Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 26 Novembre 2021

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La Chiesa nascente si distanziò dal Tempio e dei suoi sacrifici

Oggi ammiriamo i primi cristiani nel discernere i segni dei suoi tempi: dovevano raccogliere e leggere i frammenti – misteriosi – delle parole di Gesù Cristo. Non fu un compito facile, fronteggiato da Pentecoste e, prima della fine materiale del Tempio, tutti gli elementi essenziali della nuove sintesi erano già nella teologia paolina.

Per la predicazione e la preghiera, la Chiesa nascente si trovava nel Tempio, ma lo “spezzare il pane” (il nuovo centro ” cultuale”, legato all’Ultima Cena, morte e resurrezione del Signore) accadeva nelle loro case. Si delineava, dunque, una distinzione essenziale: i sacrifici furono sostituiti per lo “spezzare il pane”.

– Nella nuova sintesi teologica eccellono due nomi. Per Stefano ha iniziato qualcosa di nuovo che porta a compimento quello veramente originario: con Gesù si ha superato il periodo del sacrificio nel Tempio. Ma la vita e il messaggio del “Protomartire” -raffermando davanti al Sinedrio- furono interrotti con la sua lapidazione. Spetterebbe a un altro, Saulo -più tardi san Paolo!- completare questa visione teologica.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net