Nella Bibbia la figura del pastore รจ molto presente e Dio รจ chiamato e riconosciuto come pastore, โpastore d’Israeleโ, ed il suo popolo รจ detto il suo gregge.
In questa parabola le solenni parole di Gesรน mettono in rilievo un’opposizione: vi sono quelli che entrano nel recinto del gregge non attraverso la porta che รจ sorvegliata, ma scavalcando il recinto. Questi sono i ladri e i briganti: le pecore non appartengono a loro, ma loro vogliono impossessarsene. Sono ladri perchรฉ rubano e sono briganti che possono entrare nel recinto solo con l’inganno; sono in realtร lupi, falsi pastori che non si curano dei bisogni delle pecore ma pensano solo a sรฉ stessi.
Invece โil pastore delle pecore entra attraverso la portaโ e il guardiano posto all’ingresso del recinto lo riconosce e gli apre; allora โle pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore ciascuna per nome e le conduce fuoriโ. Gesรน รจ questo pastore e il Padre รจ il guardiano che Gli apre.
ร infatti il Padre che Lo ha inviato, che Gli ha messo tutte le pecore nelle mani. Dunque Gesรน riconosce il Padre come unico pastore del gregge e cosรฌ fanno anche le pecore: esse riconoscono la sua voce, la ascoltano ed esultano, sentendosi da Lui chiamate ciascuna con il proprio nome. Gesรน ha un compito preciso: far uscire le pecore dal recinto verso pascoli aperti, verso la libertร , la salvezza, verso una โvita in abbondanzaโ. Il pastore si definisce poi anche โportaโ; la porta delle pecore che รจ โvia, veritร e vitaโ (Gv 14, 6).
Per riflettere
Gesรน, porta di salvezza, che desideri per le pecore โla vita in abbondanzaโ, pastore bello e buono che dai la vita per le tue pecore, che hai cura di esse perchรฉ le ami, fa’ che giungiamo a sentirci amati, compresi e perdonati da un amore che รจ sempre anche misericordia.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



