Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 17 Marzo 2022

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Gesรน, crocifisso e risuscitato, รจ lโ€™autentico โ€œLazzaroโ€

Oggi, vogliamo riflettere su quello che si dice alla fine della โ€œParabola del ricco epulone e del povero Lazzaroโ€. Lโ€™uomo ricco dice dallโ€™Ade ad Abramo quello che molti uomini, di allora come di oggi, dicono o piacerebbe loro di dire a Dio: se vuoi che ti crediamo, devi essere allora piรน chiaro; mandaci qualcuno che dallโ€™aldilร  possa dirci che questo che ci si dice รจ proprio cosรฌ.

La richiesta di prove appare lungo tutto il Vangelo. La risposta di Abramo, come quella di Gesรน, รจ chiara: chi non crede nella parola della Scrittura, non crederร  neppure a chi venga dallโ€™aldilร . Le veritร  supreme non possono essere soggette alle evidenze empiriche. Pensiamo alla risurrezione di Lazzaro a Betania: il miracolo non conduce alla fede, ma allโ€™indurimento.

-Gesรน โ€“crocifisso alle porte della cittร , esposto al dileggio- รจ il vero Lazzaro mandato dal Padre: credere in Lui e seguirLo รจ lโ€™invito di questa parabola, che รจ molto di piรน di una parabola.


Il commento รจ tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net