Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 9 Gennaio 2022

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Giovanni รจ l’ultimo profeta dell’antico Testamento e il primo Apostolo di Gesรน. Nato โ€œmiracolosamenteโ€ da Elisabetta, sterile e ormai anziana; annunciato dall’arcangelo Gabriele come โ€œgrande davanti al Signore, cioรจ pieno di Spirito Santo, operatore di conversioni e precursore del Signoreโ€. รˆ comprensibile, quindi, che il popolo pensi che sia lui il Salvatore e che riponga in lui la speranza.
Ma Giovanni riconosce quanto egli sia piccolo di fronte al Signore che deve venire e rivela che non รจ lui il messia e che Colui che verrร  battezzerร  in Spirito Santo e fuoco.

Dunque รจ attraverso l’azione dello Spirito, forza che proviene da Dio e anima le creature, che si diventa figli del Padre celeste. Succede cosรฌ per Gesรน, che, battezzato con acqua da Giovanni, resta in preghiera. Una preghiera di contemplazione e di ringraziamento, fatta nel silenzio, pur trovandosi tra la folla. Un Gesรน che non si rivela, ma viene rivelato da Dio attraverso la forza dello Spirito che scende su di Lui e lo annuncia al mondo come โ€œil figlio prediletto, l’Amatoโ€.

L’umiltร  di Giovanni che si riconosce piccolo davanti a Gesรน (โ€œโ€ฆma viene colui che รจ piรน forte di me a cui non sono degno di legare i lacci dei sandaliโ€) ci sia di esempio: coltiviamo, mettiamo a disposizione dei nostri fratelli i doni che riceviamo dal Signore al momento del nostro battesimo, ma sentiamoci sempre solo piccoli strumenti nelle Sue mani, che agiscono mediante la sua grazia.

Per riflettere

Invochiamo la forza dello Spirito Santo perchรฉ scenda su di noi, ci dia vigore e ci conforti con i suoi santi doni.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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