Presso gli ebrei i poveri, quando erano affamati, potevano raccogliere le spighe dai campi, secondo la norma di Deuteronomio. Le spighe venivano stropicciate tra le mani e si mangiavano i chicchi che ne uscivano. Allora dove sta il problema? Secondo l’interpretazione della legge, questo poteva essere fatto tutti i giorni della settimana, fuorchรฉ il sabato. E c’era anche una penale. Se il lavoro di sabato era compiuto inavvertitamente, il colpevole veniva ammonito e doveva offrire un sacrificio espiatorio. Se invece il sabato era trasgredito nonostante i testimoni e la precedente ammonizione, il reato prevedeva la pena di morte per lapidazione. L’ammonizione รจ rivolta direttamente ai discepoli, perรฒ allude a Gesรน.
E Gesรน risponde con una contro-obiezione, citando la Scrittura (1Sam 21, 1–7), cioรจ l’autoritร piรน alta e da tutti riconosciuta come parola di Dio. I pani dell’offerta, in numero di dodici, uno per ogni tribรน d’Israele, rimanevano su un tavolo per la durata di una settimana nel Santo del tempio, come offerta a Dio. Nessuno poteva mangiarli, se non i sacerdoti quando era passata la settimana. Davide perรฒ e i suoi compagni li mangiarono, perchรฉ erano affamati e non c’era altro pane a disposizione. Nessuno biasima per questo Davide, nรฉ la Scrittura, nรฉ i dottori della legge, perchรฉ la necessitร scusa la trasgressione della legge.
Quindi anche i discepoli di Gesรน non trasgrediscono la legge, se di sabato stropicciano le spighe perchรฉ hanno fame. Nell’interpretazione della legge bisogna cercare la volontร di Dio e il vero bene dell’uomo. E Dio non ha dato la legge per tormentare gli uomini, ma per renderli felici. Il sabato serve per risolvere le necessitร del prossimo, non per creargli ulteriori grattacapi.
Giudichiamo i fratelli basandoci sui precetti o pregiudizi?
Preghiera finale
Donami, Signore, di espandermi
nella libertร dei figli di Dio,
vivendo la domenica quale momento forte
del mio abituale incontro con te,
e assumendo l’impegno cristiano non come un onere,
ma come la possibilitร di realizzare
ed esprimere in pienezza
il mio essere tua immagine.
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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