Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2020 – Gv 7, 1-2. 10. 25-30

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Carattere liturgico del quarto Evangelo

Oggi, abbientati nella โ€œfesta giudea delle Tendeโ€ troviamo che il Vangelo di san Giovanni prende il suo ritmo dal calendario festivo dโ€™Israele. Allโ€™inizio dellโ€™attivitร  di Gesรน troviamo la โ€œPasqua dei giudeiโ€, dalla quale procede il tema del vero tempio (vincolato con la croce e la risurrezione) (cf. 2,13-25).

La guarigione del paralitico โ€“contesto della prima grande predicazione pubblica di Gesรน a Gerusalemme- appare relazionata con una โ€œfesta dei giudeiโ€ (5,1), probabilmente con la โ€œfesta delle Settimaneโ€ (Pentecoste). La moltiplicazione dei pani (e la predicazione eucaristica del Vangelo di san Giovanni) si unisce alla festa della Pasqua (cf. 6,4). Finalmente, ritroviamo Gesรน a Gerusalemme nella festa della Dedicazione del Tempio (cf.10,12).

Il cammino di Gesรน culmina nella Sua ultima festa della Pasqua (cf.12,1): lรญ, quale autentico agnello pasquale spargerร  il Suo sangue sulla croce. La Sua preghiera sacerdotale si svolge, precisamente, partendo dal contenuto teologico della festa dellโ€™ Espiazione.


Il commento รจ tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net


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