Medita
Quando l’angelo comanda a Giuseppe di rifugiarsi in Egitto per sottrarsi alla minaccia di Erode, il testo evangelico annota che Giuseppe โdestatosi, prese con sรฉ il bambino e sua madre nella notte, e fuggรฌ in Egittoโ. Questa โnotteโ non รจ soltanto un’indicazione cronologica delle circostanze della fuga precipitosa, ma segnala la prontezza dell’obbedienza di Giuseppe, e assume lo spessore simbolico del tema della notte nei testi biblici. In questo senso Giuseppe emerge davvero come padre di Gesรน, non nell’aspetto biologico, ma nel significato piรน profondo: il padre รจ infatti colui che custodisce, protegge, apre il cammino.
Il genitore รจ la figura umana che illustra al meglio quello che significa il prendersi cura da parte di Dio della nostra fragilitร . Ebbene, Giuseppe รจ il padre che non soltanto custodisce e provvede al bambino quando รจ giorno, quando tutto รจ facile, scontato e solare; egli lo prende con sรฉ nella notte, quando le difficoltร sembrano avere il sopravvento, ed espandersi le tenebre del dubbio, dell’agguato e del terrore. Alla dolcezza della madre e alla debolezza del bambino, egli accompagna la fermezza della sua presenza e dedizione. Giuseppe sa muoversi anche nella notte, mentre tiene fermo il ricordo del giorno, quel giorno che egli ha conosciuto vivendo una vita nella giustizia, cioรจ in un atteggiamento orante e obbediente davanti a Dio. Giuseppe non ha giocato al ribasso, a tirarsi indietro, a puntare sulle proprie comoditร e sicurezze, ma ha preso con sรฉ il bambino e Maria, diventando cosรฌ per loro come un simbolo concreto, visibile, di quel Padre buono, di quel Dio che ha cura di tutti, di cui Gesรน parlerร nell’Evangelo. (Gianfranco Ravasi)
Rifletti
Siamo disposti a metterci in cammino โnella notteโ? Sappiamo coltivare l’obbedienza verso il prossimo e verso Dio?
Prega
Gesรน, Maria e Giuseppe
a voi, Santa Famiglia di Nazareth,
oggi, volgiamo lo sguardo
con ammirazione e confidenza;
in voi contempliamo
la bellezza della comunione nell’amore vero;
a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,
perchรฉ si rinnovino in esse le meraviglie della grazia.
Santa Famiglia di Nazareth,
scuola attraente del santo Vangelo:
insegnaci a imitare le tue virtรน
con una saggia disciplina spirituale,
donaci lo sguardo limpido
che sa riconoscere l’opera della Provvidenza
nelle realtร quotidiane della vita.
(Papa Francesco)
Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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