Con questo monito Gesรน ci avverte: โState attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscanoโฆ vegliate e pregate in ogni momentoโ. In realta questo รจ un invito a vivere con il cuore libero e lo sguardo desto.
Papa Benedetto XVI aveva detto: โVegliare significa vivere alla presenza del Signore, pronti ad aprirgli quando verrร , ma anche a riconoscerlo quando bussa ora alla nostra portaโ. La vigilanza non รจ tensione ansiosa, ma disponibilitร amorosa. Papa Francesco ci ha ricordato anche che โvigilare non significa avere paura, ma restare liberi da ciรฒ che addormenta l’anima: pigrizia, superficialitร , mondanitร โ.
Pregare in ogni momento รจ mantenere il filo teso verso Dio, per non lasciarsi travolgere dal peso della vita o dalla fretta del mondo. Gesรน ci chiede di vegliare โper avere la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomoโ, e in questo senso la preghiera diventa allora respiro della speranza, capace di sostenerci nei giorni difficili.
Vigilanza e preghiera si intrecciano, l’una custodisce l’altra. Cosรฌ, quando verrร il Signore, non ci troverร addormentati, ma pronti, con il cuore leggero e le mani aperte.
Per Riflettere
Nel brano del Vangelo di oggi Luca ci invita a vigilare e a pregare per non lasciarsi appesantire da distrazioni e preoccupazioni mondane. Il cuore pronto e sobrio attende il Signore con fiducia, vivendo ogni giorno nella luce della sua venuta. Come vivo questa attesa?
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FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
