Azione Cattolica – Commento al Vangelo di domenica 27 Giugno 2021

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Dinanzi al dramma della morte e della sofferenza, Gesรน manifesta la sua opera benefica, rinnovando nellโ€™uomo lโ€™entusiasmo per la vita. Dopo la notizia della morte della figlioletta di Giairo, capo della sinagoga, lโ€™evangelista Marco si sofferma a considerare il contesto funebre, che abitualmente accompagna un evento cosรฌ tragico, e lโ€™ironia manifestata da alcuni circa la volontร  di Gesรน di voler comunque vedere la ragazza.

La durezza della morte sconvolge spesso i nostri giorni, soprattutto quando giunge nel fiore degli anni, portandosi via tanti giovani. Quante volte la morte รจ divenuta pietra di inciampo per la fede, motivo di maledizione e di bestemmia nei confronti di Colui che ยซha creato lโ€™uomo per lโ€™immortalitร ; lo fece a immagine della propria naturaยป (Sap 2,23). Esattamente di fronte alla realtร  della morte, Marco riporta le parole che ridanno la vita, pronunciate da Gesรน: ยซTalitร  kumยป.

Lungo la strada Gesรน aveva richiesto a Giairo di non lasciarsi prendere dalla paura e di perseverare nella fede proprio quando tutto sembrava essere finito. La vita emerge sempre tra le macerie della morte distruttrice solo quando lโ€™uomo รจ capace di manifestare la fede in Gesรน. Egli si รจ caricato della sofferenza umana fino alla morte, per offrire allโ€™uomo la certezza che, rivolgendosi a Dio, mai sarร  abbandonato. Lโ€™impegno รจ di proclamare che Gesรน รจ la risurrezione e la vita, coltivando la speranza e alimentando la certezza che la fede, divenendo visibile, permetterร  allโ€™amore di non tramontare mai.

A cura dellโ€™Associazione italiana guide e scouts dโ€™Europa.


Fonte | Per gentile concessione dell’Editrice AVE

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