Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Ottobre 2021

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Si trovava in un luogo a pregare”. Ci piace pensare che questa scena rappresenta la parte migliore di Gesù, così come lui stesso aveva detto riferendosi a Maria, la sorella di Marta, che seduta ai suoi piedi lo ascoltava, in casa di Lazzaro. Che sia la parte migliore si comprende anche dalla richiesta del discepolo che, anche a nome degli altri, chiede a Gesù di insegnare loro quella parte, spinto dal desiderio di imparare. Il discepolo era talmente preso da quella scena che non ha voluto interromperla: ha aspettato che Gesù finisse—prima di fare quella richiesta—perché non voleva perdersi un solo istante.

“Gesù si trovava in un luogo a pregare”. Ecco un’altra analogia con la scena nella casa di Lazzaro: Maria si trovava seduta ai suoi piedi e stava imparando a pregare.
Stiamo come Maria—in ascolto e in contemplazione—e diciamo a Dio quello che Maria non disse: «Babbo».

Due monaci fecero una gara: salutandosi, prima di andare a dormire ognuno nella sua cella, si dissero che avrebbero contato quante volte avrebbero recitato quella notte il “Padre nostro”. Chi ne avesse recitato di più avrebbe vinto. Il mattino dopo il primo monaco si presentò con un numero molto grande: aveva recitato 110 volte il “Padre nostro”! Il secondo monaco disse: “Hai vinto tu. Io ho cominciato a recitare il primo e mi sono fermato tutta la notte a meditare sulle prime due parole: «Padre nostro»!”.

Per riflettere

Sentiamo la preghiera come un dovere? Quanto ci sentiamo amati?

Preghiera finale

Padre mio, io mi abbandono a Te, fa’ di me ciò che ti piace.
Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me
e in tutte le tue creature: non desidero nient’altro, mio Dio!
Rimetto l’anima mia nelle tue mani, te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
È per me è un’esigenza di amore il donarmi a Te,
l’affidarmi alle tue mani, senza misura,
con infinita fiducia: perché Tu sei mio Padre!
(Charles De Foucauld)


AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi