Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 8 Settembre 2021

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Il sì detto dalla Vergine Maria al Padre celeste non è senza sofferenza. Il suo spirito geme, il suo cuore si lacera. Giuseppe pensa di ripudiarla in segreto. Ogni sì detto a Dio solo in Dio trova la sua salvezza, perché solo da Dio è la sua verità. Mai il Signore inizia un’opera senza portarla al suo compimento. Maria ora è Madre di Dio. Dio la prende sotto le sue ali. Le fa provare il dolore che nasce dalla stoltezza del cuore dell’uomo, anche se è giusto. Poi le dona la gioia in modo che Lei sempre possa proseguire nel dire un sì perenne al suo Dio. Quando si dice sì una volta, poi questo sì lo si deve dire ogni giorno, ogni ora, ogni attimo della giornata. È la vita che deve divenire tutta un sì al Signore nostro Dio.

Il regno di Dio, quello vero, nasce dall’ascolto di ogni Parola che oggi viene a noi dalla bocca di Dio. La vergine Maria ascolta, obbedisce, da Lei viene al mondo il Figlio eterno del Padre come vero uomo. Giuseppe ascolta, obbedisce, per il dono della sua vita al Signore, il Figlio di Dio è fatto Figlio di Davide, Messia, Salvatore, Redentore. Se Giuseppe non avesse obbedito, sarebbe rimasto giusto, ma di una giustizia senza vita per il mondo. Nell’obbedienza la sua giustizia diviene salvezza per ogni uomo. Maria e Giuseppe sono via di bene universale per la loro fede, il loro ascolto, la loro consegna al Signore per tutti i giorni della loro vita.

La verginità di Giuseppe è in tutto simile alla verginità della Madre di Gesù. Essa consiste nel dono del corpo, dello spirito, dell’anima, del cuore, dei pensieri, dei desideri. Maria e Giuseppe vivono solo per compiere i desideri di Dio. Altri pensieri non possono abitare nel loro cuore. La loro vita è un dono. Per questo dono Gesù è Figlio di Dio, Figlio di Davide, Mediatore unico di salvezza, redenzione, grazia, vita, benedizione tra Dio e l’umanità.

Accolgo Gesù con lo stesso sì di Maria e Giuseppe? Con il loro stesso amore? Lo amo anche quando mi fa percorrere sentieri insicuri, anticonformisti, lontani dalle logiche del mondo?

Preghiera finale

Maria, donna dell’ascolto,
rendi aperti i nostri orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la parola del tuo figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo;
fa’ che sappiamo ascoltare ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera,
bisognosa, in difficoltà.
Maria, donna dell’azione,
fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri,
per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù,
per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen.
(Papa Francesco)


AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi