Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 5 Marzo 2022

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Il Signore non si preoccupa delle convenzioni sociali: non esita a frequentare i pubblici peccatori, e anzi li va addirittura a cercare proprio deve essi vivono.

Il Vangelo di oggi ci fa capire tuttavia che la frequentazione di nostro Signore dei pubblici peccatori non significa che ogni condotta morale sia accettata da Gesรน. Infatti nostro Signore non va a mangiare e bere con i pubblici peccatori per giustificarli nel loro peccato, bensรฌ per convertirli e per liberarli dal peccato.

Il peccato รจ una malattia, รจ il morbo piรน letale per ciascuno di noi, perchรฉ ci allontana dal Signore e ci preclude la vita eterna. Il suo รจ l’atto di amore grande di chi vuole piรน di ogni altra cosa la guarigione e la salvezza dell’altro, di chi vuole strappare dalla morte tutti quanti, anche i piรน lontani.

La via per la guarigione per noi peccatori รจ stare col Signore, frequentarlo e conoscerlo e convertire il nostro cuore a Lui. La misericordia di Dio รจ una medicina sempre disponibile che cura il peccato alla sola condizione che apriamo il nostro cuore, ci convertiamo a Lui e abbandoniamo la via del peccato.

Anche noi, sull’esempio di nostro Signore, siamo chiamati a frequentare e accogliere tutti, anche i pubblicani e i peccatori; non certo per confermarli nel peccato, ma per provare ad aprire il loro cuore alla conversione. Non per niente l’immensa saggezza della Chiesa Cattolica include fra le opere di caritร  spirituale che siamo tenuti a compiere quella di ammonire i peccatori. Senza giudicarli, certo, ma mostrando loro la veritร  di Cristo che tutto guarisce e salva attraverso la conversione del cuore.

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Per riflettere

La prima opera della grazia dello Spirito Santo รจ la conversione, che opera la giustificazione, secondo l’annuncio di Gesรน all’inizio del Vangelo: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicinoยป (Mt 4, 17). Sotto la mozione della grazia, l’uomo si volge verso Dio e si allontana dal peccato, accogliendo cosรฌ il perdono e la giustizia dall’alto. ยซLa giustificazione [โ€ฆ] non รจ una semplice remissione dei peccati, ma anche santificazione e rinnovamento dell’uomo interioreยป. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1989)


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi