Commento al Vangelo di oggi
Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, la folla, che ben conosce i pesanti sacrifici che ogni giorno รจ costretta a fare per il cibo, impazzisce di entusiasmo, al punto di voler Gesรน re. Ma Gesรน sparisce e si ritira in raccoglimento dall’altra parte del lago di Tiberiade. Al mattino successivo, con uno sciamar di barche sul lago, la folla si muove alla sua ricerca e finalmente, in un suggestivo โdi lร dal mareโ, Gesรน viene ritrovato.
Inizia allora un lungo colloquio con i discepoli e con la folla, nel quale Gesรน prende spunto dal pane col quale ha sfamato i suoi seguaci la sera prima per annunciare un altro pane โche discende dal cieloโ ed assicura la vita eterna. A questo punto gli ascoltatori di allora (e forse anche i lettori di oggi!) avranno pensato: ยซEcco, anche Gesรน, che ci aveva illuso con i pani moltiplicati, ora la mette sul piano spirituale. Ha un bel dire โIo sono il pane della vitaโ, ma noi e le nostre famiglie tutti i giorni mica mangiamo metafore!ยป.
Ma la conclusione del discorso di Gesรน รจ sorprendenteโper gli ascoltatori di allora, ma anche per noi oggi, ogni volta che la leggiamo, pur sapendo come รจ andata finireโ: โIl pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoโ. Il piano spirituale passa in subordine a quello materiale e quella che poteva sembrare una metafora, รจ invece un fatto reale!
L’enormitร dell’annuncio ci sfida ad un atto di fede straordinario e nello stesso tempo ci interpella su cosa questo voglia dire per la nostra vita. Due sono le riflessioni che riesco a proporre. La prima riguarda la nostra vita di cristiani, che non potrร mai essere una vita puramente ascetica; gli aspetti materiali ne devono far parte essenziale, tanto quanto quelli spirituali. E la seconda risposta riguarda la vita eterna: potrร mai essere una vita solo spirituale quella che ci viene offerta con il nutrimento della carne di Dio fatto uomo?
Per riflettere
Signore Gesรน, che ti sei donato a tutti noi sino alla morte, fa che ogni nostro sentimento e pensiero si ispiri ai tuoi insegnamenti e che non ci risparmiamo nel mettere in pratica ogni nostra buona intenzione. Amen.
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Preghiera finale
Padre nostro che sei nei cieli, accogli le nostre preghiere,
particolarmente dedicate in questo mese di maggio a tutti i fedeli laici,
perchรฉ siano sempre piรน in grado di portare a termine
il mandato che Tu hai dato a loro,
e cioรจ di rendere partecipi tutti gli uomini
della salvezza operata dalla redenzione,
e in tal modo di ordinare effettivamente il mondo intero a Cristo.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



