Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Agosto 2020

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Medita

Con il brano di oggi terminano le letture tratte dal capitolo 14 del vangelo di Matteo. Nella prima parte di questa pericope troviamo anche un testo che mediteremo nel vangelo della celebrazione eucaristica di domenica 9 agosto.
Dopo il segno della condivisione dei pani e dei pesci tratto dalla lettura di ieri, il Maestro รจ ben lungi dal gloriarsi della celebritร  ottenuta. Fugge dalla folla, evita facili trionfalismi, si apparta anche dai suoi amici. Non รจ la prima volta, nรฉ sarร  l’ultima. Cambia la destinazione: a volte รจ il deserto, in questa occasione un monte.
Il Nazareno non ama appellativi che possono fraintendere se non falsificare le ragioni della sua presenza tra di noi. Egli รจ l’Emmanuele, il Dio-con-noi, venuto a portare la salvezza per tutti. I segni compiuti dal Nazareno costituiscono parte della pedagogia di Gesรน che progressivamente cerca di presentarsi per quello che effettivamente รจ: il Salvatore.
Si servirร , in molte occasioni, delle parabole e dei discorsi. Non mancano, come nella lettura di oggi, anche gesti di guarigione. La sua fama era dovuta anche dalle parole pronunciate, ma, come ancora oggi, episodi clamorosi o gesti che superano l’ordinarietร  sono potente veicolo di notorietร .
Forse, tuttavia, pochi (e tra questi gli stessi discepoli) avranno percepito come la guarigione impartita dal Galileo fosse un gesto di totale misericordia di Dio nei confronti dei piรน deboli. Non รจ specificato quale malattia colpiva quanti furono guariti. Matteo tace anche su altri aspetti: i guariti lo consideravano un abile medico? Nessuno, poi, si preoccupa di ringraziarlo, nรฉ di seguirlo. Possibile?
Non serve: l’essenziale emerge con chiarezza. Dio รจ pura misericordia. Ci ama anche senza essere ricambiato.

Rifletti

Dio รจ puro amore. Il Figlio nasce per salvarci. Gesรน muore sulla croce per salvarci. Torna dal Padre, aprendo la strada del Regno, il cui accesso non รจ impedito a nessuno. Ci viene chiesto di abbracciarne e vivere le condizioni. Amare tutti: senza chiedere nulla in cambio. Puro Amore.

Prega

Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza
e dissero ad alta voce: โ€œGesรน, maestro, abbi pietร  di noi!โ€.
Appena li vide, Gesรน disse loro: โ€œAndate a presentarvi dai sacerdotiโ€.
E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce,
e si prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarlo.
Era un Samaritano.
Ma Gesรน osservรฒ: โ€œNon ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?
Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio,
all’infuori di questo straniero?โ€.
E gli disse: โ€œAlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!โ€.
(Vangelo secondo Luca 17, 11–19)


AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi
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