Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 29 Giugno 2020

Santi Pietro e Paolo, apostoli della fede.

Oggi, e da tempi remoti, la Chiesa di Roma celebra la solennità di questi due grandi apostoli –maestri della fede- come un’unica festa. Pietro fu la “pietra” posta come fondamento della Chiesa; Paolo, la “voce” del Vangelo nella sua predicazione ai pagani (quelli che non erano giudei).

Ricevettero da Dio un tratto peculiare. A Simone figlio di Giona, Gesù cambiò il nome annunciandogli l’affidamento di una missione particolare: riaffermare nella dottrina ai suoi fratelli. Gesù pregò espressamente per lui, perché la sua fede –come un dono speciale del Padre- non soccombesse mai. Saulo di Tarso fu scelto mentre perseguitava i cristiani: gli apparve il Signore resuscitato (circa 5 anni dopo l’Ascensione) presentadosi come il “Gesù, che tu perseguiti”.

-Signore, nel loro martirio Pietro e Paolo si danno un fraterno abbraccio convertendosi così in “fratelli”. Concedimi la forza per proseguire la costruzione della “nuova Roma” cristiana che loro –insieme- fondarono.



Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net

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