Anche oggi il Signore parla a noi! Solo l’umiltร della mente e del cuore rende l’uomo capace di presentarsi al cospetto di Dio con volto prostrato e con parole che esprimono un vero bisogno di Lui.
Da un lato l’atteggiamento del fariseo che conosce il bene e il male, e il male sono gli altri; conosce giร il giudizio di Dio, da cui non ha nulla da ricevere, e conosce gli uomini, dai quali non ha nulla da imparare tanto che la sua preghiera altro non รจ che una adorazione di sรฉ stesso. Si sente sano, si sente giusto, si sente senza peccato e non ha bisogno della Misericordia.
Dall’altro, il pubblicano che sta a distanza, non osa alzare gli occhi al cielo, si sta misurando con Dio, prova vergogna, sa chi ha di fronte, batte sul suo cuore, luogo d’origine del suo male, dei suoi atti sbagliati.
Sta chiedendo pietร , sta chiedendo di essere liberato. Cosรฌ consapevole della propria fragilitร , sta curvo in fondo al tempio, non osa alzare il capo, non giudica nessuno se non se stesso, ha bisogno solo di Dio e lo prega con le uniche parole che puรฒ dire: โAbbi pietร di me Signore, sono un peccatoreโ.
La ยซconoscenza di Dioยป comincia sempre con un passo di luciditร che esige la capacitร di andare oltre noi stessi per aprirci a un incontro cosรฌ intimo con il Signore, capace di mettere in luce la veritร del nostro cuore senza che questo ci spezzi interiormente, ma, al contrario, ci rimetta in piedi.
Il pubblicano รจ perdonato, perchรฉ si apre, come una porta che si spalanca alla luce; si apre a un Dio che รจ piรน grande del suo peccato, un Dio che รจ Signore, che รจ piรน grande del nostro cuore, delle nostre paure: perchรฉ Dio non si merita, Dio si accoglie. E si impara a seguirlo diventando credenti, credibili, fedeli e umili.
Dio perdona sempre, ma non perdona perchรฉ tutto rimanga come prima. Il perdono non succede per caso. A Gesรน perdonare รจ costato la vita e la Croce non รจ un banale incidente di percorso, la Croce รจ il prezzo di una scelta di fedeltร che Lui ha fatto verso di noi.
Per riflettere
La Quaresima, nel suo incedere, ci impone di rivedere la nostra vita come risposta all’amore misericordioso di Dio che trova la sua massima espressione nel perdono dei peccati; riconoscersi peccatori รจ una grazia, una grazia che si deve chiedere, nel buio del Confessionale.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
