Medita
Il capitolo 25 del vangelo di Matteo รจ composto da due parabole, quella delle dieci vergini che mediteremo ora e la parabola dei talenti e si concluderร con la nota pericope sul giudizio finale operata dal Figlio dell’uomo.
Il testo di oggi condivide con quello di ieri il tema della vigilanza: Gesรน rivolge ai suoi discepoli parole chiare e sempre attuali. Al Nazareno preme sottolineare la pericolositร del sentirsi appagati, di avere la situazione sotto controllo, di adagiarsi su ciรฒ che siamo e che abbiamo. Consapevoli, talvolta e purtroppo, di quella superbia che potrebbe farci pensare autosufficienti. O, al limite, cercare Dio o avvicinarsi a Lui solo in determinate occasioni della vita.
Come il padrone che non si preoccupa dei ladri e il servo malvagio che spadroneggia dimenticando di rimanere servo, cosรฌ anche il comportamento di alcune vergini rimanda a coloro che vivono alla giornata senza curarsi di quando questa terminerร . Perchรฉ terminerร !
Il Signore ci vuole attenti, pronti e consapevoli che il giorno del giudizio non mancherร e che non conoscendone l’arrivo, corriamo il rischio di farci trovare impreparati. La preghiera รจ uno degli strumenti che permette nel ritmo incredibile ed assurdo della nostra di vita di creare spazi e momenti di relazione con il Padre misericordioso. Lo spazio domenicale ha una valenza comunitaria fondamentale: riceviamo il Corpo e il Sangue di Cristo. Quello individuale consente al singolo di personalizzare tempi e modi. Ed entrambi sono โluoghiโ privilegiati di comunicazione con Dio.
Come Monica, anche Agostino, dopo un cammino articolato e tortuoso, insegnรฒ, vivendo da pastore e guida della sua Chiesa, l’importanza di vegliare servendosi della preghiera. Ai catecumeni, in vista del battesimo, chiedeva prima la recita del simbolo di fede e poi del Padre nostro. ร la cifra del cristiano: fede e preghiera. Senza dimenticare la caritร .
Rifletti
Le vergini sagge si addormentano. I tre discepoli che accompagnarono Gesรน nella Passione non riuscirono a restare svegli.
Siamo tutti molto addormentati e facciamo fatica a vigilare: chiediamo al Padre misericordioso di perdonarci e di aiutarci a vegliare, pregando.
Prega
Afferrate sempre lo scudo della fede,
con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno;
prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che รจ la parola di Dio.
In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito,
e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.
(Lettera agli Efesini 6, 16–18)
AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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