzo giornoโ€ (Gv 2,1), cosรฌ come โ€œil terzo giornoโ€ era avvenuta la teofania sinaitica (Es 19,11). Le parole di Maria: โ€œFate quello che vi dirร โ€ (Gv 2,4) richiamano la promessa di Israele al Sinai: โ€œQuanto il Signore ha detto, noi lo faremo!โ€ (Es 19,8). Le sei giare โ€œdi pietraโ€ (Gv 2,6) ricordano le tavole โ€œdi pietraโ€ (Es 31,18; 32,15; 34,1.4) su cui รจ scolpita le Legge del Sinai. โ€œA Cana Gesรน ยซcreaยป il nuovo popolo dei suoi discepoli; essi sono la ยซprimizia archetipaยป della comunitร  messianica, fondata sulla fede in Cristo. Cana, a somiglianza del Sinai, รจ lโ€™ยซarchรฉยป di una nuova creazione, che sta in linea di continuitร  con la creazione genesiacaโ€ (A. Serra) e con il popolo di Israele.

Il matrimonio sacramento dellโ€™amore di Cristo per la Chiesa

Durante la cattivitร  (61-63), che lo distoglie da problemi immediati, Paolo scrive le lettere ai Filippesi (che taluni pongono perรฒ verso il 56), a Filemone, e forse la sua scuola scrive ai Colossesi e agli Efesini. Allora lโ€™โ€œekklesรฌaโ€ non รจ piรน la comunitร  locale, come, salvo rare eccezioni, era prima da lui considerata, ma รจ contemplata nel suo mistero di universalitร , di cattolicitร .

โ€œNon รจ per unโ€™addizione di comunitร  che si forma la Chiesa totale, cosรฌ come nel movimento protestante si concepisce, intendendo ognuna delle comunitร  autonoma e autogenetica; parlo del congregazionalismo, tentazione che si sente oggi presente anche nella Chiesa cattolica. Invece ogni comunitร , per quanto piccola possa essere, traendo il suo valore dalla Chiesa totale, la rappresenta tutta, incarna il Mistero di quella chiamata che era cosรฌ presente alla coscienza dei primi cristianiโ€ (L. Giussani).

Le Chiese locali non sono solo unite da una fede e da ordinamenti comuni (1 Cor 7,17; 11,16), ma formano veramente un’unitร  mistica di dimensioni cosmiche (Col 2,19; Ef 1,23; 4,13): le varie comunitร  formano l’unica Sposa, termine che designa al contempo la diversitร  e l’intima unione d’amore con lo Sposo, il Cristo.

La lettera agli Efesini (Ef 5,26-27) presenta la nuzialitร  umana come icona del rapporto tra Cristo e la Chiesa (Ef 5,21-33): il matrimonio รจ โ€œmistero grande…, in riferimento a Cristo e alla Chiesa!โ€ (Ef 5,32). Lโ€™esortazione ai coniugi, inserita in questa che รจ lโ€™epistola ecclesiale per eccellenza, รจ per Paolo importante occasione proprio per un nuovo tipo di riflessione sulla Chiesa.

โ€œMistero grandeโ€ (Ef 5,32) non รจ solo il fatto che Cristo ci ama come il piรน tenero degli sposi, ma anche che il matrimonio รจ chiamato ad essere segno dellโ€™amore divino per la Chiesa. Per capire il rapporto di Cristo con la sua Chiesa, dobbiamo meditare sullโ€™amore coniugale, che dellโ€™amore divino รจ sacramento, cioรจ segno, icona, secondo la grande tradizione ebraica, che Cristo, lo Sposo escatologico, porta a compimento. Ogni matrimonio รจ profezia dellโ€™amore di Dio. Da ogni matrimonio, dalla sua passione, dalle sue tenerezze, dalle sue dolcezze, dal suo calore, noi dobbiamo cogliere piccoli ma concreti segni dellโ€™Amore stesso di Dio. I nostri amori sono traccia, esperienza e anticipazione di quello di Dio: per immaginare lโ€™Amore divino bisogna partire dai nostri amori, ovviamente elevandoli allโ€™ennesima potenza.

ย โ€œIl rapporto reciproco tra i coniugi, marito e moglie, va inteso dai cristiani a immagine del rapporto tra Cristo e la Chiesaโ€ (Giovanni Paolo II). Al contempo โ€œsi ha lโ€™impressione che Paolo, parlando della prima alleanza nella realtร  umana – tra marito e moglie -, la piรน fondamentale di tutte le alleanze, voglia riportarla alla sua radice profonda, radice che tutto spiega e da cui tutto deriva: lโ€™alleanza tra Cristo e la Chiesaโ€ (C. M. Martini).

โ€œQuesta simbologia trova pieno compimento in un duplice senso: anzitutto in Cristo si fa tangibile lโ€™unione tra Dio e lโ€™umanitร  poichรฉ Cristo รจ il soggetto in cui divinitร  e umanitร  si sposano e si uniscono indissolubilmente in lui stesso Uomo-Dio. In secondo luogo Cristo viene evidenziato in un rapporto unico, fedele, intimo e non solubile, con la comunitร  dei credenti: la Chiesa. Lโ€™immagine della Sposa applicata alla Chiesa fa, perciรฒ, un plastico riferimento allโ€™intimitร  assoluta che esiste fra Cristo e la Chiesaโ€ (S. T. Stancati).

Da: C. MIGLIETTA, EDIFICHEROโ€™ LA MIA CHIESA. Perchรฉ (e come) essere Chiesa secondo la Bibbia, Gribaudi, Milano, 2010, con presentazione di S. E. Mons. Guido Fiandino


Il commento alle letture di domenica 16 gennaio 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.