Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Novembre 2022

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Al tempo di Gesù la città di Cafarnao è un crocevia di lingue e culture, perché attraversata dalla Via Maris, rotta commerciale che congiunge Damasco all’Egitto. Non è un caso che Gesù la scelga come centro del suo ministero pubblico in Galilea. E non è un caso che a Cafarnao vi siano una dogana (l’evangelista Matteo, che ci accompagnerà in questo anno liturgico, è stato chiamato da Gesù proprio mentre lavorava su quel banco delle imposte) e una guarnigione di soldati romani, perché, pur se affidata a governatori locali, la Palestina è sottomessa all’autorità imperiale.

Il centurione che va incontro a Gesù a scongiurarlo per la vita del suo servo è quindi il rappresentante locale di un esercito straniero e invasore, e, fra l’altro, afferma di sé che è abituato a dare ordini ad altri e ad essere obbedito. Siamo quindi di fronte ad una strana situazione: un graduato di un esercito ostile va di persona da Gesù, e, chiamandolo signore, gli presenta la sofferenza di un suo servitore. Non basta: di fronte alla disponibilità di Gesù a venire a casa sua, sapendo che per un ebreo osservante l’ingresso in casa di un pagano comporta problemi di purità e impurità, dichiara la sua indegnità a riceverlo, e la sua fiducia nel fatto che una sola parola di Gesù possa guarire il servo in fin di vita.

Del centurione colpiscono l’umiltà nell’accostarsi a Gesù e nel non vergognarsi di dichiararsi subalterno, l’affetto verso il suo servo malato, l’attenzione a ciò che avrebbe potuto mettere in difficoltà Gesù per quanto riguarda le usanze religiose. Ma quello che Gesù mette in evidenza e loda è la fede di questo centurione. La lettura di oggi taglia i due versetti conclusivi, che raccontano del servo guarito mentre Gesù dice “Và, e sia fatto secondo la tua fede”. Alla base della guarigione del servo c’è la fede del centurione.

Inoltre, le parole di Gesù ci parlano anche di un regno dei cieli che oltrepassa l’appartenza al popolo dell’alleanza e che si apre a tutti gli uomini, da oriente a occidente. Il Signore che attendiamo in questo avvvento viene per tutta l’umanità.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Luisa Prodi