Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 4 Luglio 2022

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ยซImponi la tua mano su di lei ed ella vivrร ยป, ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare il suo mantello, sarรฒ salvataยป: due frasi, due storie di fede e di salvezza che si intrecciano e spiccano in un racconto in cui sembra che la folla voglia fare da padrone. Possiamo immaginare Gesรน circondato da una moltitudine di persone durante entrambi gli incontri, ma ciรฒ che risalta, come un fermo immagine, รจ l’accostarsi intimo e personale con ciascuna delle due protagoniste.

La prima รจ una donna, che porta sรฉ un dolore da dodici anni: potremmo immaginare che, sfiduciata, non creda piรน che qualcosa o qualcuno possa cambiare la situazione; invece, in un gesto allo stesso tempo disperato e fiducioso, tocca il mantello di Gesรน, che la guarisce. Gesรน non ha bisogno di grandi gesti, gli basta un tocco del mantello, gli basta il punto fin dove riusciamo a spingerci, purchรฉ, anche con goffi tentativi, tentiamo di avvicinarci a Lui. La seconda รจ una bambina, la figlia di uno dei capi, che รจ morta e di cui egli chiede la resurrezione attraverso l’imposizione delle mani.

Gesรน non tentenna un attimo, si fa strada tra la folla e tra i flautisti, si fa spazio fra le formalitร  e la solenne religiositร  del momento e prende per mano la bambina, la riporta in vita col piรน umano e semplice dei gesti. รˆ forse proprio questo lo scandalo e la forza della fede cristiana: non solo un Dio che si รจ fatto uomo, ma un Dio che si rapporta all’uomo come uomo, quasi ricordando, lui a noi, la forza della nostra umanitร , illuminata dalla fede.

Per riflettere

Rifletto su come anche un mio piccolo gesto possa rivoluzionare la vita, se fatto verso e con Gesรน. Non ho bisogno di grandi e plateali preghiere perchรฉ Dio si accorga di me, ma posso parlare a Lui come ad un amico, come ad un uomo.

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Preghiera finale

O Gesรน, portiamo a te le nostre inquietudini,

i nostri dolori, le nostre ferite dell’anima e del corpo:

noi crediamo, o Gesรน, che tu ci puoi guarire!

Risveglia Signore la nostra fede affinchรฉ sia forte,

affinchรฉโ€”come Mariaโ€”crediamo che tutto รจ possibile a te

e diciamo ora come Maria:

โ€œEccomi, Signore! Sia fatto di me secondo la tua parola!โ€.

Credo in te, o Signore!

(preghiera di guarigione del 28 settembre 2011 a Medjugorje)

AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Ilaria Leonardo

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi