Gesรน, tornato a Cafarnao, si trova davanti un gruppo di persone che gli presenta un paralitico. Ma nessuno parla e allora Gesรน si rivolge direttamente al paralitico con una parola di conforto e, con sorpresa di tuttiโcominciando da noi lettori per non parlare di chi era presenteโ, perdona i suoi peccati, ignorando apparentemente la sua infermitร .
E la sorpresa aumenta a dismisura se rileggiamo le poche parole del racconto: il perdono dei peccati del paralitico non solo non corrisponde ad alcuna richiesta esplicita ma neanche ad alcun gesto di pentimento da parte sua. L’unico movente al quale possiamo riferire quel perdono รจ la โfedeโ dei portatori (traduzione piรน appropriata sarebbe forse stata โfiduciaโ).
Dunque i portatori, anche se non era certo in loro potere concedere il perdono dei peccati, ne sono stati comunque la causa. E se l’hanno fatto loro vuol dire che il potere di far salvare gli altri ce l’abbiamo anche tutti noi. Ne รจ conferma la frase conclusiva dell’episodio: โLe folleโฆ resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uominiโ.
La guarigione arriva dopo, quasi un fatto secondario, ma anche questa รจ sorprendente, perchรฉ la motivazione diretta non sembra essere il bene del paralitico, ma la dimostrazione del potere di Gesรน agli scribi, acidi censori. Ma intanto il paralitico, obbedendo a Gesรน, โโฆ si alzรฒ e andรฒ a casa suaโ.
Per riflettere
Con la nostra intercessione abbiamo il potere di salvare le anime degli altri. Siamo quindi chiamati a farlo ogni volta che ne abbiamo l’occasione. Non vergognamoci mai di chiedere ad altri di intercedere per noi. Per il bene nostro e di coloro che pregheranno per noi.
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โย Mt 9,1-8
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



